La Farsa

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È passata circa una settimana da quando ho firmato il contratto. Le mie amiche vengono ogni giorno a trovarmi e ceniamo sempre insieme.

Monique non ha ancora trovato un lavoro, ma il signor Brown le ha ceduto momentaneamente il mio posto in libreria; lei si trova bene, le piacciono i libri e questo, per lei, è il giusto impiego.

Le ragazze sono andate via da circa mezz’ora. Non ho sonno, così ne approfitto per mettere in ordine il casino che abbiamo fatto. Sto mettendo i piatti sporchi all’interno della lavastoviglie, spazzo a terra e passo lo straccio sul pavimento. Sono sola, King è rimasto tutto il tempo chiuso nel suo studio a lavorare. Il nostro rapporto ha preso una strana piega, lui è molto più amichevole del solito e mi tratta da vero innamorato anche in presenza delle mie amiche e, se devo essere sincera, la cosa non mi dispiace affatto. Lui è un bell'uomo, pieno di carisma e stronzaggine. Mentre sogno ad occhi aperti, prendo una sigaretta e apro la finestra per permettere al pavimento di asciugare e far cambiare l'aria nella stanza. Mi blocco e chiudo in fretta la finestra dopo che scorgo la figura, probabilmente di un uomo, nascosta all’interno di un’auto.
“King!” urlo per farmi sentire, lui esce dallo studio quasi nudo e mi raggiunge preoccupato. “Arya, che succede?” gli spiego ciò che ho visto e lui inizia ad imprecare. “Vai nella mia stanza, aspettami lì. Faccio una telefonata e arrivo. Stai tranquilla, probabilmente è un giornalista”. Non sembra convinto delle sue parole.

Faccio come mi dice, entro nella stanza e mi siedo sul suo letto. Lo sento discutere animatamente al telefono con qualcuno. Cerco di rilassarmi, mi sdraio sul suo letto e chiudo gli occhi.

*🐖*

Le sue mani si fanno strada tra i miei capelli, li accarezzano e li tirano piano. Le nostre bocche si uniscono, le lingue si scontrano e si assaporano. Il contatto con la sua pelle nuda fa rabbrividire la mia. Le sue mani esplorano il mio corpo, ora cercano la mia intimità e la trovano, facendomi emettere gemiti di piacere. Mi parla, dice di amarmi. King chiama il mio nome, lo urla: “Arya…svegliati”.

Apro gli occhi confusa, mi guardo intorno e mi sento accaldata. Ho la fronte imperlata di sudore e il respiro corto in stile Porchetta. Mi guarda con un sorriso divertito, “Hai avuto un incubo. Ti lamentavi e ti ho svegliata." In questo momento vorrei ucciderlo, dormivo così bene! Continua a parlare: "Dovremo dormire insieme. Mi dispiace.” In che senso gli dispiace? A me per niente! E di nuovo respiro come una porchetta.

“Mi dispiace perché non è quello che prevede il nostro contratto. Non ti toccherò, lo giuro.” Io penso, invece, che lo toccherei molto ma molto volentieri!
Resto a bocca aperta e gli dico: “Non potevi lasciarmi dormire allora?” sbuffo e gli do le spalle. Lui va in bagno e si spoglia, dopodiché si sdraia a sua volta, lo sento sospirare. “Buona notte.” Mentre le palpebre diventano sempre più pesanti, sento che mi sfiora la mano e la prende all'interno della sua.

*🐖*

Si dice che il buongiorno si vede dal mattino. Il mio risveglio è stato un buongiorno coi fiocchi. Beh, più o meno! Mi sono svegliata tra le braccia dell’uomo più bello del mondo, almeno per me. Mi tiene stretta al suo petto nudo, profuma di buono e sento il battito del suo cuore. Un suono melodico. Mi stropiccio gli occhi, alzo il viso e lo guardo mentre dorme rilassato. Mentre continuo ad osservare i lineamenti delicati del suo viso lui muove la mano ed inizia ad accarezzarmi la schiena lasciandomi  senza fiato. Mi irrigidisco quando apre gli occhi, mi bacia la fronte e mi guarda sorridente.

“Buongiorno” bofonchia, si stiracchia e poi si alza. Io continuo a guardarlo senza proferire parola, mi sento quasi in colpa per aver fatto pensieri peccaminosi su di lui... Ho detto "quasi"! Si chiude in bagno e scendo di corsa in cucina per preparare il caffè.


*

"Saputo niente su chi fosse l'uomo nascosto in auto?" " No. Quando i miei uomini sono arrivati, il tizio si era già defilato. Stai tranquilla tesoro, sarà stato il solito paparazzo in cerca di qualche scoop. A proposito, cosa farai stamattina? Puoi sempre passare in ufficio a trovarmi. Vuoi?” Annuisco, in fin dei conti è lui che comanda fino alla scadenza del contratto. Mi alzo e tolgo le stoviglie sporche, le sciacquo sotto l'acqua corrente e le metto in lavastoviglie. Iniziamo la recita mattutina: Lo accompagno alla porta d'ingresso per salutarlo, apre la porta, si gira mi prende tra le braccia e mi bacia “Ciao, amore mio. A più tardi.” Lo guardo mentre monta in auto, lo saluto con la mano e parte.


*🐖*


Arrivo ai piedi della compagnia dopo un paio d'ore, entro senza problemi, mi conoscono tutti grazie ai giornali. Ho cercato con cura i vestiti da indossare, voglio apparire al meglio nonostante la nostra sia solamente una grande recita. Ma chi voglio prendere in giro? Sono fottuta visto che ho iniziato letteralmente a perdere la testa.
Lo so... Sto volando decisamente troppo in alto e quando, come Icaro, raggiungerò i pressi del sole, le mie ali si bruceranno ed io cadrò rovinosamente al suolo.

Percorro i corridoi della sua azienda e mi sento osservata. In effetti mi guardano tutti, non sono mai venuta qui. Li sento bisbigliare. Salgo al piano dove si trova il suo ufficio ed entro senza bussare restando spiazzata dinanzi ciò che vedo: una bellissima donna dai lunghi capelli biondi...

*🐖*
Spazio Porchetta...

Che ne pensate? È di vostro gradimento?

E mo chi è sta donna? 😬

A prestooooo😜

Amore MiliardarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora