CAPITOLO XVIII

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Karol

Fino a qualche anno fa pensavo a cosa ne stavo facendo del mio tempo, rinchiusa in una vita che non sentivo mia; ero così debole che chiunque poteva fare di me ciò che voleva.

Mi lasciavo calpestare da tutti e loro me lo lasciavano fare come nulla fosse. Come se io fossi nulla.
E ora, con la schiena che aderisce al petto di Daniel che mi abbraccia da dietro, faccio i salti di gioia su quanto sono stata brava a mollare tutto e a sfruttare quei stupidi venti secondi di coraggio. Ci è voluto davvero poco per preparare lo stretto necessario ed andare via, chissà come sarebbe la vita se avessi lasciato tutto come stava.

Guardo fuori dalla finestra perdendomi nel candore della neve; e se questo fosse soltanto un sogno?
E se questo fosse soltanto frutto dell'immaginazione di una ragazza troppo stanca di andare avanti?
Ho paura di svegliarmi e ritrovarmi in quella stanza; sola e senza di lui.

<A che pensi mia Luna?> le sue labbra si appoggiano delicatamente, lasciando una lieve pressione, nella parte inferiore dell'orecchio facendomi attraversare il corpo da mille brividi.

E no, non è un sogno di una povera ragazza triste e sola. Chiudo gli occhi istintivamente al suo tocco rilasciando un sospiro di sollievo.

<Che sono fortunata. A stare qui: a stare con te> accarezzo il dorso della sua mano con la mia e lui mi stringe un po' più a se. È strano come il calore che sprigiona il suo corpo sia talmente bello che mi sento a casa tra le sue braccia.

<Mmm qui l'unico fortunato sono io, insomma non potrei chiedere di meglio> farfuglia con il viso tra i miei capelli, sorrido automaticamente e ritorno a guardare fuori dalla finestra.
Ha iniziato a nevicare forte e Daniel ha deciso di fissare la finestra finché non smette o per lo meno diminuisce per potermi portare in quel posto fantastico che mi ha detto.

<Alpha!> Alec entra tutto trafelato nella stanza con il fiatone chissà quanto avrà corso.

<Alec? Che c'è? È successo qualcosa?> Daniel si sposta da me e il calore lascia spazio al gelo che mi fa tremare leggermente.

<Il vampiro... ha atterrato due guardie ed è scappato> lo vedo irrigidirsi e stringere i pugni prima di ringhiare in modo cupo

<C'è altro?> Alec deglutisce appena e si allontana leggermente prima di parlare, mi avvicino a Daniel e appoggio la mano sulla sua spalla per cercare di calmarlo ma non sembra neanche accorgersene

<N-No ma credo che non bisogna stare in allerta... è solo un vampiro escluso da un clan...>

<Sparisci prima che ti appenda al lampadario. E avvisa gli altri del branco che per il resto della giornata non ci sono.> brontola incazzato e con una delicatezza di un rinoceronte m'infila il cappello. Ridacchio e lo bacio appena sento la porta chiudersi.

<Dai calmati...cosa potrà mai succedere? Sei l'Alpha più potente no?> gli lascio vari baci sulle labbra, dopodiché indosso  il giubbotto.

<Dai andiamo> mi sorride appena porgendomi la mano che io afferro più che volentieri e senza dire nient'altro ci allontaniamo dalla casa e dal villaggio.

Daniel cammina sicuro per il bosco senza fiatare e quando sto per lamentarmi per la troppa strada si blocca d'avanti a un grosso salice. Si gira a guardarmi con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

<Siamo quasi arrivati> e dopo aver spostato alcuni rami dell'albero ci passiamo attraverso e rimango scioccata da quello che vedo: un posto totalmente diverso da dove stavamo, senza neve e stranamente fa anche caldo!

