Carnale

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Carnale il tocco,
infernale il sentire

Profondo lo sguardo:
scava e scampo non lascia

Scie di perdono,
lascivo è il tempo che passa

Perduto è il senno,
solitudine gli è di conforto

Polpastrelli esplorano,
la via perduta non ritrovano

Profondo il pozzo,
stabile il fondo,
lenta l'ascesa

La pelle rinnova
il pianto che libera,
il riso che esplode,
il gemito che non controllo

Carnale è il tocco,
divino il sentire

*Dedicata e ispiratami da Sebastiano, alias Coyote di melianta

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