XIII

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"Allora? Sei pronta? C'è già il taxi che ci aspetta! "
La voce di Daniel mi riporta alla realtà.
Stiamo partendo, non so dove andremo, ho portato con me mille vestiti.
So solo che andremo al mare.

Arriviamo in aeroporto, Daniel decide di bendarmi e di mettermi un paio di cuffie. Il volume è così alto che ogni tanto mi spavento.
Arrivati in aereo mi sbenda, ma mi costringe a tenere le cuffie.

Dopo poche ore l'aereo tocca di nuovo il suolo. Non so dove siamo e, a dirla tutta, non mi interessa nemmeno.
Saranno passati anche pochi mesi da quando io e Daniel ci conosciamo, ma è diventato parte fondamentale della mia vita e il solo pensiero di perderlo mi mette molta paura.

Daniel mi scuote e mi riporta alla realtà, mi lascia un bacio sulla guancia e si alza.

"Posso togliere queste maledette cuffie adesso? " dico, urlando un po' troppo probabilmente, perché tutta la gente intorno a noi si è girata.
Daniel scuote la testa e ride di me che come sempre mi ritrovo a fare brutte figure in giro per il mondo e rimette la mascherina da notte usata come benda.

Dopo mezz'ora il taxi si ferma, Daniel scende e mi prende per mano così da potermi fare strada.
Camminiamo, ci fermiamo, poi camminiamo ancora.
Dopo poco sento la musica stopparsi, la mascherina sollevarsi e posso finalmente tornare a vedere.
Quello che ho davanti è qualcosa di mozzafiato: una finestra sul mare, no che dico una finestra, un portale.
La spiaggia candida, il sole che tocca le onde del mare facendole brillare.
Sono stupita, estasiata.

"Daniel tu sei pazzo! Questo posto è magnifico!"

Sento le sue braccia cingere i miei fianchi , il mento si incastra tra collo e spalla così da potermi stare più vicino possibile.

"Una bella sorpresa vero? Non voglio sentire nessuno questi giorni, voglio solo stare con te! "

Mi giro quanto basta per poter guardare i suoi occhi nei quali mi perdo, come ogni volta, e lascio un bacio sulle sue labbra. Le braccia di Daniel sono ancora sui miei fianchi, ma si spostano, salgono e mi stringono, forte.
Mi sento protetta, mi sento a casa.

Il pomeriggio decidiamo di andare a fare una passeggiata, Daniel è bellissimo, come sempre. Per questo decido di scattare delle foto. Alcune con la mia macchina fotografica usa e getta ed altre col mio cellulare, così da poterle postare.

 Alcune con la mia macchina fotografica usa e getta ed altre col mio cellulare, così da poterle postare

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wildest dream || Daniel Ricciardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora