Mi chiamo Alessia e ho 16 anni, faccio teatro dalla quarta elementare, mi diverto con i miei amici e ascolto tanta musica.
A me, la mia vita, non piace.
Quante volte quei amici con cui mi diverto in realtà erano le voci che ho in testa, quelle voci che rimbombano ogni sera nella mia mente, che non se ne vanno mai.
A me, la mia vita, non piace.
Quante notti insonni ho trascorso a piangere con i miei incubi, che affranti, mi consolavano.
A me, la mia vita, non piace.
A me, la mia vita, non è mai piaciuta.
Proprio come ora, mi ritrovo da sola con i miei pensieri e la mia musica, io e lei, come sempre è stato, come per sempre sarà.
Ho appena finito il corso di teatro, è tardi ormai, è buio, i miei amici volevano stare con me.
Oggi è un giorno speciale, non sono riuscita a reprimere la voglia di sparire e ho gentilmente declinato con un "voglio stare da sola", come sempre, ma loro non lo sanno.Solo le mie voci lo sanno.
Si perché non tutti i miei amici mi vogliono bene; sono tutti sempre pronti a giudicare la mia vita e me come se sapessero davvero cosa cazzo ho in testa, come se fossero nei miei pensieri, come se davvero loro sapessero cosa voglio.
No.
Io non posso volere nulla.
Perché ho tutto e sono la solita stronza, arrogante e cattiva che non può desiderare nulla dalla vita se non un po' di compiacere.
Io ho tutto; i miei genitori mi amano, la mia carriera scolastica è brillante, ho un bellissimo fidanzato sapete? Ho tante amiche e non mi sento mai sola.Prendete gli ultimi righi e dimenticateli.
Come possono loro? Come?
Mi allontano dalla scuola dove faccio teatro solitamente e prendo il largo per il mare.
Io sono solo insensibile per loro? Come posso esserlo? Io ho sempre messo il loro bene prima del mio, non penso di meritarmi nulla e ora arrivano le loro parole a distruggere mesi di lavoro, lavoro sulla mia autostima, su quella piccola merda che non esiste piú ormai.
Come? Dicono che sono cattiva. Dicono che mi arrabbio troppo spesso e che non merito quello che ho, dicono che non sono la persona adatta per la vita che ho, dicono tante di quelle stronzate che ne ho la testa piena.
Quelle maledette voci.
Attraverso l'ultima curva e poi tutto dritto per il buio.
I miei genitori mi detestano, non sono la figlia che volevano, è meglio mio fratello, indubbiamente, con un futuro sicuro e una fidanzata; che cazzo se ne fanno di un'adolescenza repressa? Che non prende i voti che desiderano prenda? Di una brutta copia? Non aiuto mai mia madre poi e non ascolto mio padre.
Il liceo che frequento non è quello che avrei voluto frequentare, non mi piace quello che faccio, non mi piace niente di questo schifo.
Come dovrei vivere io così?
Ah e poi c'è lui...perché te ne sei andato? Io avevo bisogno di te, io ho bisogno di te; non sono cazzate, mi capisci solo tu e solo tu mi fai sentire a casa mia.
Te ne sei andato anche tu. Sei scappato anche tu.
Non sono piú la stessa, dici. È vero eh? Lo so.
Spero solo che un giorno, incontrando i tuoi occhi, ci leggerò dentro tutti i nostri ricordi. Siamo solo quello ormai. Siamo solo ricordi.
Una volta mi hai detto che eri un ragazzo fatto di ricordi. Ora sono io quella fatta di ricordi. Ti ho fatto star male. Ma ti vedo felice sai? Ti vedo davvero felice e mi fa piacere vederti felice, vorrei ridere anche io con te.
Scusami, presto mi passerà anche questa. Datemi solo qualche mese gente e scomparirà tutto. Anche io.
Mi fermo all'inizio del buio e arretro, ho una paura assurda del buio, arretro e torno a casa mia. No, scusa, casa mia eri tu.
Torno dai miei genitori e affogo nelle mie parole, affogo in quello che fui e i pensieri che mi tormentano, le voci che urlano e la musica che si fa sempre piú alta.
Vedo un'anima camminare accanto alla mia e per un momento, in quel tormento, vedo le nostre ombre; sorrido e canticchio l'ultima canzone della mia playlist.
Prendo il lecca-lecca nella mia tasca e sorrido ai passanti.
Mando a fanculo tutti i miei amici, i miei genitori e la mia grandissima vita di merda e danzo tornando dai miei genitori, che casa mia eri tu e non voglio renderti geloso.
"They said all
Teenagers scare
The living shit out of me
They could care less
As long as someone'll bleed
So darken your clothes
Or strike a violent pose
Maybe they'll leave you alone
But not me.
...
The boys and girls in the clique
The awful names that they stick
You're never gonna fit in much, kid
But if you're troubled and hurt
What you got under your shirt
Will make them pay for the things that they did"~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•
Teenager- My Chemical Romance
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notes.
Contoin questa raccolta, gli adolescenti daranno sfogo alle loro urla piú disperate e ai loro dispiaceri piú comuni.