Jungkook guidò fino ad arrivare sulla cima di una collina appartata, in una zona isolata che si affacciava sulla città di Seoul. Jimin sapeva benissimo dove si trovassero.
"Ovviamente." Disse ridacchiando con un tono molto più eccitato che sarcastico.
Il minore parcheggiò e subito Jimin, che fece sentire a Jungkook le farfalle nello stomaco grazie al suo enorme sorriso, corse fuori dal veicolo come un bambino per andare ad ammirare la vista.
Jungkook seguì il suo esempio e scese dalla macchina, ma a differenza sua, si appoggiò sopra il cofano con le braccia incrociate davanti al petto, per osservare il maggiore che guardava lo scenario che gli si parava davanti con stupore. Le mani di Jimin erano salde sulla ringhiera e il suo torso era leggermente poggiato contro quella struttura metallica per vedere le luci della città, mentre la luna, fiera, illuminava perfettamente la sua pelle che sembrava porcellana.
Fu allora che Jungkook pensò...
Dannazione quanto lo amo.
"Cosa stai facendo tonto? Vieni a vedere!" Jimin imitò la posizione di Jungkook, facendolo ridere divertito.
Una volta arrivato affianco al più minuto, il minore poté scorgere le piccole pieghe che si formavano ai lati dei suoi occhi quando sorrideva, sapendo che non si sarebbe mai stancato di vederlo così felice.
Non si sarebbe mai più stancato di Jimin.
"Questo posto mi mancava." Disse il maggiore con un sorriso ancora evidente, "Non ci vengo da quell'ultima volta..." La tristezza fece scomparire il suo luminoso sorriso.
"La sera in cui hai detto di amarmi...Vero?" Affermò Jungkook.
Jimin annuì lentamente e la malinconia si insinuò in lui ancora una volta.
Il minore desiderava che la persona che aveva davanti non sarebbe mai più stata triste, che sarebbe sempre stata contenta della sua vita, non importava cosa sarebbe successo...Sperava di poter sempre vedere quelle piccole linee di felicità affianco ai suoi occhi, "Ho un regalo per te...In realtà è il regalo che ci stavamo per scambiare."
Inaspettatamente il viso di Jimin si illuminò di nuovo, "Io non ho portato il tuo..." Disse poi dispiaciuto fissando il terreno.
Jungkook gli sollevò il mento, "Hey, non preoccuparti. Me lo darai un altro giorno." Rassicurò il maggiore e pizzicò leggermente il mento di questo, tenendolo fra le dita e facendo così ridacchiare l'altro.