Apri gli occhi

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            (Nella torre degli Asteroid)

Era passata una settimana dal rapimento di Sakura e l'allenamento, o per meglio dire, la tortura, era sempre più pesante e difficile da sopportare. Erano passati dal fare 1/2 battaglie al giorno a 5 di fila, in cui spesso la castana perdeva. C'era poi da considerare il mal di testa che era diventato insopportabile e persisteva anche fuori dalle partite (che duravano tutto il giorno tranne che durante i pasti ed un'ora scarsa di pausa). La ragazza non ce la faceva più, era stremata per gli allenamenti e quelle fitte al capo la stavano facendo impazzire. Non avrebbe resistito ancora per molto, ma non poteva mollare proprio in quel momento. Era finalmente riuscita a preparare un piano di fuga, che comprendeva Kyou, da mettere in atto quello stesso giorno ma tutto dipendeva dall'albino. Aveva dovuto realizzare un piano anche perché pensava che ormai i suoi amici non sarebbero più venuti a salvarla. Forse avevano paura, o credevano di non essere abbastanza forti, o semplicemente si erano abituati alla sua assenza. Non sarebbe stata la prima volta, anche negli altri posti in cui era andata, Sakura si era fatta qualche amico (molto raramente) e quando doveva partire si abituavano a stare senza di lei. Non poteva comunque rimanere dagli Asteroid, rivoleva la sua libertà, quindi doveva fuggire con o senza l'aiuto dei ragazzi di Card Capital. Il fatto che potessero essersi adattati alla sua assenza, però, le faceva male, soprattutto pensando ad Aichi. Lui era l'unico che la capiva per davvero e che era riuscito a rompere quel guscio di freddezza ed indifferenza che la castana aveva creato attorno a sé per difendersi. Pensare che anche al blu non pesasse il non averla attorno le provocava un senso di vuoto nel cuore. In mezzo ai tanti pensieri alla castana venne in mente Ren, non aveva contatti con lui da quando era stata portata lì il primo giorno, ma andava bene così. Non le piaceva che qualcuno potesse avere un tale effetto su di lei, quindi più gli stava lontano meglio era.
Come al solito, Kyou era andato a prenderla per cominciare l'allenamento che quel giorno fu più intenso del solito, infatti, le battaglie non furono 5 bensì 10!
La ragazza riuscì a vincerne la metà ma non poteva andare avanti in quel modo, con quel dolore che le martellata le tempie, non riusciva a concentrarsi per vincere. Aveva paura di fare la scelta sbagliata, di usare la carta sbagliata, di combattere...
Alla fine della decima battaglia, la ragazza si reggeva miracolosamente in piedi, non sapendo neanche lei come facesse. Aveva le lacrime agli occhi e si sentiva... impotente.
L'albino le si parò davanti, ma Sakura cadde in ginocchio. Le sue gambe avevano ceduto al contrario della sua determinazione, infatti il piano programmato non era cambiato di una virgola e lo avrebbe messo in pratica

Kyou: "Alla fine sei caduta ai miei piedi, eh principessa?"
Sakura: "S-stai z-zitto, K-Kyou!"
La voce della castana era debole e spezzata nonostante le sue ultime forze fossero concentrate in quelle parole
Sakura: "Forse i-il mio c-corpo non r-riesce a s-sopportare questa tortura, ma n-non ho i-intenzione di p-piegarmi al v-volere di n-nessuno!"
Mentre parlava, la ragazza si rialzò tremando e con un sorriso beffardo sul volto a cui il ragazzo reagì in modo visibilmente stizzito. Egli trovò poi il modo di riprendere il controllo della situazione
Kyou: "Prima o poi dovrai cedere, il dolore sarà talmente forte che non riuscirai a resistere ancora per molto. E poi dove pensi di andare? Sei rinchiusa qui, quindi obbedirai sia agli ordini di Ren che ai miei"
Kyou le prese il mento con due dita avvicinando i due volti e sorridendo sadicamente
Sakura: "Saresti più utile se non seguissi i suoi ordini come un cagnolino"
Kyou: "Se io sono un cagnolino, allora tu sei la mia palla di gomma"
Sakura: "Non sono il tuo giocattolo!"
Kyou: "Lo vedremo quando deciderai di ragionare"
L'albino lasciò il mento della castana per farle una carezza sulla guancia che andò ad allungarsi sul collo, poi sul braccio e fino alla punta delle dita della mano destra. Il ragazzo ritrasse l'arto e disse
Kyou: "Su, vieni, ti devo riportare in camera"
Sakura: "Tsk"

