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» Ragazzi io sto uscendo, ci vediamo dopo!

» Dove stai andando MinJee-ie?

» A farmi un giro, ciao!

Senza dare tempo di replica, la minore abbandonò velocemente la casa di Hoseok e le venne da sorridere quando vide una Range Rover nera parcheggiata fuori col motore acceso. Poté riconoscere chiaramente la sagoma di Taehyung all'interno perciò si catapultò sul sedile passeggero e gridò euforica.

» Buooooongiorno! Grazie per avermi salvata.

MinJee si sporse verso di lui per dargli un innocente bacio sulla guancia liscia e poi gli sorrise.

» Wow, non pensavo fossi così felice della mia presenza!

» Perché non dovrei? - Gli chiese facendogli una smorfia con la lingua. - Allora, dove mi porti?

Una risata quadrata invase la bocca di Taehyung, poi le rispose. 

» Vedrai. È uno dei miei posti preferiti, ci metteremo un po' ma ne vale la pena!

» Uuuh rimaniamo sul vago quindi, va bene mi fido.


Il viaggio in macchina durò circa un'oretta a causa del traffico quotidiano di Seoul ma ne valse l'attesa; avevano lasciato la metropoli alle loro spalle e si diressero a nord del fiume Han, dove il grazioso villaggio di Hanok accoglieva i turisti. 

Per chi non conoscesse questa fantastica chicca coreana, Hanok può essere identificato come un classico borgo italiano, dove il passato regna ancora sovrano tra le case contraddistinte dai loro particolarissimi tetti neri e tutte circondate da un giardino; qui non esiste inquinamento, o chiasso metropolitano, ma una rilassante pace interiore che Taehyung ha sempre apprezzato e voleva che anche MinJee apprezzasse.

Parcheggiò la macchina al di fuori della cittadina e proseguirono a piedi.

» Sei mai stata qui?

» No, in realtà no ma ne ho sentito parlare.

» Se ci pensi, è assurdo come sia attaccato a Seoul ma al tempo stesso lontano anni luce, da qui non si sente proprio niente.

» Sai, non avrei mai creduto che potessi essere così... Ti facevo più un tipo da nightclub e discoteche. Sto conoscendo un nuovo lato di te che va al di là del classico playboy stronzo. Un punto per te.

» Aish senza peli sulla lingua!

» Mi piace dire quello che penso senza girarci troppo attorno!

Entrambi ridacchiarono mentre intorno a loro si aprivano le discese di Hanok, camminavano vicini ma senza mai toccarsi.

» A me piace passare per una persona che non sono, non dover dare spiegazioni a nessuno e fare ciò che voglio.

» Un ragionamento maturo...

» No, hai ragione ma sai MinJee-ssi... Quando passi un'intera esistenza a doverti giustificare continuamente per qualsiasi cosa, arrivi ad un punto in cui non ce la fai più e quindi lasci che siano gli altri a trarre conclusioni, sbagliate o corrette che siano. Ti chiedi quale sia lo scopo di dover dire ogni volta "No, non è come pensi" "In realtà non volevo dire questo" e lasci correre, perché in un modo o in un altro avranno sempre da ridire... Sarò pure un playboy stronzo come dici tu, ma dentro le mura di casa mia sono l'esatto opposto.

Nel frattempo che Taehyung continuava col suo monologo, i ragazzi arrivarono davanti ad un ristorantino tipico coreano e decisero di entrarci, anche perché si avvicinava l'ora di pranzo e lo stomaco cominciava a brontolare.

MinJee iniziava ad avere un' opinione diversa di TaeTae, infatti mentre mangiavano lo guardava con una luce diversa, le veniva da sorridere e il ragazzo lo notò, tant'è che le chiese.

» Perché sorridi?

» Stavo pensando...

» A cosa? - Domandò afferrando del kimchi con le bacchette.

» A te. Mio fratello mi ha fatto una testa tanto sul fatto di starti lontano, di non farmi strane idee ma mi chiedo se si sia sbagliato...

» Beh non ha tutti i torti, ci sono cose di me che non conosci.

» Potrei conoscerle?

Dopo qualche secondo di silenzio in cui Taehyung stava riflettendo su qualcosa, posò le bacchette e la guardò, avendo avuto lo sguardo abbassato in quel lasso di tempo.

» Vedremo.

𝙸𝚗𝚜𝚝𝚊𝚐𝚛𝚊𝚖 ┊𝑻𝒂𝒆𝒉𝒚𝒖𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora