Quella sera stava procedendo tutto bene se non fosse per i fratelli di Sanji che interruppero la cena...
-il frocetto festeggia, cosa il compleanno?- disse fece Yonji facendo scoppiare a ridere tutti tranne la sorelle, ma il mio sguardo venne spostato su Sanji, in quel momento mi ricordai di tutte le volte che lo avevano picchiato, e avevano oltraggiato il suo magnifico corpo che tanto venero, la sua faccia si era oscurata, lo sguardo perso nel vuoto però ricolmo di rabbia,
-andiamocene di qui, siamo di troppo- disse Reiju, tentando di allontanare i fratelli, dall'unico di loro al quale voleva veramente bene, ricordandosi le parole della madre, ricordandosi di quanto , l'unico che le assomigli esteriormente le assomiglia anche interiormente, con quello spirito dolce ma... combattivo e forte, ciò che agli altri tre dava fastidio,infatti non era l'orientamento sessuale del fratello, ma il fatto che ogni volta che lo vedevano, si ricordavano della madre, oramai morta da tempo, alla fine anche loro stessi sapevano che non era colpa del fratello, ma l'odio del padre verso di lui era passata ai fratelli, fortunatamente sfuggendo alla sorella.
-Reiju perché dovremmo andarcene la nostra preda è proprio qui, e possiamo mangiarla in un sol boccone come quella volta, ricordi Sanji- disse di nuovo Yonji, a quella frase sbiancai che significa quell'affermazione, il mondo mi stava per crollare
-Yonji non credo che sia il suo compleanno, fai schifo come fratello a non ricordarti quando è il suo compleanno- iniziò Ichiji – lui non ha un compleanno, visto che la sua esistenza non ha senso- iniziarono a ridere, tutti, noi stavamo zitti, molte volte avevano preso in giro Sanji davanti ai nostri occhi, però lui ci aveva bloccato sempre, lo faceva per noi, però ora è diverso, ora che siamo insieme non posso restare a guardare senza dire niente, mi stavo per alzare, Sanji appoggiò una mano sul braccio,con forza stringendomelo,facendomi sentire le sue unghie che penetravano nella carne, provocandomi dolore, iniziò ad uscire un po' di sangue poi,accorgendosene mollò la presa
-ah, ecco perché siete qui, perché ora hai trovato un altro come te- disse Yonji di nuovo ridendo
–avevi ragione Ichiji- continuò
-allora sappiamo con chi prendercela quando siamo stanchi, verremo a trovarti, come facciamo con lui, vediamo se le reazioni sono le stesse- ecco perchè tutte quelle volte, ci aveva chiesto soprattutto a noi ragazzi di non muoverci o tentare di proteggerlo,credo che a quella frase sia letteralmente sbiancato, le gambe mi tremavano avevo paura, non di loro ma di sanji, gli sgaurdi degli altri erano fissi su di me, avevo fatto una sciocchezza l'ennesima volta, immaginavo lo sguardo assassino di Sanji, pieno di rabbia, invece quando vidi la sua faccia, mi bloccai completamente, stava sorridendo, il suo sguardo era dolce e amorevole, mentre le prime e piccole lacrime si facevano spazio sul suo volto, scivolando, amare senza sapere che sarebbero cadute nel vuoto, andandosi a schiantare da qualche parte,le sue labbra mimarono un "grazie" e si alzò e con lo sguardo ancora verso il tavolo, non osando alzare lo sguardo disse
-taci, se quello che volete è che venga con voi va bene, però , potete toccare chiunque vogliate, ma non loro- il suo sguardo si alzò, si intravedevano ancora gli strascichi rimanenti delle lacrime, ma il suo sguardo era completamente diverso, era freddo e indifferente, né rabbia né paura né rimorso, niente fissava il vuoto, si avviò verso l'uscita, alzando la mano in segno di saluto, mentre li accendeva la sua solita sigaretta.
Quando uscirono per alcuni secondi restammo fermi, poi Rufy parlò
-Zoro oggi dormi nella mia stanza, lasciamolo solo per ora- disse mentre mangiava come al suo solito, finendosi anche il piatto dell'amato, che come risposta gli diede un pugno, a quel gesto risero tutti, -Rufy te lo scordi non posso lasciarlo lì solo- alzai lo sguardo tentando di fare uno sguardo più convincente che potessi, ma il suo era fermo e deciso
-vuoi rovinarlo più di quanto non lo sia già, vuoi andare da lui a salvarlo?- disse –ti si parerà lui d'avanti e ti tirerà un pugno, e mentre ti accascerai al suolo ti tirerà un calcio nello stomaco, e non ti potrai alzare tanto facilmente, sai come sono i suoi colaci, ne hai presi tanti, io l'ho fatto una volta ed eccone il risultato- disse sbuffando, annuii.
Dopo mezz'ora finimmo tutto, avevamo riso e scherzato, ma il mio pensiero andava sempre da lui, iniziammo ad andare verso la stanza di Rufy, anche Law si sarebbe fermato da lui, fortunatamente che ha una stanza grande, ma dubito che riuscirò a dormire, ogni volta che chiudevo gli occhi lo rivedevo, lo vedevo sorridere, poi vedevo la sua schiena, e la sua mano, che ci salutava, poi continuo a fissare la parte dove mi aveva afferrato, dove si distinguono bene tutte le unghie...
Circa mezz'ora prima
Sanji pov
-Beh Sanji,, non dovevi farlo, hai messo a rischio, qualcuno e ti sei sacrificato, una seconda volta- disse Yonji per poi annuire dopo non sentii più niente.
Al mio risveglio, con la vista offuscata, cercando l'unica persona che in quella stanza a lui sconosciuta non c'era, aveva paura, poco dopo si rese conto di essere nudo, e legato ad una delle sbarre di ferro, che componevano la spalliera del letto
-Sanji giochiamo un po' è da tanto che non lo facciamo- disse la voce di uno dei miei fratelli, Niji, le mie gambe erano divaricate, mentre Niji che aveva parlato poco prima mi dilaniava, entrando in me con il suo membro duro e bagnato, il quale andava a colpire il mio interno con violenza, chiusi gli occhi sperando che presto tutto sarebbe finito...
Alle quattro di notte
Quei bastardi mi hanno lasciato lì, con i mii vestiti mezzi strappati, e senza forze perché dopo aver abusato di me, mi hanno picchiato, senza un motivo, zoppicando mi diressi in camera, con il mio unico pensiero, ZORO, speravo che il membro che stessi sentendo fosse il suo, che stessimo facendo l'amore come al solito, che era tutto un brutto sogno, chiudevo gli occhi vedevo lui, immaginandolo, mi aggrappavo alla sua immagine alla speranza che quando sarei arrivato in camera sarebbe stato lì ad aspettarmi, ma quando aprii la camera, non c'era nessuno, mentre entravo, inciampai cadendo con la faccia per terra, le braccia così come la gambe non avevano forza, i polsi ancora arrossati per la presa troppo forte della corda che lo tenevano legato, i corpo a pazzi, e i muscoli che chiedevano o pietà piangendo, così come il resto del corpo, e dopo poco crollai disperandomi e piangendo , pensando che come un fiore stesse appassendo, prematuramente, i fratelli erano stati molto più duri questa volta, rispetto a quella precedente, quando mi sono alzato dal tavolo sapevo cosa mi aspettasse, avevo paura ma sperava che anche lui non sarebbe sparito come il precedente,che ha scoperto quello che mi avevano fatto, ma ora sul pavimento freddo, stavo perdendo le speranze, di poter sentire le sue braccia calde e muscolose ma...
Narratore pov
Quello che Sanji non sapeva era che, in quel momento Zoro stava correndo....
angolino di una fujoshi...
ciao a tutti vi è piaciuto questo capitolo tra qualche giorno aggiornerò di nuovo lasciate un commento...ciaooo
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Storia puramente romantica
FanfictionCon un passato oscuro alle spalle, con un peso troppo pesante da reggere da solo, Sanji continuava a camminare tentando di proteggere tutto ciò che riteneva importante, ma poi, cambiando scuola cambiò anche la sua vita, perchè un misterioso coinquil...