CAPITOLO 5.

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Erano passate due settimane dall'ultimo incontro con Alex. Da allora non c'eravamo più parlati, ogni volta che ci incontravamo a lezione e per i corridoi lui non mi rivolgeva nemmeno uno sguardo. 

<< E' un'idiota, oggi a lezione ha fatto finta di non vedermi nonostante gli sia passata di fianco>> ero seduta sul letto mentre stracciavo gli appunti che avevo appena ricopiato. 

<< Dovreste chiarirvi, sei isterica da quando non vi parlate>> Grace si sedette al mio fianco stringendomi le mani. 

<< Stasera andiamo a divertirci, è il compleanno di Thomas e andiamo al Tiger a bere. Non dirmi di no>> la stupii quando senza esitare le dissi di si. Avevo voglia di uscire e svagarmi un po'. Da quando Lucas era andato via ed io avevo litigato con Alex non ero più uscita e adesso avevo voglia di svuotare la testa dai mille problemi. 

<< Visto che stasera sei così accondiscendente prova questo vestito, a me è diventato piccolo e non lo metto più. A te starà benissimo>> . Lo scrutai: un vestitino nero di pelle con dei brillantini sui lati. La guardai aggrottando le sopracciglia << Provalo prima di giudicare>> mi disse prima ancora che potessi dire qualcosa. Mi alzai dal letto e decisi almeno di dargli una chance. Effettivamente non me ne pentii, era aderente ma non volgare e con un paio di stivaletti neri e una giacca di pelle rossa sopra non mi dispiaceva. Grace invece aveva indossato una minigonna nera e un body argentato con una giacchetta elegante. Verso le 21:00 ci trovammo al Tiger con gli altri. 

<< Mamma mia che sexy stasera>> James mi squadrava dalla testa ai piedi imbambolato. 

<< Sei splendida Tesoro, dovresti vestirti sempre così.. li stenderesti tutti>> mi disse Sarah mentre mi abbracciava per salutarmi. 

<< Così mi farete arrossire>> dissi ridendo e ringraziando i miei amici. Quando entrammo e prendemmo posto vidi Alex. Era con i suoi compagni del rugby e seduta vicino a lui c'era una ragazza. Aveva dei capelli biondi, lunghi e degli occhi verdi che spiccavano sulla sua carnagione dorata. La maglietta aderente e scollata faceva risaltare il suo seno grosso e abbondante. Lei era estremamente vicina a lui e la sua mano accarezzava la coscia di Alex. Appena lui si voltò e mi vide i suoi occhi si illuminarono, avvertii una scintilla di piacere pervadere il suo sguardo. Anche lui era bellissimo: una camicia di jeans aperta con una maglietta nera sotto e dei jeans scuri. Quando si accorse che lo stavo fissando prese fra le braccia la biondina e la baciò. Un bacio che sembrò durare un eternità, le sue mani la stringevano e la sua lingua la esplorava divertito. Lo odiavo con tutta me stessa. Aveva baciato quella ragazza mentre io lo stavo guardando. Voltai subito lo sguardo, in testa avevo una bomba pronta ad esplodere e sentii i miei occhi inumidirsi, ma non volevo piangere, quell'idiota non si meritava di vedermi così. Incominciai a bere, un cocktail, due, e diversi chupiti. Ero completamente ubriaca, tutti al tavolo lo eravamo. Urlavamo e ridevamo come dai matti. Ogni tanto il mio sguardo involontariamente si posava su quello di Alex che mi fissava con occhi feroci. Decisi di alzarmi ed uscire a prendere una boccata d'aria per cercare di riprendermi. Dopo aver barcollato un po' raggiunsi la porta e mi fermai in una vietta li vicino isolata.
Un ragazzo mi si avvicinò << Dolcezza tutto bene?>> mi sembrava di aver già sentito quella voce, anche se al momento non riuscii ad identificare di chi fosse. 

<< Si tutto bene>> dissi sbiascicando e tagliando corto. 

<< Non mi sembra>> la sua mano mi accarezzò la guancia e a quel tocco mi spostai velocemente da lui, anche se la mia mobilità era ridotta al minimo per via dell'alcool nel mio corpo. 

<< Tranquilla non ti faccio niente>> la sua voce cupa e minacciosa mi intimoriva. Lo guardai: un ragazzo alto e robusto. Aveva un viso spigoloso, due occhi scuri tendenti al nero, la carnagione chiara e capelli biondi. Indossava una felpa nera e dei jeans scuri e tra le mani aveva una canna dalla quale ogni tanto faceva un tiro. La fissavo, tanto che lui se ne accorse e me la porse.

PERSI TRA I BATTITI DEI NOSTRI CUORIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora