Sanji pov
vedo Zoro alzarsi e andare; io invece resto a parare con Nami è una bellissima ragazza dai capelli rossi e dalle forme molto accentuate.
suona la la,campanella e vedo che Zoro non è ancora arrivato e mi accorgo che quando entra il professore non c'è nessuno che fa caso al fatto che lui non sia presente e inizia la spiegazione,continuo a guardarmi intorno poi RUfy dice
- Hey Sanji, lo spadaccino ha fatto breccia nel tuo cuore?- dice per poi continuare
-è andato ad esercitarsi, lui salta quasi sempre le lezioni pomeridiane e va ad allenarsi quasi sempre alla scherma- io annuisco e tento di concentrarmi sulle lezioni .
Dopo le ore noiosissime di spiegazione, quando ci siamo preparati e ci avviammo verso gli armadietti delle scarpe e finalmente vedo di nuovo del fantastico colore di capelli che mi è rimasto impresso per tutte le ore di lezione, visto che non potevo vederlo durante le ore di lezione, con il gruppo ci avviciniamo a lui e Rufy gli salta addosso ma diede così tanta forza da farlo cadere in avanti e entrambi si trova in sopa l'altro mentre noi rideremo i due si guardarono e arrossirono; poi si alzarono e decidemmo che ci saremmo rincontrati questa sera per darmi il benvenuto , quando ci salutammo io e testa di marimo restammo soli per dirigerci verso la nostra stanza, durante il tragitto non volle parlare ma si mise le cuffie e iniziò a camminare davanti a me per mostrarmi la strada, ad un certo punto vidi qualcosa o meglio qualcuno che non avrei mai voluto vedere sopratutto il primo giorno di scuola, rimasi fermo a fissare il vuoto con gli occhi spalancati e lucidi finché non si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio -non puoi sfuggirci- e mi sorpassò con un tsk.
Rimasi fermo per qualche altro secondo sentendo le lacrime calde bagnarmi il viso, mi risvegliai sentendo una mano che mi scompigliava i capelli, appena vidi Zoro mi asciugai velocemente le lacrime e cacciai via la sua calda mano dai mie capelli con uno schiaffo
-devi per forza darmi fastidio eh?- dissi lui e fece una smorfia e si girò dicendomi
-se sei un idiota che resta impalato come un fesso,non è colpa mia no?! Sopracciglia a ricciolo- io mi girai e mi avvicinai pericolosamente al suo viso dicendogli
-fatti gli affari tuoi- dopo di che lo allontanai e lui riprese a camminare .
Velocemente arrivammo alla stanza dove io dovevo ancora disfare le valigie, lui invece di sdraiò sul letto e velocemente di addormentò, non ci volle molto per mettere apposto tutte quelle poche cose che avevo portato, e mi accesi una sigaretta pensando all'incontro di poco prima e di nuovo iniziai a sentire quelle odiate lacrime calde scorrermi lungo il viso, le odio, perché sono simbolo di debolezza e non volevo essere debole, soprattutto davanti alle persone; spengo la sigaretta ormai allo stremo e mi addormentai. Arrivammo alla festa puntuali fortunatamente e ci divertimmo più che mai, legai con tutti, soprattutto con le due ragazze e soprattutto a Nami il mio corteggiamento sembrava piacere.
finita la festa tornò tutto normale, le lezioni proseguivano normalmente e sembravo essere uno dei più intelligenti della classe con Nami e NicoRobin al contrario avevamo Rufy e Zoro che erano pessimi in tutto...e molto spesso aiutavo Zoro in qualche materia e quando lo aiutavo andava meglio ma quando aveva deciso che non voleva fare niente nessuno lo poteva fermare, poi dopo l'ennesima litigata si rifugiava nel suo club e scaricava tutta la rabbia.
due mesi dopo
Venni svegliato dalla suoneria del telefono notando l'ora erano già le 20:00 e sia io sia Zoro non eravamo riusciti a svegliarci in tempo per la festa che era già iniziata un 15 minuti; ancora assonnato mi alzai e andai a spegnere il telefono avvisando glia altri che avremmo fatto ritardo a causa di Zoro, iniziai a tentare di vegliare Zoro scuotendolo, ma lui mi prese la mano e la tirò verso di se e visto che non ero completamente stabile a causa del fatto che mi ero appena svegliato caddi rovinosamente sopra di lui e proprio in quel momento Zoro aprì gli occhi e fummo catturati uno negli occhi dell'altro.
Zoro pov
sentivo qualcosa spingeva e ancora con gli occhi chiusi e assonnati afferrai quella cosa e la tirai verso di me ma dopo poco sentii un peso sul mio corpo e quando aprii gli occhi mi ritrovai Sanji e fui catturato dai suoi occhi, non riuscivo a smettere di guardarli e improvvisamente notai che erano un po' rossi simbolo che avesse pianto e con un gesto involontario andai a poggiare la mano sulla sua guancia e con il pollice tentai di asciugare quelle lacrime che prima erano cadute e con l'intenzione che la prossima volta ci sarei stato io ad asciugargliele veramente, notai con lo stupore di entrambi che nessuno dei due si era ancora ritratto e iniziammo così ad avvicinarci sentivo un dolore alla pancia e il cuore batteva all'impazzata credevo di essere rosso e Sanji non era da meno ma ancora la mia mano, situata sulla guancia piano piano si spostò dietro la sua nuca e lui invece mise le sue braccia sul mio petto continuando ad avvicinarci senza capendo cosa stesse succedendo e perché stessimo provando quelle emozioni le nostre labbra si sfiorarono e entrambi non volevamo che questo momento finisse finché il mio telefono non vibrò; era Rufy non volevo rispondere non volevamo, nessuno dei due lo voleva perché se avessi risposto tutto questo sarebbe finito, continuammo piano piano a riavvicinarci le nostre labbra si sfioravano e sentivo il suo respiro sulla mia pelle finché non decisi di togliere quella distanza poggiando le mie labbra sulle sue calde e morbide come la sua pelle candida e senza alcuna imperfezione, il contatto non durò molto poiché Sanji si tirò in dietro e decise di correre fuori dalla stanza lasciandomi da solo con quelle emozioni che non avevo mai provato prima.
Decisi di andarlo a cercare visto che stava piovendo e avvisai Rufy e gli altri che non ci saremmo stati a causa del fatto che stavo male e Sanji non voleva lasciarmi solo. Mi alzai e andai alla ricerca del sopracciglio a ricciolo dopo un po sentii qualcuno che diceva
-te lo meriti, per essere nato- sconvolto andai a controllare e vidi che stavano picchiando Sanji ormai pieno di lividi graffi mi avvicinai e tirai dei pugni ai tre tizi che lo stavano picchiando, dopo il primo pugno scapparono con la coda tra le gambe e io decisi di andare ad aiutare Sanji allo stremo delle forze e senza pensarci due volte gli diedi la mia giacca visto che lo avevano quasi denudato e fatto dei tagli su tutto il corpo e iniziai ad avviarmi velocemente verso la nostra stanza sperando che nessuno lo vedesse in quello stato. Arrivati in stanza lo appoggiai con molta delicatezza sul mio letto mi stavo allontanando per andare a prendere i medicinali ma lui mi prese un pezzo della giacca e attirò la mia attenzione dicendomi
-re...resta con me- io mi avvicinai e mi sedetti a terra difronte a lui accarezzandogli la guancia e poco dopo si addormentò ....
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Storia puramente romantica
FanfictionCon un passato oscuro alle spalle, con un peso troppo pesante da reggere da solo, Sanji continuava a camminare tentando di proteggere tutto ciò che riteneva importante, ma poi, cambiando scuola cambiò anche la sua vita, perchè un misterioso coinquil...