wildest dream || Daniel Ricciardo

II

Musica a tutto volume, sono le 15 e ho 2 ore per rendermi presentabile.
Amo cantare, amo farlo sempre, soprattutto sotto la doccia.
Dopo mezz'ora sotto l'acqua bollente, esco e mi guardo allo specchio, sorrido.
Mi preparo, decido di indossare una semplicissima gonna a quadri grigia ed una maglia a collo alto nera, calze a rete e anfibi.
Accendo le luci della mia postazione make up e faccio una semplice linea di eyeliner, una base molto leggera e sono pronta.
Bene ho mezz'ora per realizzare che sto per andare a prendere Daniel Ricciardo.
Quel ragazzo ha quel non so che di magico, forse i suoi occhi o quel sorriso incredibilmente grande... Le donne impazziscono per lui, ma io...
Io non so perché lui abbia deciso di uscire con me.

Scendo le scale, vado in garage ed entro nella mia Alfa Romeo Stelvio.
Questa macchina è spettacolare.
Connetto il mio cellulare e faccio partire un po' di musica, imposto il navigatore e parto.

Arrivo sotto casa sua, lui indossa un jeans nero strappato, una t-shirt nera ed un giubbotto di pelle. Io sono in palla totale.

"signor Ricciardo cosa fa? Entra?" chiedo abbassando il finestrino. Lui sfodera uno dei suoi sorrisi. Porca miseria. Sto andando a fuoco.

"ASCOLTI I MUMFORD & SONS?!" mi chiede quasi stupito.

"assolutamente si! Una delle mie band preferite in assoluto!"

"oh ragazza tu mi piaci sul serio!"
CHIAMATE I SOCCORSI, VI PREGO!

"dove andiamo?"

"Andiamo da Cova!"

"Daniel io sono qui da 2 settimane che ho letteralmente passato chiusa in casa a lavorare e sistemare il tutto. O mi ci porti tu oppure imposto il navigatore!"

"tu continua sempre dritto, siamo quasi arrivati".

Dopo qualche minuto arriviamo in questa pasticceria in pieno centro. Siamo di fronte alla Place du Casino. I proprietari sono italiani.
Ci accomodiamo in un tavolo un po' più riservato rispetto agli altri.
"Bonjour mademoiselle, monsieur! Êtes- vous prêts ?"  domanda il cameriere. Vedo Daniel perplesso.

"oui, je prendrais bien un café, Daniel tu cosa vuoi?"

"un caffè anche per me..."

"merci!" sorrido al cameriere.

"vous avez dejà choisi  pour le dessert?"

"cheesecake aux baies s’il vous plaît. Tu Daniel?"

Mi sta fissando
"DANIEL!"

"oh per me lo stesso!"

"cheesecake ai frutti di bosco?"

"sisi va benissimo!"

"deux cheesecake aux baies s’il vous plaît."

Il cameriere si allontana sorridendo.
"conosci il francese?"

"oh un po', ho fatto il liceo linguistico, ricordo ancora qualcosina! Ormai parlo solo in inglese. Penso in inglese. Fortuna che c'è Antonio, con lui mi sento a casa!"

"io amo l'Italia. I miei genitori sono italiani!"

"davvero?!" esclamo. FALSA! LO SAI BENISSIMO.

"sisi! Mio padre è arrivato in Australia a 7 anni, mia madre è nata in Australia, ma i suoi genitori, i miei nonni, sono nati e cresciuti nel sud Italia!"