Democracy

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{ Vi avviso che settimana prossima potrebbe saltare e posticipare a quella dopo perché se torno a scuola vuol dire che ho un sacco di roba da studiare. In caso prolungassero la chiusura delle scuole in tutta Lombardia, non c'è nulla di cui preoccuparsi perché avrò tempo a sufficienza.
Anyway, buona lettura❤️}

•••

Tutti i componenti della Flokru ricoverati ad Arkadia, quella mattina, morirono. Per la precisione, ne sopravvisse solo una a quella strana malattia radioattiva: Luna. Inizialmente sconvolti da questo fatto, Abby ed Eric si ricordarono solo dopo che c'era un'unico elemento che differenziava Luna dagli altri, ovvero il suo sangue nero. Mediante il suo sangue, era quindi scampata a morte certa.

Grazie a questa scoperta Luna, Raven, Murphy, la sua ragazza, Abby, Nyko, Miller ed Eric, insieme ad altri Skaikru, partirono subito dopo alla volta dell'isola dove si trovava il laboratorio di Becca Pramheda, per riuscire a riprodurre il sangue nero ed infonderlo a tutti, proprio come Becca aveva fatti moltissimi anni prima. Alexis decise di rimanere dov'era, avendo affrontato fin troppi viaggi ultimamente. Forse sarebbe riuscita a godersi un po' di calma, sopratutto dopo l'incubo di quella notte.

***

Quella stessa mattina, Jasper a quanto pareva si sentiva molto spiritoso e decise di fare uno scherzo a Jaha, lasciandolo galleggiare in mezzo al laghetto che si trovava al di dietro di Arkadia, addormentato. Alexis stava passeggiando assieme al fedele lupo, capitando di lì per caso proprio nel momento in cui Jaha si stava svegliando.

«È sveglio!» urlò Jasper, rivolto alla folla che gli si stava creando pian piano attorno. «Ehi Jaha, vedo che navighi in acque tranquille.» ridacchiò Jasper, scaturendo una risata generale.

«Ti tieni occupato, signor Jordan?» ma Jaha stette al gioco.

«Me la sto godendo. Ogni ultimo giorno.» Jasper sorrise.

«Credi che voglia sapere come l'hai fatto senza svegliarmi?»

«No, probabilmente no. Ti giuro che gli effetti sono innocui. Più o meno.»

Alexis si spiaccicò una mano sul viso: Jasper non sarebbe mai cresciuto, avrebbe continuato fino al giorno della sua morte coi suoi dannati scherzi.

«Ridi un po', ti farebbe bene.» Harper le spuntò da dietro, il sorriso stampato in volto.

Alexis ammiccò ad un sorriso. «Se l'avesse fatto qualcun altro, probabilmente avrei riso di più.» ammise, alludendo alla faida che si era creata tra lei e Jasper.

Harper la guardò malinconica. Sapeva quanto erano legati e le dispiaceva vederli così distaccati e, sopratutto, era a conoscenza di quanto questo loro astio faceva male anche a Monty. «Sono sicura che risolverete. D'altronde, siete fratelli.»

Alexis si morse il labbro, osservando Jasper. Il ragazzo rideva, spensierato. Avrebbe voluto affrontare anche lei la vita con tanta leggerezza, ma purtroppo non ne era in grado. Non l'aveva mai fatto, prendeva tutto troppo sul serio. La vita le aveva insegnato a fare così.

«Bellamy è tornato?» Alexis poi cambiò discorso, ricordandosi che oggi Bellamy era uscito a caccia. Harper scosse la testa in segno negativo, spiegando che dai cacciatori c'era solo silenzio radio. Alexis tirò un lungo sospiro, sperando non gli fosse successo nulla di grave.

Improvvisamente, il cielo cominciò poi a tuonare e le nuvole lo coprirono interamente. Pensando fosse pioggia nera, Alexis afferrò prontamente il braccio ad Harper e la trascinò all'interno dell'Arca, ordinando a tutti di entrare come stava facendo anche Clarke.

Apocalypse || The 100Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora