"He's so tall, and handsome as hell
He's so bad but he does it so well
I can see the end as it begins, my one condition is
Say you'll remember me
Standing in a nice dress, staring at the sunset babe
Red lips and rosy cheeks
Say you'll see me again e...
Martedì mattina. Indosso un paio di leggings, una felpa, occhiali da sole, prendo una borsa ed esco di casa per fare la spesa.
Non so davvero cosa cucinare... penso che opterò per dei paccheri con pesto di pistacchio e burrata, bocconcini di pollo marinato con limone e miele e curry e i miei fantastici brownies. Dopo aver acquistato tutto il necessario per la serata, compresa una bottiglia di vino bianco frizzante ed una di rosso, torno a casa.
Fortunatamente Antonio non ci sarà per i prossimi tre giorni, il che significa che posso fare le pulizie come piace a me e mantenere la casa in ordine per tutto il tempo. Rispondo ad alcune mail arrivate per concordare delle interviste, metto su un po' di musica e sistemo casa.
Finisco di preparare il mio pranzo, ovvero un avocado toast enorme, mi siedo a tavola e scrollo un po' instagram, quando sento suonare il citofono.
"bonjour mademoiselle Ferretti, J'ai un bouquet pourtoi"
Scendo le scale in fretta e furia, ritiro il mio bouquet e torno su. Chi sarà mai il mittente di questo bellissimo mazzo di tulipani viola?
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"Alla mia bella italiana, spero ti piacciano. Ci vediamo alle 20.30. -D. R."
Credo ci sia una forte connessione tra me e Daniel... insomma i tulipani sono i miei fiori preferiti e non credo di aver mai detto questa cosa a nessuno.
Sono quasi pronta, indosso un vestitino nero, non sono truccata, oggi va così, i miei capelli sono raccolti in un messy bun e ho deciso di tenere i miei occhiali da vista. L'acqua sta bollendo ed ecco che il citofono strilla.
"Daniel fottuto Ricciardo è qui per te!" attraverso la telecamera del videocitofono posso notare la sua espressione divertita!
Sono davanti alla porta, l'ascensore si apre e mi lascia finalmente la possibilità di godere di quel sorriso ancora. Mi porge un pacco.
"Questo lo beviamo stasera! Comunque buonasera bellissima!" dice lasciandomi un bacio sulle labbra. Un brivido mi percorre la schiena.
"Buonasera a te Mr. Ricciardo!" dico prendendolo per una mano e trascinandolo in casa. Poggio la bottiglia sul ripiano della cucina e mi giro verso di lui. I suoi occhi sono fissi sulle mie labbra, le sue mani scendono lungo la schiena. Questa volta sono io a baciarlo, ma non con un semplice bacio a stampo, no! Voglio sentire di nuovo il calore di domenica, voglio sentire ancora il suo sapore. Ci stacchiamo per poter respirare e, dopo aver lasciato congiungere le nostre fronti, lo sento sorridere.
"Vieni, controlliamo la pasta!" dico.
In realtà è solo una scusa per iniziare a bere. Stappo la bottiglia di spumante e ne verso un po' nei calici che ho poggiato sul tavolo.
"a cosa brindiamo?" dico al pilota.
"a te, a questa tua avventura in formula1, a questo anno carico di novità per entrambi, a noi!"
Entrambi portiamo su i calici e facciamo tintinnare il vetro. Sono felice, rilassata. Daniel ha davvero gradito tutto ciò che ho preparato e in questo momento siamo entrambi abbastanza brilli. Abbiamo quasi finito la seconda bottiglia di vino e abbiamo passato metà della serata a scambiarci lunghi baci. Io ho cenato seduta sulle sue gambe.
"che ne dici se ci guardiamo un film?" dico con una voce un po' strana
"SCELGO IO!" risponde il pilota.
"va bene Daniel, niente horror, niente film d'amore, grazie!"
Lui è steso sulla penisola del mio divano, io sono seduta accanto a lui, riesco ad osservarlo. Ogni volta che stiamo vicini posso notare un particolare nuovo del suo volto. Oggi sono particolarmente attratta dai suoi ricci. Senza pensarci passo una mano tra i suoi capelli, lui gira la testa verso di me e mi lascia un tenero bacio sul naso. Continuo a giocare con quei piccoli boccoli, a quanto pare Daniel ha scelto cosa guardare, ma io ho il mio schermo seduto proprio accanto a me.
Non sono passati nemmeno dieci minuti dall'inizio del film, quando, probabilmente presa dai fumi dell'alcol, decido di sedermi a cavalcioni sul ragazzo. La sua espressione inizialmente è stupita, ma poi si lascia scappare un sorriso malizioso. Mi avvicino sempre di più, lascio toccare i nostri nasi, passo la lingua sulle sue labbra provocando in lui una reazione che lo porta a stringere le mani sui miei fianchi. Mi sento particolarmente intraprendente oggi grazie a questi sei, o forse sette, calici di vino.
Passo rapidamente dalle labbra al collo, lascio una scia umida di baci fino ad arrivare all'orecchio. BINGO. Primo punto debole del Signor Ricciardo. Le sue mani stringono, non più i miei fianchi, no, ora scendono, stanno stringendo il mio sedere, mi spinge contro di lui. Mordo il suo orecchio, lo bacio, poi scendo ancora al collo.
"Se continui così non sarò più responsabile delle mie azioni!" dice con una voce roca
"allora voglio continuare!" non sono in me, giuro.
Lo guardo dritto negli occhi e mi fiondo sulle sue labbra. Il bacio è carico di passione, sto torturando le sue labbra con dei morsi piacevolmente dolorosi che lo fanno sussultare ogni volta di più. Mi faccio ancora coraggio e decido di eliminare la t-shirt che indossa così da poter poggiare le mie mani sul suo petto. Riesco a sentire i battiti del suo cuore. Anche lui sfila il mio vestito e rimane piacevolmente sorpreso nel vedere che non indosso il reggiseno. Si fionda sul mio seno, lo bacia delicatamente poi con forza, tira dei piccoli morsi, lascia segni rossi che sicuramente domani saranno lividi. Cristo sono davvero eccitata.
Mi alzo e faccio alzare anche lui, mi segue. Siamo in cucina, mi appoggio sul tavolo. Le mani di Daniel corrono lungo tutto il mio corpo, dal mio collo alle cosce provocando brividi lungo la mia schiena. Lascia la mano sul bordo delle mie mutandine di pizzo, scende per poter leggermente divaricare le gambe, ritorna lì e lentamente infila la mano nel mio intimo. Sussulto e lui sorride nel sentirmi completamente persa sotto il suo tocco.
E' stato tutto così intenso, è durato davvero tanto. Il sesso migliore da ormai due anni. Siamo sfiniti, le morbide lenzuola di seta fanno crollare entrambi in un sonno profondissimo.
Il mattino seguente siamo ancora nudi, abbiamo dormito abbracciati. Riesco a liberarmi dal suo braccio senza svegliarlo, vado in bagno e poi scendo in cucina per preparare la colazione. Dio che mal di testa.
Il caffè è pronto, Daniel ha sentito il profumo salire fino in camera e sta scendendo.
"Buongiorno piccola" dice
"Buongiorno a te!"
Stiamo facendo colazione sulla terrazza, l'aria fresca mattutina ti risveglia. Guardo Daniel, ha il collo martoriato, probabilmente ho esagerato. Anche lui mi guarda e sorride.
"molto carini questi lividi signorina, chi è stato a macchiare la sua pelle così preziosa?" mi chiede ridendo. Bene, da domani sciarpa.