Dolore.
Qualcosa gli stava lacerando i polsi.
Il duro pavimento in legno grattava contro la sua schiena.
Jungkook aprì lentamente gli occhi e desiderò tanto potersi portare una mano alla testa prima di realizzare che qualcosa gli impediva il movimento.
Si rese conto che aveva le mani bloccate, i polsi erano tenuti stretti da una corda grezza i cui fili, sfilacciati e ruvidi, gli grattavano la pelle rendendola sicuramente rossa.
Non poteva tuttavia affermarlo con assoluta certezza perché o era diventato cieco o si trovava al buio.
Contrasse gli addominali e si diede la spinta con le gambe per mettersi seduto, appoggiandosi al muro visto che il suo corpo sembrava si stesse ancora riprendendo da un trauma.
Fece una smorfia di dolore mentre si poggiava al muro, cercando di trovare una posizione comoda per poter fare il punto della situazione e respirare.
Era tutto confuso, non riusciva a ricordare perché fosse chiuso in quello che sembrava un armadio. Era uno spazio così angusto e stretto che avrebbe potuto toccare le ante davanti a sé se solo avesse allungato le gambe.
Non appena i suoi occhi iniziarono finalmente ad abituarsi all'oscurità, vide un piccolo spiraglio di luce penetrare da sotto le ante.
Riusciva a sentire dei borbottii ovattati di quelle che sembravano delle chiacchiere sommesse. Si spostò verso quelle voci, sperando di poter sentire qualcosa o scoprire perché fosse chiuso in un armadio.
Poggiò l'orecchio contro il legno duro dell'anta e riuscì a distinguere alcune delle parole, rimanendone perplesso.
"Non ho ancora capito perché abbiamo dovuto rapirlo" disse una voce maschile con tono basso, chiaramente turbato, "Non cambia il fatto che li uccideremo al ballo. La metà delle guardie del palazzo sono dei nostri e il colpo sarà semplicissimo da fare. Perché abbiamo dovuto rapire la piccola cotta del principe per proseguire con il piano?"
La seconda voce che Jungkook udì lo fece gelare sul posto, scuotendolo profondamente.
"Perché," gemette Mina, "se qualcosa va storto, potremmo utilizzarlo come riscatto. E' la nostra via d'uscita Doyoung, e ho bisogno di lui. Il piano di Taeyong non ha funzionato perché abbiamo agito troppo tardi".
Jungkook si trattenne dall'abbandonarsi all'emotività perché quelle informazioni erano troppo importanti.
Tutto sembrò tornare al suo posto.
Essere messo al tappeto.
La strana discussione con Mina.
Taehyung.
L'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento e che gli faceva perdere la concentrazione era il pensiero del principe, il custode del suo cuore.
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CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italian translation) ✔︎
FanfictionTaehyung è un principe erede al trono e, in occasione del suo 21esimo compleanno, deve scegliere il suo compagno prima che i genitori lo facciano per lui. Jungkook è un artista geniale, un Mozart con il pennello, la cui pacifica esistenza viene bru...