[13] La partenza di Jimin e la proposta

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Dopo essersi "confrontato" con Taehyung, Jungkook iniziò a provare simpatia per Jimin. Era una persona estremamente gentile ed affettuosa, e quando arrivò il momento per Jimin di tornare a casa e prepararsi per il ballo in maschera, il pittore non poté fare a meno di sentirsi triste.

Jimin, infatti, era l'unica persona a conoscenza dell'attaccamento di Taehyung a Jungkook e della relazione tra i due. E il Lord non poteva far altro che essere felice per loro, era diventato loro amico e già non vedeva l'ora di poter tornare per rivederli.


Mentre si preparava a partire, trovò i due giovani in una delle ultime stanze da dipingere nella loro bolla privata, l'uno perso nell'altro. Sorrise tra sé, sperando di poter avere presto anche lui una relazione del genere.

Cacciò via dalla sua mente l'immagine di un Lord di sua conoscenza e andò verso di loro per salutarli.

"Tae, Jungkookie, non vedo l'ora di potervi rincontrare". Fece un passo avanti a braccia spalancate mentre i due correvano a salutarlo.

"Non vedo l'ora di rivederti anche io, Jiminie!" esclamò Tae, abbracciandolo stretto prima di lasciarlo andare con riluttanza.

Jungkook guardò Jimin sussurrare qualcosa all'orecchio di Taehyung che lo fece arrossire, e il moro lo afferrò per un braccio.

"Yah, Jimin! Io sono l'unico che può farlo arrossire!" esclamò scherzoso, colpendo il braccio del suo hyung. 


 "Pensa a cosa gli ho sussurrato piuttosto" Jimin fece l'occhiolino e si allontanò, salutando con la mano.

Per quanto Jimin fosse felice di aver trascorso la settimana insieme alla coppia, era triste all'idea di dover tornare dai suoi genitori senza alcun partner e a mani vuote avendo chiaramente fallito il motivo della visita a palazzo.

Aveva già capito di non avere alcuna possibilità nel momento in cui aveva sentito Taehyung pronunciare il nome di Jungkook.


Sospirò tra sé mentre la sua carrozza si allontanava dal castello. Sperava di potersi imbattere in un certo nobile il giorno del ballo in maschera. Il solo pensiero dei suoi capelli scuri e il sorriso dolce gli fecero perdere un battito.


............

PRESENZA DI SMUT

Quando Jimin lasciò la sala, Taehyung si voltò di scatto verso Jungkook, gli corse incontro e gli si aggrappò alla schiena. 

"Ora siamo solo io e te, baby" sussurrò al suo orecchio, leccandosi il labbro e mordendogli il lobo.

"AHhh...Tae aspetta," Jungkook si sciolse sotto il tenero e persuasivo tocco della lingua di Taehyung. Decise di dirigersi verso un luogo più riservato.

Si catapultò in una delle camere degli ospiti appena fuori il corridoio, le mani del più grande vagavano sul suo petto rendendogli le ginocchia molli e la mente offuscata mentre la lingua di Taehyung lo faceva impazzire. 

Jungkook ricadde sul letto e spostò Taehyung dalla sua schiena. Lo lasciò libero di scattare in piedi e chiudere la porta a chiave prima di tornare velocemente verso di lui e mettersi a cavalcioni su quelle cosce muscolose che adorava.

Le mani di Taehyung corsero lungo la sua vita fino a poggiarle ai lati della sua testa e unire le loro labbra in un bacio di fuoco.

Le loro lingue danzavano al ritmo di una melodia famigliare, intrecciandosi ed aggrovigliandosi, lasciandoli senza fiato ed ansimanti. Ma nonostante ciò, sentivano ancora il bisogno impellente l'uno dell'altro. 

CINDERFELLA|| TAEKOOK (Italian translation) ✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora