MONI-KATANA

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Apro gli occhi, guardo la sveglia posta sul comodino di King e noto che sono le sei del mattino.
Dopo quello che è successo stanotte ho indossato un intimo comodo e sono rimasta a dormire nella sua stanza, lui è andato via e non è più tornato.

Mi alzo, poggio i piedi sul freddo pavimento in ardesia e mi incammino verso la cucina. Scendo le scale mentre l’intera casa è avvolta dalla penombra, passo davanti lo studio e vedo la luce filtrare da sotto la porta. Entro in cucina, apro il frigorifero e mi attacco direttamente alla bottiglia dell'acqua bevendo metà contenuto.

Sento una presenza alle mie spalle che mi fa sobbalzare.

Mi giro e trasalgo quando vedo King che è seduto al tavolo della cucina, il posacenere è pieno di cicche e lui mi guarda con una strana luce negli occhi. “Scusa, non volevo spaventarti.” Si alza e viene verso di me. “Dove sei stata ieri sera?”
“Sono andata a bere un drink con un amico.”

“Michael non è un semplice amico.” Chi gli ha detto di Michael? “Pensavi non lo sapessi che l’avevi conosciuto? Mi dispiace deluderti ma lo so. Lui fa parte del contratto è stato pagato per trovarsi in quel determinato posto e in quel determinato orario. È simpatico non trovi…? Sareste proprio una bella coppia.” Dal  suo tono di voce sento trapelare acredine. “Non vedo l’ora di scoprire di cosa sei capace. Chissà in quali atteggiamenti equivoci vi farete trovare…” ride, ma stavolta non ha niente di bello la sua risata, sembra addirittura geloso.

Resto basita per un momento, prendo un bel respiro cercando di calmarmi e poi inizio a parlare. “Sei tu che mi hai cercata, se proprio vuoi saperlo, io fino a dieci giorni fa non sapevo neanche della tua esistenza.” King prova a ribattere e si alza dalla sedia dove si era seduto di nuovo, ma ora come ora sono agguerrita più che mai, gli pianto l’indice sul torace e lo rimetto seduto. “Mi hai capita? Non sono stata io a cercarti, avrei continuato la mia misera vita come se nulla fosse.Ma no...Lui vuole il potere, il denaro, la sua fottutissima azienda, e cosa fa? Assolda un’equipe di persone. E sempre grazie ai suoi fottutissimi soldi mette su un’intera compagnia teatrale! Tu non sei nessuno per me e sai cos’altro c’è? C’è che mi hai rotto il cazzo con la tua superbia!” allungo una mano verso il suo viso intenzionata mollargli uno schiaffo, ma con un gesto fulmineo mi blocca il polso e mi bacia con così tanta veemenza da farmi spalancare gli occhi in preda ad un eccitante terrore.

Mi prende in braccio e gli  avvolgo le gambe ai fianchi, approfondisco il bacio che diventa sempre più passionale e selvaggio. I suoi baci stanno diventando man mano il mio ossigeno, quasi non respiro più quando si stacca da me e mi sdraia sul tavolo della cucina; mentre con l’altra mano si slaccia i jeans che cadono disordinati ai suoi piedi. Mi strappa le mutandine ed entra dove non è mai entrato nessuno. Emetto un grido strozzato e provo dolore, lui se ne accorge e si blocca. Il suo viso assume un’espressione dolce, si sfila da me e mi bacia con passione e dolcezza; mi bacia la fronte, la bocca e gli occhi che tengo chiusi. Sento, nel silenzio della stanza, il battito veloce del suo cuore che galoppa quanto il mio. Non so se attribuire la colpa alla mia giovane età, ma non c’è mai stato un uomo che abbia saputo far scattare i miei sensi, non in questo modo almeno. Lo desidero così ardentemente da annientare tutto ciò che mi circonda. Mi basta un suo sguardo per farmi perdere il controllo. Mi penetra ancora, ma stavolta con dolcezza dandomi il tempo per abituarmi a lui. Succhia i miei capezzoli turgidi, li mordicchia ed io quasi svengo dal piacere che provo. Prendo coraggio e lo bacio, con le mani gli accarezzo lo sterno e le spalle. Gli lecco il collo e il suo sapore è così… eccitante! Così tanto da farmi perdere il controllo. Inizio a muovermi assecondando i suoi movimenti pensando che mi piace da impazzire e che sono fritta per essermene innamorata così in fretta. Mi posa dei baci sul collo mentre si muove con il bacino entrando ed uscendo da me  facendomi toccare il cielo con un dito, “Si…Oddio King! Ci sono.” Esplode riversandosi in me ed io con lui.

*🐖*

“Cosa cazzo hai fatto? Tu sei tutta matta. Lo sapevo. Lo sapevamo!… vedrai quando lo verrà a sapere Monique ti ucciderà, e stavolta non la fermerò. Lei lo odia quel tipo e anche io se devo dirti la verità. Già me la immagino quando tirerà fuori la sua katana e potrai dire addio al tuo Amore Miliardario. Oooh sì, cara mia, ti ha usata e scopata, cazzo! Ti sta usando, possibile che tu neanche te ne accorgi? È arrivato al suo scopo.”

Sono alla caffetteria dove lavora Isabel ed è mezz’ora che porta avanti questo monologo. Le ho raccontato tutto quello che è accaduto con King, È stata in silenzio per alcuni minuti e poi ha iniziato a parlare a raffica.
“Sei d’accordo con me, spero! Arya, cerca di ragionare, ti prego.”
Mi osserva e ha già capito tutto, a noi basta uno sguardo.
“Lo ami, non è vero? Ora capisco perché gli hai donato la tua verginità”, annuisco e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Lei fa il giro del bancone e viene ad abbracciarmi, mi tiene stretta fra le sue braccia come faceva lei… “Senti tesoro facciamo così: stasera vieni a casa, ordiniamo tre pizze extra-large, Coca-Cola e ruttazzi a volontà; ci vediamo quel bonazzo di “The witcher” su Netflix. Ok?”
So che sta seppellendo la sua ascia di guerra almeno per il momento.
“Ok, che dici se rimango anche a dormire?”
Grida eccitata, e io con lei. Sembriamo due matte appena scappate dal manicomio.


*🐖*


Siamo smaialate sul nostro divano indossando i nostri pigiami e calzini antiscivolo peggiori mentre sta per finire la sesta puntata del telefilm. Sono le tre del mattino quando qualcuno bussa alla porta. Sobbalziamo dallo spavento; mi alzo e vado a guardare dallo spioncino chi può essere. Apro la porta e lui è lì fuori con i capelli arruffati e la camicia fuori dai pantaloni.
“Cristo Santo, Arya mi hai fatto preoccupare! È dalle otto di ieri sera che ti chiamo.” Prova ad entrare in casa, ma lo blocco.
“Arya, togliti di mezzo, ora lo spanzo!”  lui mi guarda stralunato e poi la vediamo: MoniKatana è in piedi dietro di me e brandisce la spada mentre indossa il kimono da combattimento. “Tu, brutto stronzo ora imparerai a trattare bene la mia amica...."

"All’attaccooooo”.


Spazio porchetta:

Aiuto!
Monique è impazzita...

Si salvi chi può! 🤣
Che fine farà il nostro King Storm?
Chi di voi è MoniKatana?

Si salvi chi può! 🤣Che fine farà il nostro King Storm?Chi di voi è MoniKatana?

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Grazie a Monica1721987 per l'immagine. ❤️

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