~ Alessandro ed Efestione ~

~ ασθένεια ~

Porgo i miei sentiti ringraziamenti all'imperatore che al tempo del Lucca tomi et ludi AD 2019 mi nominò "Cacciatrice de Sacre Reliquie" sotto promessa di una dedica in una futura storia di Wattpad. Grazie

Dopo questa breve cosa random cominciamo.

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Fin da bambino gli anziani mi hanno cercato di spiegare cosa fosse l'amore e io non l'ho mai capito. Forza, peccato, υβρισ (arroganza verso gli dei), illusione ma in seguito arrivai alla conclusione che il vero nome di amore è debolezza. La mia debolezza preferita.

<< Efestione, il principe ti attende >> disse l'ancella dopo essere entrata nelle mie stanze con eccessiva irruenza trovandomi sdraiato sul letto a pensare. Era da poco passata l'ora di cena, il sole era già calato, quando entrai nelle stanze del mio principe. Alessandro mi accolse con una abbraccio e un bacio sulla guancia al quale arrosii involontariamente facendolo sogghignare.

<< Allora mio giovane principe, di cosa vuoi parlarmi? >> dissi rompendo il silenzio che si era formato dopo i saluti.

<< Ci conosciamo fin da bambini. Mi ricordo ancora quando mio padre accolse il tuo arrivato da Atene e tu ti nascondesti dietro alle sue gambe come un cucciolo smarrito. È un ricordo che ho impresso a fuoco sulle mie palpebre. Ogni volta che chiudo gli occhi vedo te... >>

Lo interruppi un po' perplesso << sono felice di essere nei tuoi pensieri. Mi hai fatto chiamare per rivangare i vecchi ricordi?>>

<< Fammi finire. Quasi non riesco a capire come quel bambino così intimorito e timido possa essersi trasformato in un giovane ragazzo di appena 16 anni così bello, forte e sicuro di sé >>

<< Oh, io in realtà sono pieno di insicurezze >>

Avvicinandosi pericolosamente al mio viso mi sussurrò << Vorrei conoscere meglio queste insicurezze di cui parli >>

Annullò ogni distanza fra di noi coinvolgendo le mie labbra non più vergini.

Quella notte Eros mi venne a trovare per la prima volta e io fui felice di accoglierlo a braccia aperte.

<< Era di questo che volevi parlarmi, mio signore? >> dissi ironico

Un sorriso si formò sulle sue labbra che unì di nuovo alle mie.

ασθένεια = debolezza (astheneia)