Verde nel blu - Cap.4

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Verde nel blu - Cap.4

"Bro! Hai una faccia assurda! Da quante ore non dormi?!?" - chiese Nino ad Adrian, entrando nell'aula e notando il compagno di banco, per la prima volta in assoluto, incredibilmente pallido e con gli occhi così rossi da sembrare un personaggio di un film dell'orrore.

"Effettivamente, ultimamente dormo poco ... lo sai ... le lezioni, i compiti, le sessioni di photoshot e quelle di cinese, per non parlare della scherma ... se ci aggiungi anche la storia della recita, ammetto di esser un tantino sotto pressione!" - ammise il modello, nonostante fosse una scusa plateale.

Non lo avrebbe mai ammesso pubblicamente, ma il biondino era rimasto sveglio, anche le ultime ore prima di scuola, per poter affinare il suo personale piano per scoprire la vera identità di Ladybug.

"Mi dispiace, fratello! Ma devo ammettere che hai uno sguardo che fa impressione!" - affermò il DJ, prendendo posto vicino all'amico - "Non sarà qualcosa di contagioso o una stramba forma rara di una malattia esotica?".

"Ma no, Nino! Che ti salta in mente! Ho solo fatto un dritto da ieri e, oggi, accuso il colpo!".

"Bro! Se fai il dritto per i casini personali a diciassette anni, allora sei messo male... non è che hai qualche altro grillo per la testa?".

"Ma che dici?" - esclamò il modello, a voce più alta del previsto.

"Magari una cotta con tanto di batticuore che non ti fa dormire!" - intervenne Alya, dal banco dietro e puntando il dito verso il biondo che, più sconvolto che mai, rispose con un sorriso a tutto tondo che risultò falso come una banconota da 30 euro.

"Beccato! Eh, Agreste?" - continuò, imperterrita, la giovane giornalista.

"Lascialo stare!" - si immischiò Nino - "Non vedi che tra qualche minuto gli si paralizza anche la bocca a esser così tirato?".

I due scoppiarono a ridere, mentre l'eroe in incognito virava il colorito del volto dalla modalità bianco-cinereo ad una multi sfumatura rossa per la vergogna di esser stato beccato con le mani nel sacco, in quattro e quattr'otto.

"Comunque, mi chiedevo... quali classi hanno chimica oggi alla prima ora?" - chiese Adrian, cambiando discorso.

"Beh... " - rispose Alya, incuriosita dalla domanda - "Dato che chimica è una materia dal terzo anno in poi, basterebbe guardare gli orari sulle porte delle aule di terza, quarta e quinta!" - ammise spicciola - "Ma perché ti interessa tanto? La tua bella fa chimica alla prima ora?".

Adrian saltò sulla sedia, sconvolto dalle doti dell'amica che lo stava pelando, letteralmente, come un carciofo.

"Ma no! Era solo una curiosità! Sapete, io sono bravo in chimica e mi sarebbe piaciuto confrontarmi con qualcun altro per alcuni approfondimenti!" - ammise, sbracciandosi.

I fidanzati lo guardarono perplessi e si scambiarono uno sguardo complice: "Chiedere alla prof.???" - dissero in simultanea, evidenziando l'ovvietà della cosa.

"Ecco... io..." - balbettò l'accusato.

"Sedetevi tutti" - disse la professoressa Mendeleiev, entrando nell'aula.

"Salvo per miracolo!" - sospirò il modello, non visto dai compagni.

Avrebbe fatto il giro della scuola durante la pausa pranzo e ristretto le ricerche.

"Marinette, svegliati! Sono le otto!" - urlò Sabine alle orecchie della figlia, togliendole le coperte e scuotendola veemente.

"Tikki, lasciami ancora un minuto!" - rispose la bella corvina addormentata, ripigliando le coperte e facendo un bozzo a mo' di crisalide.

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