Atrocità

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Corpi ammassati come cumuli di immondizia.

Occhi di bambini che hanno visto troppo o che mai più vedranno.

Un numero ad annullarti.
Niente nome.
Dignità negata.

I tuoi capelli cadono come fiocchi di neve.
Nessun diritto.
Umanità inesistente.

Il corpo buono per esperimenti,
cavia da laboratorio diventato.

La recinzione elettrificata
amante benevola tra le cui braccia tremare

Occhi sfuggono i tuoi stessi occhi,
guardarci dentro, troppo doloroso.

Accettazione.
Negazionismo.
Pensare che ciò che è accaduto mai più accadrà,
ecco le atrocità delle atrocità,
e il dolore non ha più voce.

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