<Ma guarda un po' chi si rivedere da queste parti! Daniel!>

<Bela! Ma guarda un po' sei sempre tu la guardiana all'ingresso?>  sorride beffardo Daniel parlando con un essere grande quasi quanto la mia mano

<E tu sempre così stronzo? E lei chi è? -l'elfo? Fata? Si avvicina a me sbattendo le sue piccole ali e mi scruta attentamente - ma guarda un po' che bell'esemplare di umano! Caspita sono tutti così belli e con un'animo puro? Piacere di fare la tua conoscenza sono Bela! Guardiana dell'ingresso della foresta delle fate!>

<Il piacere è tutto mio! Sono Karol> sorrido alla fata che batte le mani contenta per poi volare vicino a Daniel e indicare con il piccolo dito un punto a me indefinito

<Grazie Bela!> sorride lui e sempre tenendomi per mano mi porta in quella direzione.

Questo posto è davvero così magico!

L'odore di muschio e miele si espande nell'aria dando una sensazione di tranquillità. Enormi salici dalle foglie rosa ricoprono l'intera foresta creando strani giochi di luce sul terreno, con i raggi solari.

Piccoli cespugli dai fiori più strani costeggiano il sentiero che stiamo percorrendo e un'aria magica riempie lo splendore attorno a me facendomi provare ancora più calma.

Sembra che ogni cosa di questa foresta sia piena di magia, come se fossero una cosa sola. È lo so, sembra così strano pensare a una cosa così inverosimile.

Il mio sguardo si posa su una conca dove c'è un laghetto e si trova anche una piccola cascata. L'acqua cristallina e di un azzurro brillante mi fa rimanere a bocca aperta.

È stupendo.

<Questo lago così nascosto è il mio rifugio quando tutto sembra andare storto oppure voglio staccare dai miei impegni di Alpha. Nessuno sa dell'esistenza di questo posto fino ad oggi> mi guarda sorridendo e lo abbraccio forte. Sono felice che ormai si fida totalmente di me tanto da mostrarmi un posto che sa solo lui: un posto suo che adesso è nostro.

<Sono contenta che tu mi abbia fatto vedere un posto così importante per te> esclamo mentre ci avviciniamo al laghetto.

<Un posto importante per una persona importante> si leva il maglione rimanendo a torso nudo e si slaccia anche i jeans buttandoli a terra. Guardare i suoi muscoli che a ogni movimento guizzano non mi stancherà mai, ne sono sicura.

<Karol! Su forza vieni in acqua ti sei imbambolata?>
Mi risveglio dal mio stato di trance rendendomi conto che effettivamente stavo fantasticando sul suo corpo.

Mi svesto velocemente e senza pensarci due volte mi butto in acqua scoprendola tiepida. Inutile, credo che questo posto sia il paradiso.

Chiudo gli occhi beandomi della sensazione di pace e calore che emana l'acqua quando Daniel mi circonda i fianchi con le sue braccia e fa aderire la mia schiena con il suo petto.

<Sei felice?>

<Di più. Questo posto è così...così...magico! Tutto è perfetto> lo sento sorridere sulla mia pelle e inizia a lasciare una scia di baci roventi dalla spalla fino alla parte bassa del mio orecchio.

Le sue mani mi accarezzano i fianchi arrivando al confine dei miei slip e per un attimo trattengo il respiro.

<Il tuo cuore sta per uscire dalla gabbia toracica lo sai?>

<Sta zitto. Non rigirare il dito nella piaga> borbotto mordendomi il labbro quando la sua mano s'intrufola nella coppa del reggiseno.

<E non stiamo ancora a niente> sghignazza lasciandosi sfuggire un lieve ringhio.

Mi correggo: sto per entrare nel paradiso.



N.A.

Scusatemi per il ritardo! Ma sono state settimane d'inferno! L'influenza non voleva lasciarmi andare e in più dovevo rimettermi in pari con la scuola!

Spero vi piaccia!

Carly:)

The Alpha's girl - in the forest of BanffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora