"Vieni via con me"💭

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•°Mayura•°

La battaglia imperversa ormai da più di due ore e nessuno di noi sembra prevalere.
Sono nascosta al primo piano della Tour Eiffel e sto contemplando il mio operato mentre preparo la prossima amok.
Le mie creature li stanno tenendo a bada, posso percepire la loro frustrazione, penso proprio che la userò a mio vantaggio... mi sento tremendamente ispirata.
Di colpo le parole di Gabriel balenano nella mia mente: "Nath, non ho bisogno di Mayura di nuovo".
Ha solo paura che possa peggiorare ma adesso che il miraculous è stato riparato non c'è niente da temere.
Improvvisamente sento il fanphone suonare e mi si gela il sangue: Gabriel sa che ho lasciato la mansione senza permesso quando si suppone stessi riposando sorvegliata da lui.
Porto il ventaglio alle mie labbra violacee e rispondo cercando di sembrare più autoritaria possibile:
-"Hawk... Hawk moth..."
-"Non posso credere che sia uscita di nuovo con lo stretto ordine di non farlo!"
-"Sarai di nuovo felice: non ti basta?"
-"Nath... torna a casa, torna prima che gli eroi attuino qualcosa di inaspettato; sei sola e potrebbe succederti qualsiasi cosa, non me lo perdonerei!"
Silenzio.
-"Sono abbastanza sicura di vincere.
Inoltre sono un pò cresciuta per farmi comandare a bacchetta non pensi cara falena?"
Un pizzico di ironia per gusto personale, sa bene che lo faccio per smentire le sue preoccupazioni e provocarlo un pò... chissà... se quando Emilie tornerà potremmo continuare con i nostri giochi di parole.
-"È abbastanza tranquillo. Si direbbe un'uscita notturna, che ne pensi? Io, te e i Miraculous; un'ultima volta a guardare la luna dalla cima della Tour Eiffel..."
Mi si spezza la voce, non posso pensare che davverò finirà.
Non so cosa ma finirà.
-"Nath dimmi subito dove sei, vengo a prenderti. Non lascerò che quei mocciosi possano fare qualcosa"
•°
Senza preavviso Hawk moth saltò dalla finestra del covo correndo per i tetti mentre cercava di mantenersi in contatto con Mayura; non voleva i Miraculous, non a tal costo di perderla, perché senza Emilie c'èra un vuoto ,si, ma senza Nathalie sarebbe morto tutto definitivamente: gli Agreste, l'impresa, la felicità di Adrien, lui.
Deglutì e sentì l'aria mancare quando percepì una violenta tosse attaccare Mayura: il suono del ventaglio che cade a terra, il suono della tosse che si allontanava... era guarita, o meglio, stava guarendo, ma erano ancora fortemente visibili i sintomi del Miraculous danneggiato e Gabriel lo sapeva, lo sapeva bene.
Atterrò su un tetto vicino alla Tour Eiffel e scrutò la situazione: il caos creato dai due sentimostri si stava spostando in centro città, ma nonostante ciò una voragine causata dal cataclisma di Chat noir dalle dimensioni spaventose aprì un'enorme varco che si propagò fino alle basi della torre di ferro.
Un'eaplosione.
Del fumo.
Allarmi varie che gli riempivano la testa.
La Tour Eiffel che sprofondava lentamente e allora la vide:
-"MAYURA!!!"
Si sporse per saltare quando i versi delle creature alle sue spalle si fecero sempre più invadenti nella sua testa; non gli importò di niente... si lanciò nel vuoto con le lacrime agli occhi: la polvere che riempiva il campo e non gli faceva vedere niente, le macerie schiantate sulle auto e su tutto ciò che potesse averla circondata.
-"MAYURA!
MAYURA!!"
Gridò a pieni polmoni correndo per quanto le sue gambe lo permettessero.
Un debole colpo di tosse.
-"Nath!" Sussurrò cercando di ricacciare in gola le lacrime.
Spostò un cumuletto di macerie con una spallata e s'inginocchiò al suo fianco, era lì, distesa, semi-cosciente e priva di forze.
Hawk moth si gettò su di lei stringendola con forza non riuscendo a contenere le lacrime:
-"Nath, mi senti?"
Aprì gli occhi lentamente e cercò di simulare un sorriso debole:
-"Mi hai chiamata per nome... potrebbero..."
Negò con la testa non riuscendo a contenere un sorriso accompagnato dalle lacrime allr quali si stava abbandonando:
-"Non m'importa: pensavo... pen- pensa- vo..."
Singhiozzò più forte avvicinandosi al suo corpo debole, in alcuni punti presentava delle bruciature e dei graffi per la caduta.
Mayura gli carezzò la testa e lo strinse a sé facendo sì che poggiasse la guancia sul suo seno e potesse sussurrargli un "va tutto bene" che lo tranquillizzasse.
La notte era caduta: l'orologio in lontananza segnava la mezzanotte in punto.
Improvvisamente il Miraculous Ladybug sistemò tutto riportando i cattivi sulla Tour Eiffel, adagiati nella situazione vissuta pocanzi.
Il dolore della caduta era sparito, Hawk moth non riusciva a smettere di carezzarle i capelli con disperazione.
Aveva bisogno di tenerla a contatto con la sua pelle, di sentir battere il suo cuore come in quel momento, di percepire il suo calore.
-"Hawk moth?"
L'uomo si sciolse dall'abbraccio guardandola con improvviso senso di colpa e rabbia commista:
-"Hai completamente perso la testa Mayura?! Avrei potuto perderti!"
Sbottò alzando la voce.
-"Non è importante... ero a mezzo passo dalla vittoria e tu e Adrien sareste stati felici!"
Hawk moth si trattenne stringendo i pugni:
-"A quale costo? Perdendoti?" Lo disse con la voce tremante, temeroso della risposta.
Mayura rimase attonita e lo guardò in silenzio, seduta sulle sue ginocchia graffiate.
-"Avevo paura... per un attimo ho pensato di perderti davvero." Si avvicinò a lei inginocchiandosi e le sfiorò il mento con il pollice mentre carezzava le guance rosee con i polpastrelli.
-"Adesso che ti ho quì non ti lascerò andare... non... non posso"
Fece scorrere i pollici sulle guance mentre le sue grandi mani le stringevano la nuca con possessione e si soffermò a guardarle con attenzione quelle labbra tra il magenta/ porpora e il violaceo illuminate dalla luna:
-"I-io..." cercò di articolare Mayura ma Hawk moth non le lasciò voce in capitolo lanciandosi a divorare quelle labbra carnose e violacee che avevano svegliato in lui tutta quell'adrenalina repressa.
Il bacio andò intensificandosi, Hawk moth distese la sua dama sulla schiena chinandosi delicatamente su di lei per non farle male.
Mayura lo stringeva a sé tirandolo per il colletto e, di tanto in tanto, accarezzando quel petto che durante tanti anni aveva sognato di disporne come in quel preciso istante; Hawk moth si dedicò a stringere e scoprire ogni curva, ogni piccolo e singolo dettaglio dell'anatomia della sua compagna dedicandovisi con dedizione e desiderio.
Improvvisamente Mayura si fermò con le carezze sul collo di Hawk Moth allontanandolo bruscamente:
-"No.Fermo! Emilie... non è corretto."
Hawk moth la guardò leccandosi le labbra e le carezzò l'interno coscia con dedizione mentre le sue labbra di dedicavano di nuovo a succhiare la pelle esposta del collo della compagna aspirando a pieni polmoni il suo aroma tanto forte contenuto nella pelliccia dell'abito.
Hawk moth solo al sentirla sospirare sorrise vittorioso:
-"Emilie cosa? Mia cara Mayura?"
Rimarcò le ultime parole con voce rauca e profonda, d'altro canto Mayura si morse il labbro cercando di resistere a quelle soavi tentazioni; una mano inguantata del suo supercattivo preferito si stava lentamente avvicinando a quel suo piccolo segreto mentre l'altra ricorreva l'intera spina dorsale soffermandosi sui glutei i quali stringeva con desiderio.
Si avvicinò al suo orecchio e morse il lobulo sospirandovi mentre le dita inguantate dell'uomo sfioravano il centro del suo bassoventre con delicatezza, quasi come se desideroso di farla aspettare o forse desideroso dei suoi gemiti imploranti di commettere quel peccato che ormai da tempo sarebbe stato imminente:
-"Ti ho fatto una domanda..."