I due ragazzi uscirono dalla sala per gli allenamenti e arrivarono alla stanza di Sakura dove, una volta entrati, iniziarono a parlare

Sakura: "Kyou, posso dirti una cosa?"
Kyou: "Certo principessa"
Sakura: "So che in realtà non sei cattivo, l'ho percepito quando ti sei messo a piangere sulla mia spalla anche se le tue lacrime erano diventate... sangue..."

Lui la zittì con un cenno della mano

Kyou: "Senti principessina, non cercare di addolcirmi con quelche parola perché non funzionerà"
Sakura: "Anche tu sei stato scelto da Ren per essere un suo discepolo, hai sofferto e ti capisco, ma ti prego di lasciarti aiutare. Io..."
Kyou: "Dolcezza, per quanto ti adori, non posso lasciare che mi manipoli per fuggire"
Sakura: "Siamo entrambi nella stessa situazione, non capisci! Anche io sono stata torturata per diventare un Asteroid e ho sentito molto dolore, ma non mi sono mai arresa e sai perché? Perché là fuori c'è una persona che ci starebbe malissimo se decidessi di mollare, anche lui rischierebbe di diventare uno dei protetti di Ren, e se gli accadesse qualcosa solo perché vuole salvarmi... non me lo perdonerei mai. Tu sai quello che si passa con gli allenamenti che si fanno qui, quindi se non vuoi che qualcun altro provi il tuo stesso dolore, fatti aiutare e scappiamo insieme. So che la tua parte assetata di potere vuole diventare sempre più forte, ma continuerai a soffrire! Ricorda solo una cosa: la vera forza *indica il cuore* viene da qui"

A quel punto Kyou assunse un'espressione sorpresa e, mentre fissava Sakura in viso, iniziò a ricordare quando aveva appena iniziato a giocare e lo faceva solo per divertirsi. Gli occhi striati dell'albino, dopo aver incontrato quelli color cielo di lei, tornarono ad essere brillanti come due ametiste

Kyou: "S-Sakura... grazie..."

Il ragazzo non era certo di essersi liberato dalla notte eterna, ma si sentiva meglio dopo quelle parole, quelle venute da colei che lo aveva salvato. La castana fece un grande ma stanco sorriso e abbracciandolo disse

Sakura: "Sono felice di conoscere il vero Kyou Yahagi"

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Angolo dell'autrice
Ciao fighters! Come va? Ecco il nuovo capitolo! Finalmente sono resuscitata, scrivere questo pezzo è stato un parto e non sono totalmente soddisfatta ma penso e spero che vada bene. Non pubblicavo da tanto e mi mancava farlo ma purtroppo la scuola ed impegni di vario genere mi hanno portato via molto tempo. Inoltre quest'anno ho gli esami e devo iniziare a prepararmi da ora quindi non so darvi un ritmo di pubblicazione, non penso che riuscirò a mantenere il solito (un capitolo un giorno si e uno no) ma spero di riuscire a portare 1/2 capitoli a settimana. Ma ora passiamo alle cose belle... dopo che vi ho ringraziati per le 500 letture di cui vi ho promesso lo speciale non ho potuto guardare molto la storia ma ho visto che le letture continuavano a crescere fino ad arrivare a 600 e ora a 700 e non so davvero come ringraziarvi! Siete fantastici, grazie a voi che non avete abbandonato questo mio progetto nonostante non possa pubblicare spesso. A breve arriverà lo speciale che vi avevo promesso per le 500 letture dove vi darò anche un annuncio speciale... direi che per questo capitolo può bastare!
Vi ricordo di lasciare una stellina e un commento e di condividere la storia con i vostri amici. Continuate anche qui a lasciarmi le domande che vorreste nello speciale!
Alla prossima... Risvegliati Vanguard!!

My Vanguard  (Completa ~ In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora