Azgeda is coming

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{ Eccoci con un altro capitolo! Come va la vita? Io vi dico solo che sono della Lombardia, quindi potete capire la rottura :-) }

•••

Quella mattina Harper ed Alexis erano di pattuglia, di fronte ai cancelli di Arcadia.

«Ho visto che le cose con Bellamy si sono fatte più serie, o sbaglio?» ridacchiò Harper. Alexis ammiccò ad un sorriso, mentre le sue guance si dipingevano di un leggero rosa.

«Potrebbe essere.» Harper rise. «E tu con Monty?»

«Noi, a confronto vostro, siamo sempre stati seri!» disse quindi.

«Non hai tutti i torti. In ogni caso, va tutto bene, anche se a volte il mio carattere ha la meglio.»

«L'amore è il mezzo che ti permette di rimettere le ali e raggiungere la felicità, ricordatelo.»

Alexis scoppiò in una sonora risata. «Dimmi che non hai appena citato Platone e smetterò di ridere ora.»

Harper fece una piccola smorfia. «Potrebbe essere.»

All'improvviso però, dalla boscaglia poco più lontana, videro spuntare un ragazzo dai capelli abbastanza lunghi, il quale portava in braccio una figura dai tratti femminili, incosciente.

Alexis aguzzò la vista, fino a capire che quel corpo inerme apparteneva alla sua cara amica Octavia. Scese il più velocemente possibile dalla torretta in cui si trovava, mentre urlava allarmata ad Harper di aprire i cancelli. Lo sconosciuto entrò di fretta.

Alexis non gli chiese nemmeno chi fosse, controllò solo il polso ad Octavia e constatò solo che non respirava e che aveva il battito molto debole. «Portiamola da Clarke, alla svelta!» sbraitò.

Una volta giunti da Clarke, fecero poggiare Octavia su di un tavolo e Clarke andò a diagnosticarle i sintomi frettolosamente: non respirava, aveva un grave ferita all'addome e si stava di conseguenza dissanguando. Avrebbe dovuto fare qualcosa in fretta.

Nel mentre che Clarke faceva un massaggio cardiaco ad Octavia, Alexis andò ad indagare di più su chi fosse il ragazzo e come fosse successo tutto ciò.

«Sono Ilian kom Trishanakru. Stavo tornando a casa da Polis quando l'ho trovata...» spiegò, ma era fin troppo calmo per uno che aveva appena trovato una ragazza in fin di vita: Alexis sospettava gli stesse nascondendo qualcosa, eppure cosa mai avrebbe potuto nascondergli? Sembrava così tranquillo. In ogni caso, scacciò quei pensieri e s'avvicinò ad Octavia, che stava riprendendo pian piano conoscenza.

«Ehi, va tutto bene. Non sforzarti di parlare o altro. Ora ti portano in infermeria e Clarke ti aiuta.» la rassicurò Alexis, mentre le accarezzava dolcemente i capelli.

Octavia scosse piano la testa. «Echo mi ha fatto questo... Azgeda sta arrivando... Siamo in guerra... — Alexis schiuse appena le labbra, scioccata da quella rivelazione, mentre Octavia andava a stringerle una mano, con la poca forza che le rimaneva in corpo — Fai qualcosa, Alex... Mi fido di te...»

Subito dopo, Clarke ed altri Skaikru misero Octavia su di una barella e la portarono via. «Lascio il comando a te, Alex. Io salvo Octavia.» affermò Clarke, rivolgendole uno sguardo rammaricato. Alexis annuì col capo e Clarke sparì, volendo fare in fretta per aiutare il prima possibile Octavia.

«Monty, tu cerca Kane alla radio e scopri cosa cazzo sta succedendo. Harper, tu convoca la guardia, al cui comando ci sarà il padre di Miller. Dobbiamo pianificare la difesa. Io vi raggiungo subito.» ordinò Alexis, lanciando un'occhiataccia ad Ilian: prima avrebbe constatato la sua innocenza.

Apocalypse || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora