How is him?

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Dopo due mesi

Cinque mesi che stavano insieme

Dieci mesi che si conoscevano.

Zoro stava tranquillamente passeggiando nei corridoi fino a che qualcuno non gli venne addosso, Zoro in quel momento stava pensando a Sanji, era completamente perso nei suoi pensieri, stava immaginando Sanji che lo aspettava nella stanza mezzo nudo, ma i suoi pensieri furono interrotti da appunto lo scontro con un gruppo di ragazzi, all'inizio non li riconobbe ma quando iniziarono a ridere, li riconobbe subito, erano i fratelli di Sanji.

-ohi ohi fai attenzione- disse Yonji -Ah ma chi abbiamo qui, il nostro spadaccino- continuò poggiando un braccio sulla spalla di Zoro, il quale li guardava con uno sguardo assassino con istinto omicida, non aveva mai provato così tanto odio per una persona, ovviamente si scollò di dosso il braccio del fratello dai capelli verdi, mentre l'altro dai capelli blu si avvicinava tranquillamente, prendendolo per un braccio,

-Sanji come sta?- chiede appunto quest'ultimo -riusciva a mala pena a camminare quando lo abbiamo lasciato- i tre fratelli iniziarono a ridere, mentre la sorella restava a guardarli senza accennare nessuna espressione,

-si sta bene- dice Zoro mentre tentava di allontanarsi da quella situazione il più velocemente possibile.

-sai perché Sanji ha cambiato scuola? Sai chi è lui?- dice Ichiji, che fino a quel momento non aveva parlato, ma quelle parole risuonarono nella testa di Zoro, facendolo fermare, e guardando dritto negli occhi

-a quanto pare non ti ha detto niente- continua sempre il rosso te lo spieghiamo noi

FLASHBACK

-Rufy oggi non ci siamo- dice Sanji indicando lui e un suo "amico" accanto a lui,

-no Sanji perché ci lasciate sempre sul più bello- disse facendo una smorfia,

-Dai Rufy lasciali andare- disse Sabo cercando di far ragionare il piccolo

-ma Sabo, ogni volta se ne vanno lasciandoci così- non è giusto voglio stare con loro- disse Rufy, mentre Ace e Sabo si guardavano, capendo che il piccolo non aveva capito che i due stessero insieme

-Rufy vedi è compl- tenta di dire Sabo

- non capirà mai è così tonto- disse Ace, facendo rassegnare Sabo, che abbandonandò l'opzione di far capire a Rufy che tipo di relazione Sanji avesse con l'altro

-Rufy andiamo a magiare che vuoi mangiare?- chiese Ace, facendo splendere gli occhi di Rufy

-carne, carne, carne- disse Rufy, mente saltava addosso al fratello

-mi raccomando voi due, a non farvi male- disse Ace facendo l'occhiolino mentre i due arrossivano.

-Bene andiamo?- disse Sanji mentre sorrideva prendendo per mano l'altro, che annuiva, ed allontanandosi dagli alti.

Stavano ridendo e scherzando tra un bacio e l'altro, -ohi Sanji- si voltò, non avrebbe voluto sentire quella voce, o meglio quelle voci, Sanji intimò l'altro ad alzare il passo, ma ben presto arrivarono e presero il ragazzo indifeso all'oscuro di tutto e lo strattonarono facendo aderire la schiena di lui al petto di uno dei fratelli, Sanji aveva paura, non voleva perderlo, ma non sapeva che fare, i due si amavano veramente, e non si sarebbero lasciati per nulla al mondo, o almeno lo pensarono fino al giorno successivo, dopo, dopo che la sera precedente Sanji fece un patto, gli avrebbero potuto fare tutto ciò che volevano ma non avrebbero toccato gli altri.

-Sanji che ti è successo?- chiese Rufy gettandosi sul corpo di Sanji senza forze che a mala pena respirava, il corpo era ricoperto di ferite e l'unica cosa che Sanji faceva, non era chiedere aiuto, ma piangere, perché non poteva più sopportare la situazione.

Sanji raccontò ai tre fratelli cosa fosse successo e l'unica soluzione che trovarono era quella di trasferirsi in una scuola più lontana, e Rufy lo avrebbe seguito,

-Sanji devi dirgli cosa ti hanno fatto, verrà con noi e... e saremo felici- disse Rufy, Sanji annuì ma quando raccontò all'altro cosa fosse successo, iniziò ad evitarlo, fino a lasciarlo con un misero messaggio, per poi non farsi più vedere da Sanji, che si era ripromesso di non innamorarsi per non soffrire di nuovo, ma quando incontrò Zoro tutto cambiò.

FINE FLASHBACK

_ora ti è chiaro? Cosa è successo a Sanji nel passato, a giudicare dalle tue espressioni non ti ha raccontato niente- disse Ichiji ridendo -ma la parte più bella viene ora- disse sussurrandoglielo all'orecchio., Ichiji gli raccontò nei minimi particolari cosa successe la sera del compleanno di Sanji, e ogni ferita che diceva gli indicava la parte del corpo toccandogliela e i ricordi di tutte le bende messe il giorno seguente coincidevano perfettamente,

-allontanati da me bastardo- disse Zoro, mentre sferrava un pungo che prese in pieno viso il verde che aveva di fronte, ma fu bloccato e picchiato da fratelli

-così impari a proteggerlo- disse Yonji, mentre gli tirava l'ultimo calcio.

Zoro era steso a terra con il corpo pieno di ferite, che ricordava molto il corpo di Sanji quando si ritirava dopo che i fratelli lo portavano chissà dove per picchiarlo, ma non era il corpo a fargli molto male, ma il cuore, dopo avere sentito tutte quelle cose non credeva che Sanji non gli avesse detto ciò che era successo veramente quella sera, con le ultime forze rimaste si alzò e andò verso la stanza dove trovò Sanji ad aspettarlo,

-Zoro che ti è successo?- chiese Sanji preoccupato

-Zoro, ohi, Zoro rispondi- continuò, mentre prese l'altro che continuava a non rispondere per un braccio portandolo a letto,

-Sanji perché non mi hai detto cosa veramente ti hanno fatto?- a quella domanda Sanji si sentì male, iniziò a sbiancare,

-che stai dic- tentò di dire Sanji con voce tremolante, ma Zoro si girò guardandolo con uno sguardo freddo, come non lo aveva mai guardato, ma infondo si vedeva che era deluso

-ti hanno fatto loro questo- disse Sanji cercando di sviare l'argomento,

-non cercare di cambiare argomento- disse Zoro alzando il tono di voce,

-arrivato a questo punto ti avranno anche detto di lui, e ti hanno anche detto di come è scappato, non l'ho fatto perché non voglio perderti- disse il biondo iniziando a sentire le lacrime che scendevano sulle guance, calde,

-non scambiarmi per qualcun altro, se ami ancora lui perché dici di amarmi, perché- disse Zoro come se fosse una domanda rivolta verso il biondo ma era rivolta più verso se stesso, come se fosse un pensiero detto ad alta voce, lo spadaccino si alzò e uscì dalla stanza lasciando il biondo solo nella stanza, che non faceva altro che maledirsi mentalmente

-Zoro, scusami- disse -Zoro non lasciarmi anche tu- continuò -Zoro io ti amo- la voce tremava come tutto il resto del corpo, mentre le lacrime continuavano a scendere, mentre azioni poco sane iniziarono a passargli per la mente, ma uno su quei tanti pensieri prevalse

"non voglio perderlo" continuava a dire mentalmente, e con tutte le forze che avevano uscì dalla stanza e iniziò a correre.

Storia puramente romanticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora