Capitolo 2- Sapere (POV. Emily)

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Erano passati 5 giorni da quando ebbi scoperto Dread. Non capivo né come entrava, né come usciva. Non lasciava mai una traccia. Sostituiva mio padre... Lui dove finiva ogni volta?! Che sia mio padre Dread? No... Impossibile... Come fa a cambiare colore dei capelli e statura?
Non sono domande da porsi appena ci si sveglia... Scesi a fare colazione, ma nella sala trovai mio padre. Papà sembrava essere normale... Finito di mangiare decisi allora di consultare la biblioteca di casa, ma non sapevo cosa cercare. Come avrei dovuto definire il fenomeno? Su cosa mi sarei dovuta informare? Troppe domande per una bambina... Mentre ero immersa tra i pensieri, udì uno scricchiolio dalla porta. Un enorme piede schiacciò il tappeto, alzando la polvere. Dread era lì, fermo, a guardarmi. La sua faccia sconvolta e ferma in quell' espressione, come se fosse paralizzato. La sua grande mano teneva una mannaia con la lama sporca di sangue ormai secco. Il suo alito freddo, con il calore della camera, diventava vapore quando usciva, come nelle più fresche mattinate d' inverno. Un brivido freddo mi percorse la schiena, non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi. <<B-B-Ba... E-Em... M-ma-ma...>> Tentò di abbozzare delle parole, ma con scarso risultato... Si udì solo un balbettio nervoso, come se fosse sotto shock. Con un movimento quasi impercettibile uscì dalla libreria. Decisi quindi di appuntarmi le informazioni che avevo su di lui su un libricino di favole... Lì non avrebbe mai cercato nessuno. Decisi di andare in salotto, dove, come al solito, mio padre guardava la TV. Gli chiesi se ne sapesse qualcosa, ma rispondeva con il suo sorrisetto ironico ed una voce quasi scherzosa:<<Un uomo alto, muscoloso e freddo che corre velocissimo? Si, mi sembra di averlo visto... Nei film però ahahah>>. Si divertiva a prendermi in giro per la storia di Dread, come si fa con i malati. La luce andò via per mezzo secondo, uno scatto quasi, mentre sul divano, al posto di mio padre, c'era nuovamente Dread. Le foto di famiglia erano nuovamente cambiate: Oltre a mamma scarabocchiata, Dread compariva in tutte le foto, al posto di papà. Dread urlò a scuarciagola <<EMILYY!!>> La luce torno, e con questa mio padre, sia sul divano che nelle foto. La voce di Dread era mostruosa: Roca e profonda, rimbombò in tutta la casa. Sembrava di sentire lo scream di una canzone metal. Mi misi a piangere come una bambina, con i capelli spostati dalla forza del fiato di Dread. Mio padre mi chiese cosa fu successo, come se non lo sapesse... Decisi di tornare a dormire. L'unica opzione possibile era che questo fosse soltanto un sogno.

&quot;casa&quot; é dove c'é la morte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora