CAPITOLO 8.

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Eccomi sull'aereo che mi avrebbe riportata a Malta. La mattina ero riuscita a salutare tutti i miei amici, James mi aveva accompagnato all'aeroporto insieme a Grace, Thomas e Sarah. Erano fantastici! Ora la mia testa viaggiava persa come quell'aereo tra le nuvole. Quante cose erano cambiate dall'ultimo volta che ero partita per andare a Londra, e quanto questo viaggio aveva cambiato me. Ora però avevo solo voglia di tornare nella mia terra, di stare con il mio ragazzo e non pensare per un po a Londra e tutti i suoi abitanti.

Quando atterrai c'era Lucas ad aspettarmi. Quanto era bello: indossava una camicia chiara, dei jeans stretti e in mano un mazzo di rose rosse. Appena lo vidi gli corsi incontro abbracciandolo. Mi erano mancati i suoi abbracci, quelli caldi, quelli di casa. In macchina lo fissavo, sembrava cresciuto e diverso. Lui non parlò tanto ma appena la sua macchina si accostò davanti casa di mio padre si girò a guardarmi << Dobbiamo parlare Amy>> Cosa doveva dirmi? Non feci in tempo a rispondere perché qualcuno bussò sul finestrino. Mi voltai, i suoi occhi blu come il mare si riempirono di gioia alla mia vista ed io senza pensarci scesi dalla macchina e sprofondai tra le braccia di mio padre. Erano passati tre mesi dall'ultima volta che c'eravamo visti. Era una persona straordinaria: dolce, premurosa e cercava sempre di accontentare tutti. Mi confidavo molto con lui essendo figlia unica e non avendo una sorella o fratello con cui parlare. Era sempre pronto a consigliarmi e darmi una mano. Avevo scelto di passare una settimana da lui e l'altra da mia madre per accontentare entrambi. La sera mentre sul divano mangiavamo schifezze e guardavamo la tele lui mi guardò << Tesoro come stai? Va tutto bene?>> i suoi occhi mi scrutavano. Io come al solito ero persa tra i miei pensieri e ci misi un po' a notare che lui mi stesse parlando. 

<< Si papà va tutto bene, non preoccuparti>> mi alzai dal divano e sprofondai sulla poltrona di fianco a lui. Mi strinse la mano << Cosa ti turba? Sembri diversa>> non so come potesse capire così facilmente che ero distratta, che ero cambiata. 

<< Posso farti una domanda? Quando conobbi mamma hai sempre voluto stare con lei per sempre?>> speravo mi rispondesse senza indagare troppo. 

<< Tesoro il per sempre non esiste, devi essere te giorno per giorno a costruirlo. Io e mamma abbiamo avuto diversi momenti in cui pensavamo di mollare tutto ma abbiamo sempre resistito. Almeno fino a qualche anno fa. Ma non dare mai niente per scontato e fai quello che ti senti sempre>>. Lo abbracciai. Quando i miei divorziarono avevo odiato mia madre e per un po' mi ero allontanata da lei. Aveva lasciato mio padre per un altro uomo e non lo potevo accettare. Ora però da un lato la capivo. Non era sbagliato volere il divorzio, era sbagliato portare avanti un matrimonio infelice. Se mia madre aveva conosciuto un uomo che la rendeva felice, più felice di mio padre, era giusto che seguisse il suo cuore. La prima settimana la passai con mio padre, Lucas e i nostri amici. Una sera gli chiesi a Lucas di cosa intendeva parlarmi ma liquidò subito il discorso << No amore non era niente di importante, non pensarci. Mi sei mancata in questi mesi tutto qua>> non so quanto fossero vere le sue parole, lo sentivo più distaccato da quando ero tornata e non riuscivo a spiegarmelo. Tuttavia non era il mio unico problema. La mia testa non smetteva di pensare ad Alex. Chissà come stava, cosa stava facendo.. avevo il suo numero, ce l'eravamo scambiati una sera quando era venuto a trovarmi sotto al dormitorio ma in realtà non ci eravamo mai massaggiati. Ogni tanto fissavo il cellulare come se mi aspettassi di ricevere un suo messaggio da un momento all' altro ma ciò non avvenne. Non gli interessavo abbastanza ripetevo tra me e me, se avrebbe voluto anche solo sapere come stavo mi avrebbe scritto, chiamato..

Tutto questo tuttavia era niente in confronto a quello che stava per succedere..

Dopo un intera settimana passata con mio padre, preparai nuovamente la valigia per andare da mia madre. In questi tre mesi passati al college aveva traslocato insieme a Jim, il suo nuovo compagno, con sua figlia Lucy che aveva la mia età. Non l'avevo mai conosciuta in quanto anche lei era al College a studiare giurisprudenza se non ricordassi male. Era la prima volta che andavo da loro ed ero un po' agitata, non mi ero ancora abituata a vedere mia madre con un altro uomo, che non fosse mio padre. Lucas mi accompagnò ma non volle entrare, in realtà era un po' agitato anche se non mi disse il motivo. Quando una cameriera mi aprì la porta e mi fece accomodare rimasi sbalordita, la casa era enorme. Il soggiorno aveva un grosso camino con mattoni a vista ed un terrazzo davvero immenso che si collegava direttamente alla cucina. Quest'ultima era allestita in stile moderno, con nuovi elettrodomestici ed un tavolo di vetro al centro della stanza. Qui ad aspettarmi c'erano mia madre, Jim e sua figlia. Appena mia madre mi vide si alzò immediatamente dalla sedia sulla quale era seduta e corse verso di me << Amore finalmente, ti stavamo aspettando>> mi strinse in un forte abbraccio. Lei mi assomigliava molto, era bionda e minuta, qualche centimetro più alta di me ma con i tacchi che portava sempre ai piedi risultava molto più alta. 

PERSI TRA I BATTITI DEI NOSTRI CUORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora