IV

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"sveglia tesoruccio!" dico ridendo ad Antonio

"siamo di buon umore questa mattina!" dice con la voce ancora impastata.

"la valigia è pronta, io pure. Tra mezz'ora ci vediamo per fare colazione e poi si parte. Ok?"

"certo capo!" dice ridendo.

Mi dirigo verso l'ascensore e indosso i miei occhiali da sole. Sento dei passi alle mie spalle farsi sempre più veloci.

"buongiorno bella!" dice Daniel lasciandomi un caldo bacio sulla guancia.
Dio che imbarazzo.

"buongiorno a te! Come va?"

"oh bene, sono felice, insomma più o meno, sono triste e felice allo stesso tempo!" dice ridendo e fa sorridere anche me.

"buongiorno ragazzi!" riconosco la voce di Charles e il mio viso si irrigidisce. Daniel lo nota.

"ciao Charles!" diciamo insieme.

Siamo di nuovo soli.
"non ti piace Charles?"

"in che senso non mi piace?" dico fingendo un sorriso.

"non scorre buon sangue tra voi"

"un giorno ti racconterò cosa è accaduto... Niente di eccezionale insomma, ma è meglio evitare ogni tipo di contatto."

"ok, cambiamo discorso" ride "martedì passo a prenderti, ti va?"

"a dirla tutta, martedì Antonio sarà in fabbrica, se ti va puoi venire a casa! Ceniamo insieme così evitiamo spiacevoli inconvenienti!" dico facendo riferimento ai paparazzi.

"WOW SI ASSOLUTAMENTE SI!"

"buona colazione Daniel!" dico entrando nel ristorante.

"anche a te!" risponde con un sorriso e bacia di nuovo la mia guancia.

Siamo in aeroporto, stiamo per partire. Dopo aver salutato i genitori di Daniel ci dirigiamo verso il jet.

"mio padre si è innamorato di te!"

"ma che dici, solo perché sono italiana!" dico ridendo.

"dice che i tuoi occhi sono sinceri e mia madre pensa lo stesso!"
Daniel ha parlato di me con la sua famiglia?! Questa cosa è assurda...

Saliamo e ci accomodiamo. Charles mi guarda. Faccio finta di nulla. So che questa storia salterà fuori prima o poi.
Chiacchiero con Antonio cercando di distrarmi.
Passano poco più di due ore, il mio amico decide di andare in bagno e lasciarmi sola.
Charles con uno scatto prende il suo posto.

"sai che non puoi evitarmi per sempre, no?"

"Charles io non ti evito, mantengo solo le distanze."

"non sopporto questa situazione, eravamo amici prima di quella storia, è acqua passata."

"per me non lo è affatto, poi non so fingere. Non posso fingere di essere tua amica per evitare domande da parte di Giada. Potevi pensarci prima."

Antonio sta tornando, riesco ad avvertire i suoi passi.
"spostati adesso, fa' sedere Antonio, stiamo lavorando"

Sento il suo sguardo pungente ancora addosso. Antonio si siede davanti a me
"tutto bene?"

"sisi, tranquillo, torniamo a noi."

Flashback

È una giornata davvero calda, sono a Monaco con Antonio, lui è amico di Charles.
Beh lui è davvero carino, insomma ha un viso angelico. Solitamente non guardo nemmeno i ragazzi come lui, perfetti, ma è impossibile non guardarlo. Ha degli occhi magnetici e un sorriso invidiabile.

"Charles, lei è Lavinia, una mia amica!"

"è la prima volta qui a Monaco?"

"si!" dico imbarazzata

"oh ti piacerà, fidati. Comunque vieni ti presento i miei amici!"

Dopo avermi presentato mille persone, vedo avvicinarsi una ragazza bionda, molto carina, con un sorriso stampato in faccia.

"io sono Giada, la ragazza di Charles. Mi ha detto che oggi Antonio avrebbe portato una mia connazionale ed ero super felice!"
Oh bene, è fidanzato.

"io sono Lavinia. Non sapevo che fossi italiana!"
In realtà non sapevo della tua esistenza fino a mezzo secondo fa.

"comunque se hai bisogno di qualsiasi cosa dimmelo, sono abituata ad essere sommersa da ragazzi e adesso che c'è un'altra donna posso respirare!" dice ridendo.
Le sorrido, mi sembra una tipa tranquilla.

Sono passati tre giorni e noi siamo ancora qui. Queste vacanze meritate mi stanno davvero piacendo.
A dir la verità qualcosa mi ha insospettito:
Charles mi ha scritto dicendo che stava provando a chiamare Antonio ma senza risposta.
Antonio era proprio accanto a me quando è arrivato il messaggio ed io ho subito provato a chiamarlo per vedere se c'era davvero un problema di linea. Ovviamente non era così.

"la cosa non quadra" dice Antonio ridendo.

"oh non quadra nemmeno a me!"

Preparo la mia borsa e metto il costume da bagno, oggi andremo in barca.
Charles passa a prenderci.

"e Giada?" chiedo subito al monegasco.

"oh oggi non poteva venire, impegni in famiglia!"

"oh.. Che peccato, quindi sarò l'unica donna!?" dico davvero dispiaciuta.

"cos'è? Ti dispiace? Sarai la regina oggi!" dice Antonio "non è quello che dici ogni volta?"

Tutti ridono, anche io ed in verità è così. Mi piace sentirmi al centro dell'attenzione, non dover far nulla. Insomma questi ragazzi mi porteranno da bere tutta la giornata, faranno quello che chiederò, senza dirmi mai di no.

Arriviamo al porto e Charles ci mostra la sua barca. Grande e lussuosa. Mi sembra assurdo.
Mi fa strada e mi da il suo braccio per camminare lungo il ponte, poi sale sul piccolo yacht e allunga una mano per farmi salire.

Abbiamo giocato a carte, riso, fatto il bagno e soprattutto abbiamo bevuto tanto tanto tanto vino e non solo.
Sono un po' brilla, riesco a reggere la botta.
Scendo le scale che mi separano dalla cucina e vado in bagno.
Mi giro per poter chiudere la porta completamente, dando le spalle alle scale che avevo sceso qualche minuto prima.
Una mano cinge il mio fianco, riesco ad annusare il profumo che avevo già sentito qualche giorno fa.

"ti stai divertendo?" dice la voce alle mie spalle, noto l'accento francese.
Lentamente mi giro

"si Charles. Tu?" chiedo in totale imbarazzo.

"un po'..." dice avvicinandosi sempre di più a me. Riesco a sentire il suo respiro, puzza di vino. È ubriaco.  Il suo costume ancora bagnato sfrega contro la mia coscia.

"forse adesso va un po' meglio..." dice con un mezzo sorriso malizioso.

Non so perché, forse a causa dell'alcool o semplicemente perché non mi va, non mi sposto.
Sento la sua mano destra scendere sul mio sedere, mentre con la sinistra afferra saldamente la mia nuca e mi avvicina alle sue labbra.
Stiamo limonando.
È tutto sbagliato, ma è incredibilmente bello.
Le mie mani scorrono sulla sua schiena e lasciano piccoli graffi, le sue invece sono fisse sul mio culo e continuano ad accarezzarlo.
Ci stacchiamo per prendere fiato e realizzo quello che è appena accaduto.
Lo spingo via.

"scusami" dico per poi subito rettificare "oh non dovrei scusarmi io... Perché l'hai fatto?"

"perché sono ubriaco e perché volevo farlo. Non mi sembravi affatto dispiaciuta mentre ti baciavo!"

"non farne parola con nessuno. Non voglio passare per una poco di buono."

"non potrei mai, sono fidanzato, ricordi?"

"è una cosa viscida questa... Chissà quante volte sarà successo..." dico senza urlare e salendo le scale.
Tira un sonoro schiaffo sulla mia chiappa destra e ride.
Scendo di nuovo e stampo la forma della mia mano sulla sua guancia.
Spero non mi abbia sentito nessuno.
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Siamo arrivati a Nizza. Prendo la mia valigia e saluto tutti.
Daniel si avvicina per potermi salutare.
"ci vediamo domani piccola! Riposati!"

wildest dream || Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora