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Ranmaru avrà i capelli corti; secondo me è più sexy così; ma non sarà una parte fondamentale, per cui se volete potete continuare a vederlo con i capelli lunghi

Se Masaki riteneva che l'odore di Hiroto fosse fastidioso, sentendo quello di Kirino volle uccidersi. Per carità, non era un cattivo odore... ma sapeva così tanto di Alpha da dargli il voltastomaco...

Il ragazzo era sulle scale, appoggiato sulla ringhiera e con una morsa di puro fastidio sul volto. Indossava dei jeans strappati praticamente ovunque, tanto che Kariya si domandò se non fosse caduto da qualche strapiombo, e la camicia bianca aperta fino a metà busto. 

Masaki già non lo sopportava; così esibizionista al loro primo incontro. I loro occhi si scontrarono violentemente, nessuno dei due si preoccupò di mettere a tacere il loro odio reciproco.

"Bene! Masaki, ti facciamo ambientare un po', che ne dici? Ran, potresti fargli vedere la casa, io ed Hiroto abbiamo del lavoro da fare"

Il rosa annuì infastidito, camminando svogliatamente dalle scale; non appena i due adulti se ne furono andati Kirino abbandonò il passo lento, per precipitarsi come una furia verso il turchese, puntando i suoi enormi occhi azzurri in quelli del minore.

"Masaki Kariya eh? Da quello che so sei un omega"

"E tu un alpha"

Ranmaru ghignò "Si nota vero? Probabilmente l'avrai capito dal mio meraviglioso fisico-"
"A dire il vero credevo fossi una femmina... Ringrazia Hiroto e Midorikawa per avermi avvertito prima. Sai, con quei capelli rosa confetto..."

Il rosa scattò verso di lui, portando una sua mano al suo collo, applicando una leggera pressione. "Senti, piccolo schifo" la stretta aumentò "Io ti distruggo se mi girano i due minuti" sollevò il braccio facendo staccare Masaki dal pavimento "D'altronde, perché sprecare un omega tanto bello..." si leccò un labbro, avvicinando la sua bocca all'orecchio di Kariya "Ci divertiremo, little bitch"

Il turchese fu buttato a terra con la grazia di un elefante, il corpo che tremava leggermente ed il cuore che spingeva per uscirgli dal petto; l'odore di quel cretino aveva mandato a quel paese ogni sua difesa. Sospirò, portandosi le mani al collo, sperando di non dover vivere più una situazione orribile come questa.

"Muoviti little bitch, ti faccio vedere la casa"

Masaki si alzò velocemente, afferrando i suoi bagagli e seguendo rapidamente i passi del maggiore. Il giro fu qualcosa di veloce, Ranmaru si limitò ad aprire le porte ed a specificare ogni qual volta saltava fuori l'argomento che camera sua era off limits almeno che lui non gli avrà dato il permesso; cosa che, secondo Kariya non accadrà.

L'ultima porta aperta fu la sua stanza dove Kirino lo salutò per andarsene nella sua.

Non era niente di che, impersonale come tutta la casa, l'unica cosa che saltava agli occhi era una scatola verde acqua appoggiata sul letto. Il turchese mollò i bagagli e, dopo aver chiuso la porta, si diresse verso quello strano contenitore.

Lo osservò probabilmente per qualche decina di minuti, incerto se aprirlo o no; poi, una volta convinto che non fosse una bomba ad opera di Ranmaru lo aprì molto lentamente, per poi buttarsi a terra nell'eventualità di essersi sbagliato.

Aspetto qualche secondo, poi resosi conto di essere ancora vivo si alzò e guardò all'interno della scatola; erano delle pasticche, molte pasticche ed anche una scatola.

Afferrò i contenitori delle medicine, riconoscendoli al volo; soppressori... Sospirò, maledicendo mentalmente il mondo intero, che continuava a ricordargli la sua natura. Poi afferrò la scatola

"Durex"

Oh porca troia

La lanciò per aria, disgustato da aver toccato una roba del genere; sul fondo del contenitore c'era un bigliettino

Spero che ti piacciano, Mido mi ha detto di darteli e mi sono permesso di aggiungere anche una piccola sorpresa, conservali.

Ranmaru Kirino

L'avrebbe ucciso, già si immaginava le sue mani attorno al collo del rosa e la vita uscire da quegli orribili occhi azzurri. Decise che di sorprese ne aveva già avute troppe; per cui, buttando quella scatola sotto il letto, si distese sul letto da una piazza e mezza e chiuse gli occhi cadendo tra le braccia di Morfeo.

Ranmaru odiava quel marmocchio, come cavolo osava parlargli in quel modo? Era un omega cavolo, la parte più bassa della scala sociale; avrebbe dovuto rimanere al suo posto. Per di più l'odore, quel cavolo di odore da quattro soldi... Gli ricordava perfettamente quello di una poco di buono...

Scosse la testa, per poi entrare nel suo bagno personale e buttarsi sotto la doccia; il giorno seguente avrebbe dovuto avere una partita, doveva concentrarsi e rilassarsi; e poi, se fosse andato bene, avrebbe guadagnato anche una notte di sano sesso.

Sorrise al pensiero; amava la sua vita, era amato da tutti a scuola; il difensore prodigio, il ragazzo dolce e gentile... Quella maschera era così falsa; eppure nessuno sembrava averci fatto caso, la gente vede quello che vuole vedere e se in tal caso è un angelo e lui non gliene può fregare di meno.

I hate everything about you //Ranmasa//MinakuraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora