Epilogue: Centerpiece

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C'è un fenomeno speciale che si verifica quando le persone si sforzano troppo ad essere silenziose e in qualche modo riescono a produrre un suono più di quando non ci provano.

In questo preciso istante, un gruppo di individui che mostrano questo fenomeno stanno camminando in punta di piedi, sussurando l'uno all'altro con voci che non sembrano sussurri.

"Sei troppo rumoroso," sospira la persona che credi sia Jimin. "Si sveglierà."

"Impossibile. Sono il migliore in questo campo." Lui è sicuramente Jin - e non ci sta neanche provando. La sua voce è solo un po' roca, come se pensasse che il cambiamento di chiarezza sia uguale al cambiare volume.

Non lo è.

Sdraiata sulla sedia reclinabile del tatuatore, continui a tenere gli occhi chiusi, fingendo che il loro volume eccessivo non ti abbia svegliata nel momento in cui hanno aperto la porta.

Eri così felice e serena, riposando sola nella stanza vuota sul retro, che frequenta Jungkook, lasciata a te mentre era fuori a lavorare con Namjoon.

La pausa è davvero necessaria dopo tutto lo stress in cui sei affondata, cercando di trovare tua cugina.

Dopo la caduta della gang di tuo padre, Jisoo sembra essere scomparsa dal pianeta. Il suo numero telefonico è stato disconnesso e non si ha idea di dove possa essere. Sei preoccupata per lei, disperata di sentire anche solo una parola che ti mostri che sta bene.

É difficile dormire la notte, solo a causa sua.

Anche per Taehyung.

Ecco perchè questa pausa è stata incredibilmente meravigliosa per quanto è durata.

Ora tutto ciò che riesce a sentire è uno sbuffo soffocato.

Ti fa male la testa, manca il sonno.

"Va bene," ridacchia un'altra voce. Hoseok. "Hai capito? Pronto?"

Uno schiocco silenzioso, inali l'odore del pennarello indelebile.

Oh cavolo no.

Disegneranno sul tuo viso come bambini di sei anni.

Esplodi in azione, gettandoti dalla sedia, via dai tre corpi che ti stanno circondando. Jimin ansima all'improvviso scoppio, e Hoseok emette uno spettacolare lamento di indignazione.

Colpisci Jin nelle costole con il ginocchio. Grida come se stesse morendo, cadendo drammaticamente a terra in modo che la sua testa sbattesse sul pavimento.

Si alza sedendosi.

"Non sei il migliore sussuratore," gli dici. "Sei il peggiore al mondo."

Jin ansima e ricade di nuovo, disteso sul pavimento, guardando verso l'alto.

"Questa è la fine," sussurra in un sussurro che finalmente è un vero sussurro. "Portami via da questa vita. Non la voglio più."

Non sei sicura se lo sta dicendo a causa del dolore alle costole o perchè è stato detronizzato dal suo posto come il Signore Supremo del sussurro.

Non ti importa, davvero.

Girando intorno, ti fermi su Jimin e Hoseok.

Jimin è quello che sta tenendo il pennarello in mano, i suoi occhi dolci sono aperti come un cervo sorpreso.

Hoseok sta cercando di coprire la luminosità del suo sorriso. Ha le mani pronte davanti a lui, come se si stesse preparando ad essere affrontanto dalla linea difensiva.

Tu. Tu sei il difensore.

"Vi darò due opzioni," dici con calma. "Uno: Chiamo Jungkook, e vi faccio fare testa a e testa. Due: Disegnate baffi e monocigli sui vostri volti, e poi mi lasciate sola così posso dormire."

Blood Ink [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora