Quando Renjun ti aveva detto che non saresti riuscita a sfuggirgli non mentiva. Non avresti mai dovuto avvicinarti a lui. Ma ahimè, è successo. Anche se inizialmente sembrava un ragazzo come tanti altri il campanellino che avevi in testa continuava a suonare. Perché? Era una persona innocua e dolcissima no? Sbagliato. Sbagliatissimo. È quando vi siete messi insieme che la sua vera natura è uscita fuori, più esattamente quando sei andata a vivere con lui. Dal momento in cui hai varcato quella soglia, non ti ha fatto più uscire. Avete litigato diverse volte, finché non hai raggiunto il limite. -fanculo, me ne vado.- hai sbottato. -che stai aspettando allora?- rispose beffardo il ragazzo, come se sapeva che questa tua idea non si sarebbe realizzata nell'immediato. Hai preso e sei uscita; tuttavia non sei arrivata al cancello che già eri caduta in preda a delle scariche elettriche, sufficienti a non farti andare oltre. Il dolore cessò dopo circa tre minuti. Renjun era rimasto fermo a guardarti per poi prenderti in braccio. Avevi perso i sensi. - te l'avevo detto che non mi avresti lasciato..- disse accarezzandoti il choker che portavi al collo.
Era un suo regalo.
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Jeno
Erano le due di notte ed eri sveglia. Ti trovavi a letto con il tuo ragazzo o meglio.. quello psicopatico del tuo ragazzo. Jeno non ha mai saputo controllare né la sua gelosia né la sua rabbia; le sue uniche vittime erano ragazzi che a parer suo ti guardavano un po' troppo.. oppure erano tanto sfacciati da provarci con te. Nonostante sapesse essere la persona più dolce del mondo era capace di uccidere a sangue freddo, tanto da provar piacere nel renderti partecipe dei suoi "spettacoli". Adorava farti sentire in colpa, ma più di ogni cosa amava essere la ragione dietro ogni tuo sentimento. Fortunatamente per te dormiva. O almeno così sembrava. Ti sei girata dandogli le spalle, intenta a scendere dal letto quando le sue braccia ti avvolsero il corpo, stringendoti contro il suo petto nudo. Posò il mento sull'incavo del tuo collo - Dove pensavi di andare piccola?- sussurrò, facendoti venire i brividi. - I-In bagno.- mentisti. - Andiamo, non crederai che me la bevo.. se vuoi scappare va bene ma.. sicura che i tuoi amici staranno al sicuro? O i tuoi familiari? Non sfidarmi.- disse girandoti verso di lui. Tolse le braccia dal tuo corpo guardandoti. - Non scappi più?- chiese sorridendo. Ti avvicinasti a lui avvolgendo le braccia attorno a suo collo, nascondendo il volto sul suo petto. - No.. non scappo.- dissi sconfitta. Ti prese per i fianchi avvicinandoti ulteriormente a lui, per poi darti un bacio sulla tempia. Eri sua e lo saresti sempre stata. Non gli saresti mai sfuggita.
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