73: Sunsink [Final Chapter]

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Non passa molto tempo prima che Jungkook si addormenti, sfinito dalla tensione fisica ed emotiva degl'ultimi giorni.

La sua testa posta sul tuo petto, le braccia incrociate attorno a te. I suoi occhi tremolano sotto le palpebre sottili che li coprono, ombre che ne approfondiscono la profondità. Si muove irrequieto, agitandosi nel sonno.

Poi, con un grande sospiro, si ferma completamente.

Dormendo così profondamente, ti fermi un minuto per assicurarti che respiri ancora in modo uniforme.

Ti allontani delicatamente, appoggiando giù la sua testa più dolcemente che puoi. Il cuscino si increspa sotto i suoi capelli color ebano.

Contenta che dorma come un morto, scivoli fuori dalla stanza a piedi silenziosi, attraversando il tappeto.

Ti sposti nella sala vuota, diretta verso la stanza buia di Taehyung. Prima che tu possa arrivarci, la porta si apre scricchiolando per sprigionare una figura snella e accasciata.

Jimin.

Alza gli occhi mentre ti avvicini. Le dolci curve del suo viso sono magre e arcuate, ma la parte più difficile da vedere sono i suoi occhi.

Sei solo tu, o sembra che le belle galassie che un tempo brillavano negl'occhi di Jimin siano state inghiottite da buchi neri?

Ad ogni modo, sorride per te.

È vuoto e piatto.

Senza parole, gli tendi una mano.

Jimin si trascina avanti, avvolgendo una mano attorno alla tua e ti tira verso le scale.

"Vieni, splendida dea," dice.

Camminate giù per le scale.

Trovi gli altri fuori, seduti fianco a fianco sul vialetto di fronte alla casa, guardando verso il mondo.

Non stanno dicendo niente.

Stanno solo esistendo.

Jimin lascia andare la tua mano e si siede accanto a Namjoon, che sta guardando malinconicamente un uccello che galleggia su una brezza di vento. Yoongi è accanto a lui con un ginocchio piegato, le mani avvolte attorno alla sua caviglia sottile.

Ti siedi tra Jin e Hoseok, e appoggi la testa per riposare contro la spalla di Jin.

È così strano.

Ricordi di averli visti per la prima volta, lì, dall'altra parte di una vetrina di un negozio, avvolti nel fumo e nelle ombre come esseri mitologici.

Ora li guardi, graffiati, ammaccati e spezzati,  così umani, e pensi che il mondo in cui esistono non è diverso dal tuo. 

Sono uguali a te.

Non sono mai stati diversi.

Era solo come i tuoi occhi li vedevano, come la tua mente li immaginava, come i tuoi pregiudizi li inscatolavano dentro. Sono tuoi ora, completamente a vuoto con il peso delle aspettative - reali e crudi.

Chiudi gli occhi ed esisti con loro.

Dopo un po', Hoseok ti passa una mano rilassata sulla spalla.

"Come stanno?" Chiede.

"Dormono," risponde Jimin. Annuisci.

Ora tutti voi guardate lo stesso uccello, che scivola in aria. Le sue piume brillano sotto le luci fioche della prima serata, nere e increspate.

È libero e senza restrizioni.

"Staremo bene," dice piano Namjoon. 

Alza il viso, cogliendo l'ultimo raggio del sole sugli zigomi. Siete tutti seduti sul cemento e lo guardate affondare nella terra.

Blood Ink [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora