Verde nel Blu - Cap.5

505 30 16
                                    

Verde nel Blu - Cap.5

Alla fine, la Mendeleiev rinunciò all'interrogazione e, considerati gli avvenimenti, pochi minuti dopo il preside stesso confermò la sospensione delle lezioni fino al giorno seguente.

Esultanti, gli studenti si catapultarono fuori dalle aule come una mandria impazzita, lasciandosi dietro corridoi vuoti, personale scolastico ed una testa bionda che, con solerzia, si fermò a controllare gli orari delle lezioni affissi alle porte di mezza scuola.

Dopo un quarto d'ora circa, Adrian uscì dall'edificio con un ghigno di soddisfazione stampato sul volto. Le classi con chimica alla prima ora di quel giorno erano solo le due quinte: la sua e l'altra sezione. Il cerchio si stringeva e questo lo galvanizzò fino a casa dove, raggiunta la camera e senza altre incombenze da svolgere, si buttò sul letto, lasciandosi andare ad un sonno ristoratore.

"Idiota" - gli parve di sentire nel dormiveglia antecedente all'incoscienza, ma fu solo un attimo, quasi un puntino nero che svolazzò via, insieme ai pensieri ed ai casini del momento.

Marinette entrò in pasticceria Dupain-Cheng con Alya e Nino. Il trio fu subito accolto da Tom, Sabine ed un vassoio di dolci che finì in pochi minuti, complice l'ottimo sapore e l'intrinseca fame/ingordigia dei tre compagni. Un sorriso imbarazzato della diretta interessata fu l'eloquente risposta della figlia alle domande dei genitori riguardo il nuovo trofeo in piena fronte, ma, miracolosamente senza altri incidenti, il resto della mattina fu fondamentalmente dedicato - tra sghignazzi e frecciatine reciproche - alla recita ed alla definizione dei relativi particolari e questo non diede tempo all'eroina in incognito di pensare ai fatti recenti, almeno fino a che Nino non aprì l'argomento: "Avete notato come oggi Adrian fosse diverso?".

"Si..." - annuì Alya - "...ed oltre a non dormire, si è pure fissato con la storia della chimica.... Chi sa che ci sta combinando il bel modello?!?" - quindi si rivolse all'amica - "Che avete fatto in infermeria, mano nella mano, per tutto quel tempo?"

"Alya!" - la riprese la corvina - "Ci siamo rimasti due minuti in infermeria e poi siamo rientrati in aula. Che pensi sia successo?" - e continuò, sviando l'argomento spinoso - "Che è la storia di Adrian che non dorme e che c'entra la chimica?".

"Mari, non hai notato che non solo stanotte, ma da qualche settimana, il nostro modello di fiducia non dorme?" - rispose l'amica, stupendola.

"No!" - ammise schietta. Dal canto suo, purtroppo, l'eroina in incognito era troppo sottosopra per potersene rendere conto, nonostante l'avesse notato, e questo le causò un momento di debacle che la estraniò dai discorsi quel tanto che bastava da non seguir più il filo dei due amici che, senza remore, continuarono a fare le ipotesi più assurde sulla situazione del giovane Agreste.

"Adrian non ha dormito, stanotte..." - pensò Marinette - "ed è da molto che non dorme..." - e si perse definitivamente - "eppure lo avevo notato ieri, quando gli ho tirato il righello in testa... ed anche Chat non dorme da molto... ".

Ancora quella sensazione di qualcosa di storto in un universo di linee parallele. Un tarlo che, subdolamente, scava la cristalliera più preziosa della casa. Un maledetto dubbio, senza apparente fondamento, che fece convogliare, per l'ennesima volta, le due figure più importanti della giovane fashion designer ad un unico punto biondo di nome Agreste.

Non era possibile.

La sua stessa logica, messa a dura prova dalla stanchezza accumulata, non accettò quell'idea, bollandola come completamente sbagliata.

Lei amava Adrian, non Chat.

Amare vuol dire conoscere e lei conosceva bene il modello del marchio più famoso di Francia, giusto? Ed anche Chat! Vero?

Verde nel BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora