46: Hard Life

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Tu e Jin insieme siete una bella accoppiata.

Tra tutti gli uomini nel gruppo conosciuto come  'Bangtan', sembri convivere con lui molto più facilmente che con gli  altri.

Non è testardo e arido come Yoongi, o autoritario e calmo come Namjoon.

I suoi occhi non brillano con la malizia con cui lo  fanno quelli di Jimin, e non salta come un grillo con energia giovane  come Taehyung.

La sua aura non urla felicità splendente e entusiasmo positivo come Hoseok.

Non ti guarda con il fuoco bollente negli occhi come Jungkook.

È solo Jin- calmo ma energico, dolce ma realistico. Rassicurante, comprensivo, e collaborativo.

Non insiste, e lo apprezzi.

Appena gli altri uomini spariscono dal vialetto in un discreto SUV nero, Jin sbatte le mani, i suoi grandi occhi color cioccolato ti sorridono  dal loro piedistallo da sopra il pendio elegante del ponte del suo naso.

"Allora, Y/N" dice. "Se ne sono andati. Sei libera. Ora è la tua opportunità per essere felice e divertirti."

Una risata scivola dalla tua bocca prima che puoi fermarla; non che l'avresti voluto fare.

Il  sorriso buffo di Jin ti fa sentire come se potessi dire tutto quello  che vuoi senza alcuna conseguenza. L'umore spensierato della sua voce e  del suo linguaggio corporeo è quasi in contrasto con il doppio piercing al labbro e l'inchiostro che vortica sulla sua pelle.

A volte ti dimentichi che questi uomini sono alcuni dei più pericolosi.

Jin saltella verso il salone con dei passi leggeri, fermandosi emozionato davanti al televisore. È piccolo, a malapena si nota nella stanza, è poggiato su un piccolo sistema audio tv con dei cassetti al di sotto.

Il moro apre un cassetto e gli infila la mano,  scavando per un momento mentre gli si corruga la faccia per la  concentrazione. Pochi secondi dopo, emerge vittorioso con un joystick della Wii stretto nella sua mano e uno sguardo serio sulla faccia.

"Hai mai giocato a Mario Kart?" chiede l'assassino dal cuore freddo, il piercing al sopracciglio brilla alla luce.

Senza neanche pensarci, rispondi "Tanto da sapere che Yoshi ti romperà il culo."

Jin ti regala un sorriso splendente che nasconde la ferocia di una tigre. "Non quando la mia troia della Principessa Peach è sulla pista, dolcezza. Stiamo parlando di una vera donna."

Ti affoghi in mezzo alla tua risata, e prendi il telecomando dalle sue dita senza sapere che accettare di giocare ai videogiochi con Jin è in realtà un accordo che dura ore.

Giocate ad un sacco di giochi per passare il tempo, ridacchiando come bambini mentre barate e vi spingete a fare di tutto per vincere qualsiasi  gioco stiate giocando. Spingi la sua preziosa bambina bionda da un dirupo, e lui si vendica con un proiettile gigante che fa esplodere il tuo piccolo e carino personaggio verde fuori dalla faccia dell'universo di Mario Bros.

C'è un benessere amichevole fra voi e, per la prima volta in tanto tempo, ti permetti di rilassarti.

Ti senti normale.

Non stai correndo, non ti stai nascondendo, non ti stai chiedendo delle emozioni che vengono alla luce.

Sei solo... qui. Stai giocando. Ridendo.

Ti stai divertendo.

Le tue spalle sono rilassate, non c'è alcun segno di cipiglio sulla tua faccia, e non senti il continuo bisogno di guardare la porta, aspettando che un gruppo di uomini armati la sfondi per prenderti.

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