Commentò con voce profonda toccandola con più decisione.
Mayura sospirò nuovamente cercando di spingerlo via ponendo le mani sul suo petto, gliel'ha impedito il fatto che sentì mancarle sia l'aria che la forza di farlo contorcendosi sotto le carezze senza vergogna di Hawk Moth.
"Solo per una notte Nath... la prima e l'ultima."
Scosse la testa uscendo dal trance quando si sentì nuovamente a contatto col pavimento freddo; senza rendersene conto tremò e Hawk moth se ne rese conto.
Hawk moth passò il palmo della mano sull'intero addome di Mayura stringendola per un fianco prima di prenderla delicatamente tra le braccia facendole adagiare la testa sulla sua spalla e saltò:
saltò di piano in piano verso l'alto, contemplando la bellezza del volto del suo pavone che adesso lo stava guardando con un luccichio particolare negli occhi.
Arrivati sulla cima la fece sedere in un punto leggermente rialzato: lui era in piedi, poteva baciarla con foga senza doversi sporgere sulle punte... la circondò con le braccia per darle tutto il calore che il suo corpo potesse offrire e continuò carezzandole dalle ginocchia all'interno coscia.
In una mossa del tutto calcolata Mayura sfiorò il ginocchio sui pantaloni di Hawk moth, nel punto esatto dove sentiva il piacere crescere e sembrava, a lui sempre più incomodo da trattenere.
-"Ah...Mayura..."
-"Prendimi...Monsieur..." Disse staccandosi dalle sue labbra alla ricerca di aria per poi lasciargli un piccolo morso sul labbro inferiore.
Hawk moth inserì rapidamente la lingua e iniziarono il loro piccolo valtz che andava aumentando di calore a poco a poco:
-"Le tue labbra..." Ansimò senza staccarsene del tutto:
-"Ti piacciono?" Sorrise lei sentendosi arrossire.
Hawk moth spostò le mani dalla sua schiena al seno massaggiandolo con delicatezza; Mayura si sorprese di essere trattata con tale riguardo, solo ansimò per il piacere ricevuto e continuò a baciarlo abbracciandosi al suo collo.
-"Hanno il sapore di... liquirizia... sono... Ah... amare e... così dolci." continuava ad interrompersi tra un bacio e l'altro mentre Mayura strofinava con decisione le ginocchia sulla sua erezione e lui aumentava la velocità con la quale le stava toccando il seno: stava usando i pollici su quei bottoni di piacere muovendoli in circoli e sentendo come s'irrigidivano al suo minimo tocco.
In un rapido movimento afferrò Mayura dalle cosce riportandola con la schiena al suolo...
Hawk moth cercò con disperazione l'orlo della gonna incontrandosi con la sua l'intimità già umida per le attenzioni che le stava dando e massaggiò con abilità il clitoride a contatto con la tela.
Sorrise maliziosamente al sentire come Mayura reprimeva un forte gemito chiudendo con forza gli occhi;
spostò la tela e fece contatto diretto con la lingua, pelle contro pelle... Mayura perse definitivamente il controllo e lanciò un urlo dato dal piacere accumulato.
-"Ah- Hawk- Hawk moth!" Articolò con la voce tremante a causa dell'improvviso attacco... si strinse alla sua giacca con le unghie e carezzò la testa del suo supercattivo preferito; la sensazione era una delle più frustranti, la sua calda lingua contro la sua pelle gelata: desiderava di più, desiderava quell'uomo dentro di lei.
I suoi pensieri furono deviati all'uomo mascherato che aveva iniziato a utilizzare un certo ritmo ripetitivo con la lingua: la faceva appena subentrare tra le pieghe per poi succhiare il clitoride sopra e sotto.
Hawk moth stampò le dita sulle cosce di Mayura stringendola a sé con possessività; fece entrare la lingua in lei e la linea di pensieri che stavano seguendo s'interruppe...
esistevano solo loro due adesso, il resto era banale.
Hawk moth sentì le pareti interne della sua compagna contrarsi e si ritirò: voleva terminassero assieme, d'altro canto lei lo fulminò con lo sguardo.
Hawk moth non riuscì a contenere una risata spontanea che coinvolse anche Mayura a pochi secondi da lui...
la prese delicatamente per la cintura e sospirò:
-"Pronta per il gran finale?"
-"Sono pronta da anni... non farmi aspettare ancora."
Lo stomaco di Gabriel si capovolse a sentire tali parole mentre guardava quegli occhi brillanti dalle pagliuzze magenta... solo lui aveva capito che non sarebbe stato solo il calore del momento, i loro sentimenti erano reali ma era semplicemente stato troppo cieco finora.
-"Mettiti in ginocchio e poggia i palmi in avanti."
Mayura obbedì nonostante non fosse una delle sue posizioni preferite, anche se adesso, men che mai si sarebbe lasciata sfuggire una tale soddisfazione.
Hawk moth liberò la sua erezione e spostò ad un lato la lunga gonna della sua supercattiva preferita inserendosi in lei in maniera lenta, tortuosa, ma allo stesso tempo così deliziosamente soddisfacente.
Riuscì ad addentrarsi quasi completamente e iniziò subito a spingere bruscamente, con un'energia da lui mai dimostrata, facendo bruciare di passione ogni singola cellula del piccolo corpo inginocchiato sotto di lui...
Mayura urlò in risposta alla potenza brutale con la quale veniva colpita, entrambi stavano affogando nel reciproco desiderio carnale represso verso l'altro per tanto tempo.
Mosse i suoi fianchi con decisione al sentirsi vicina; sentì Hawk moth arrivare in fondo e grugnire qualcosa:
-"Insieme va bene?"
-"Fino alla fine Hawk moth."
Il cuore di Gabriel provò una fitta tremenda e non poté fare altro che sorridere come un tonto.
Qualche spinta in più e arrivarono al loro orgasmo... Gabriel si ritirò lentamente da lei e si sedettero schiena a schiena l'uno contro l'altro respirando con fatica per poi distendersi e ammirare l'infinità del cielo stellato che li ricopriva.
Hawk moth estrasse la protezione e la gettò nella spazzatura, sorrise al notare come Mayura, stupita, non si fosse accorta del momento esatto in cui l'avesse messa.
Rimaserò lì, distesi a guardare le stelle; Mayura stretta al suo petto cullata dalle mani di Hawk moth che giocavano con i suoi capelli, dal suono dei loro sospiri e da Gabriel che canticchiava con dolcezza ripetendo "Run away with me" ... avrebbe desiderato con tutta l'anima qualcosa del genere accadesse... se solo avesse saputo che Gabriel ci stava già meditando su da tempo.
Si asciugò una lacrima ribelle dalla guancia con le dita mentre Hawk moth la scrutava con preoccupazione e compassione stringendola forte a sé.
-"È splendido."
Commentò Hawk moth guardando il freddo cielo blu sovrastante.
-"Dovremmo farlo più spesso."
-"E poi mi chiedi perché amo essere Hawk moth." Sorrise sulla sua fronte lasciandole un piccolo bacio.
Si alzò prendendola tra le braccia:
-"Ma-"
-"Andiamo a casa."
Senza dirle più niente diede un salto alla volta di casa.
•°
Entrò dalla finestra della stanza di Nathalie e la distese sul letto:
-"Detrasformami." Dissero all'unisono ritornando semplicemente loro stessi; semplicemente senza maschere;
era tutto finito?
Gabriel fece per andarsene quando sentì una mano stringergli il polso:
-"Gabriel... resta..."
Abbassò lo sguardo dispiaciuta per averlo detto anche se dentro di sé sentiva di essersi liberata di un grande peso.
Gabriel la guardò teneramente e si distese accanto a lei stringendola da dietro.
Nathalie arrossì poggiando la testa sul petto dell'uomo che amava, vinta come lui dal sonno senza più stare a pensare a quel muro che li separava, che, per tanto tempo aveva tenuto nascosti i loro sentimenti.

𝐌𝐚𝐢 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭 𝐜𝐨𝐬ì 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐚... 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨😊
𝐮𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢𝐨:
𝐀𝐒𝐓𝐑𝐎𝐍𝐀𝐔𝐓

ᯓOne Shotsᯓ 𝑮𝒂𝒃𝒆𝑵𝒂𝒕𝒉 (𝟏𝟖+) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora