Jimin, sollevato, si avvicinò a Jungkook così da poter vedere i suoi bellissimi occhi.
Si era tolto un peso, ma la tristezza si era fusa insieme al sollievo che stava provando.
Jimin non era una brutta persona e non voleva rovinare l'appuntamento, però aveva bisogno di quella risposta prima di poter continuare a vivere con quella maschera che celava il suo dolore.
"Okay." Fu tutto ciò che il maggiore disse, sospirando rumorosamente. Alzò le mani per spostare indietro i ciuffetti che ricoprivano la fronte di Jungkook.
Il minore non poteva far altro che ammirare il più basso mentre le mani di questo scorrevano fra i suoi capelli corvini, facendolo innamorare ancora di più di lui, del suo cuore premuroso e del suo essere fragile. La mano piccina di Jimin si posò gentilmente sulla guancia di Jungkook.
"Grazie per avermelo detto, finalmente." Jimin accarezzò la guancia del minore con il dorso della mano, toccando delicatamente la sua pelle, come se potesse rompersi da un momento all'altro. "Ma devi capire Gguk...Tutto quello che hai provato in quel momento...Quando sono sceso dalla macchina e mi sono allontanato...Quello è ciò che io ho provato quando ho scoperto che mi tradivi."
Jungkook annuì.
"Mi dispiace, non ti ho mai apprezzato..." Disse il più alto in un sussurro, avvicinandosi al tocco contrario.
"L'anno prima che facessi quel che ho fatto...Durante il primo anno di fidanzamento..."
Jimin mormorò dando il permesso all'altro di continuare.
"Allora non potevo saperlo, ma..." Jungkook prese un lunghissimo e profondissimo respiro, mantenendo gli occhi fissi in quelli color miele di Jimin. "È stato in quel periodo che ho realizzato che non mi sarei mai potuto innamorare di nessuno, a meno che questo non sia...Tu."