Cos'è La Felicità? (Epilogo)

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“Sei un bastardo!” dice mentre mi osserva con gli occhi spiritati e iniettati di sangue, “come hai potuto farle questo?” Dice la donna che mi ha dato la vita.

Ho raccontato ad entrambi i miei genitori la cazzata che ho fatto con Arya, cioè ciò che ho architettato per tenere l’azienda dopo che mio padre ha minacciato di lasciarmi al verde e senza il becco di un quattrino se non avessi smesso di fare il dongiovanni e trovato una ragazza con la quale passare il resto della mia vita.

Potrebbe sembrare strano, ma ora  come ora non nutro alcun interesse per la mia azienda, perché ho un solo ed pensiero in testa: ritrovare la donna che amo, Arya.

Mia madre continua ad osservarmi con le lacrime agli occhi, mi molla un ceffone talmente forte che sento la guancia andare a fuoco, ma non brucia quanto il mio cuore.

“Vai a riprenderla. Ora!” mi urla mio padre.

“Lei se n’è andata, non mi vuole” dichiaro in lacrime. Piango con gli occhi, ma soprattutto con il cuore.

L’arrivo di un messaggio fa vibrare il  telefono cellulare nella mia tasca, lo estraggo e noto che proviene da un  numero a me sconosciuto. Mentre leggo il nome del mittente, il cuore mi schizza quasi fuori dal petto.

Ciao King,
raggiungimi a
South Beach.
È importante,
devo parlarti di
Arya.
Monique.”

Prendo immediatamente le chiavi dell’auto, guardo i miei genitori e gli dico che devo andare, rivelando loro dove mi sto recando.

🐖

Ci metto poco a trovare l’albergo dove alloggia Monique, visto che non appena sono entrato in auto mi ha inviato la sua esatta posizione.

Arrivo a casa destinazione e lascio l'auto nel parcheggio adiacente l'albergo, entro nella hall e la vedo seduta ad un tavolo in compagnia di Isabel, Eric e Kian. Mi avvicino a grandi passi a loro e mi salutano calorosamente.

“Ditemi di lei, cosa è successo, sta male?” domando non riuscendo a celare la mia preoccupazione. Le ragazze guardano alle mie spalle senza emettere un fiato,  mi volto e il cuore mi esce dal petto quando i nostri occhi si fondono. Fa un passo indietro e poi scappa via. Sta correndo via da me, ma stavolta la inseguo e riesco a raggiungerla quando ruzzola a terra in prossimità del mare.

Prende un pugno di sabbia e me la tira addosso. Come se bastasse un pó di sabbia ad allontanarmi...

“Perché sei qui, cosa vuoi da me?” ha le guance bagnate dalle lacrime che io le ho fatto versare, il mio cuore ha una crepa in più nel vederla in questo stato. Non so cosa fare, provo a seguire i consigli del mio cuore maldestro e mi avvicino a lei che intanto prova ad asciugare il suo viso con le mani sporche di sabbia, sembra una bimba. Mi inginocchio davanti a lei, poggio la fronte contro la sua e mi rifletto nei suoi occhi.

“Sono qui perché ho capito di amarti e non desidero nessun’altra oltre a te, vorrei solo il tuo amore. Sei tutto ciò che voglio vedere al mattino quando apro gli occhi, voglio accudirti quando avrai l’influenza, voglio amarti in modi infiniti, voglio prepararti il caffè al mattino, darti il bacio del buongiorno e quello della buonanotte, voglio che tu sia la madre dei miei figli, Arya…non ti prometto che sarà tutto rose e fiori, ma ti prometto di fare in modo che lo sia. Sposami.” Mi guarda a bocca aperta e io mi sento uno stupido poi fa una cosa inaspettata, ma che aggiusta una crepa del mio cuore; mi bacia e io la stringo a me e la sollevo da terra. Lei sorride timida e annuisce, si avvicina al mio orecchio e mi dice una cosa che proprio non mi aspettavo.

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È da un’ora che urla e io mi sento impotente, non so cosa fare. Sono seduto qui su questa seggiola, affianco a me ci sono i miei cugini e i miei genitori. Lei ha voluto accanto a sé le sue amiche, “avremo altre occasioni” mi ha detto la mia piccola tempesta.

Sì, mi ha rivoluzionato la vita in tutti i sensi… ci siamo sposati circa otto mesi fa. Siamo convolati a nozze una settimana dopo la mia dichiarazione. “Un matrimonio semplice e senza fronzoli, altrimenti non se ne fa niente” mi ha detto, mi sono spaventato e l’ho assecondata, anche se mi sono accorto che stava bluffando, mi avrebbe sposato lo stesso ed è stato meraviglioso. Un matrimonio da favola, perché al mio fianco c'era la mia regina.

Mi ha raccontato della sua famiglia e di come suo cugino, d’accordo con i suoi genitori l’abbiano tradita, mandata nel lastrico e di come Isabel l’abbia aiutata e accolta nella sua vecchia casa. Io e i miei genitori dal canto nostro stiamo ancóra lavorando per farle riprendere in mano le sue proprietà e tutto ciò che le spetta di diritto.

“Signor Storm? Complimenti! È uno splendido maschietto sanissimo e di quasi quattro chili.” Mi informa l’infermiera; i miei genitori mi abbracciano e anche Kian ed Eric. Mi sento al settimo cielo quando entro in stanza e la vedo, è bellissima e affaticata, ma con una luce splendente negli occhi mentre guarda il piccolo Nathan che tiene tra le braccia. Mi siedo accanto a lei, li stringo al cuore e li bacio entrambi. “È perfetto, King. Ha i tuoi stessi occhi.” mi dice.

Le sorrido e finalmente ho la risposta al quesito che mi sono posto molte volte.
Molto spesso mi sono chiesto cosa fosse la felicità. Ora lo so, la mia felicità ha un nome e due splendidi occhi verdi.

FINE

SPAZIO PORCHETTA

Buonasera a tutte/i!
Vi ringrazio per essere arrivati fin qui.

Spero che il mio Amore Miliardario vi sia piaciuto.
Un abbraccio dalla vostra porchetta di quartiere.
A presto.
❤️

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