{ E anche questo è fuori! Ditemi che ne pensate nei commenti! }
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Durante il tragitto verso il misterioso bunker, Jaha gli fece ascoltare il discorso del leader della setta, che aveva tenuto prima dell'Apocalisse. Era convinto della sua tesi, ma purtroppo essa sembrava fin troppo un'utopia agli occhi dei ragazzi.
Risorgeremo dalle ceneri. Questo era il motto della Seconda Alba, forse l'unica cosa che Alexis aveva apprezzato del discorso di quell'uomo.
In ogni caso, la speranza che ci fosse davvero quel bunker poteva realizzarsi. Due anni prima del Praimfaya infatti, quest'uomo vendette tutte le proprietà di Seconda Alba, ricavandone decine di milioni di dollari e solo una cosa non aveva venduto: la sua casa d'infanzia. Lì, il padre aveva costruito un bunker per la sua famiglia e, col denaro della setta, avrebbe potuto ampliarlo, perciò non era così impossibile che esistesse.
«Per me, rimane solo un santone fanatico.» ammise Bellamy.
«Le sue parole non mi hanno granché colpito, ma la teoria di Jaha sta in piedi. Se davvero ha ricavato così tanti soldi dalle vendite, potrebbe aver ampliato il bunker costruito da suo padre.» Alexis intervenne a sostegno di Jaha, che le rivolse uno sguardo di riconoscimento, probabilmente per la fiducia che stava riponendo in lui. «Non sto dandoti completa fiducia, Jaha. Sto semplicemente dicendo che la tua teoria potrebbe non essere tanto errata.» avendo notato lo sguardo di Jaha, Alexis mise subito in chiaro le cose. Clarke sorrise appena: non sarebbe mai cambiata.
«Alex ha ragione. In ogni caso, tra poco scopriremo la verità.» fu Clarke a parlare.
***
Si fermarono nel bel mezzo della foresta, quando ormai era calata la sera. Camminarono per poco nel fitto bosco, con le torce alla mano, poiché Jaha individuò quasi subito il punto esatto in cui la casa avrebbe dovuto trovarsi.
«Il bunker dovrebbe trovarsi nel punto più basso, se davvero esiste.» affermò Alexis, precedendo Jaha. Successivamente, si divisero in due gruppi: Jaha con Bellamy e Clarke con Alexis, insieme ad Hachiko.
Mentre le due ragazze si allontanarono, entrambe sentirono che Jaha stava parlando di Alexis a Bellamy.
«Sei fortunato ad averla. Dalla morte di sua madre, costruì come dei muri invalicabili e indistruttibili attorno a sé e non lasciò più entrare nessuno, nemmeno suo padre. Divenne più fredda anche con Monty e Jasper, ricordo che me ne parlava Marcus.. — ci fu una piccola pausa, dove entrambi i loro volti si riempirono di malinconia, al pensiero della morte della madre di Alexis — In ogni caso, anche lei deve ritenersi fortunata. Attira tanti guai, grazie al suo carattere, perciò ha bisogno di qualcuno che le porti equilibrio, che la sappia tranquillizzare e far ragionare.»
Alexis arrossì subito: come si permetteva Jaha di parlare di lei in quel modo?! Però, in fondo, tutto ciò che aveva detto era la pura verità. Lei aveva bisogno di Bellamy, per riuscire a riempire il vuoto che da tempo si trovava nella sua anima. Era come se, da quando i due si erano uniti seriamente, Alexis si sentisse più libera e in pace con se stessa. Non aveva mai sentito il bisogno di aver accanto qualcuno nella sua vita, ma ora non poteva farne a meno. Probabilmente, inconsciamente, Bellamy la stava persino aiutando a superare il lutto di sua madre, ciò che lei non era mai riuscita ad oltrepassare. Lui stava riempiendo la sua anima di gioia e sentimenti.
«Penso sia la prima volta che vedo la grandiosa e atroce Trikheda imbarazzata.» ridacchiò Clarke, mentre Alexis le rivolgeva uno sguardo contrariato.
«Zitta. Almeno io so contenere le mie emozioni.» sbottò.
«Forse qualche volta sarebbe meglio non contenerle così tanto. Sorridi raramente, piangi altrettanto raramente. Tendi a chiuderti in te stessa.» affermò Clarke. Alexis roteò gli occhi, essendo probabilmente la trentesima volta che Clarke le diceva ciò.
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Apocalypse || The 100
Fanfiction[SEQUEL DI ALIVE E SURVIVORS] Il popolo del cielo è riuscito a sventare la minaccia rappresentata da Alie e i suoi chip, ma riusciranno a sopravvivere ad un'apocalisse? Scopritelo in questo eccezionale sequel di Survivors.