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Dopo diversi anni

Quattro anni che stavano insieme

-Rufy Rufy Rufy, rispondi per lamor del cielo- disse il marimo imprecando da una parte del telefono cercando disperatamente di riuscire a trovare il più piccolo, mentre il suo animo era in uno stato che non i potrebbe descrivere in parole, se si potesse comparare al mare sarebbe quello in tempesta, dove le onde si scagliano contro gli scogli, e il vento scompiglia i capelli, mentre aiuta le onde a concludere la loro vita, per poi generarne altre, e aiutarle a fare la stessa fine, mentre corrodono la roccia, piano piano, lentamente arrivano ad inciderla profondamente, mentre ciò che stava venendo lentamente corrosa era la pazienza di Zoro, che stava aspettando laltro da ben mezzora, e questo arrivò quando lo spadaccino, lo insultò chiudendo ancora una volta la cornetta del telefono, stanco di sentire quella voce irritante della segreteria telefonica,

-vai a farti fottere segreteria del cazzo- aveva detto così, quando intravide il capello dellamico, che stava tranquillamente mangiando un gelato, e camminando tranquillamente in mezzo alla folla come se niente fosse successo e tutto sorridente si avviava verso la morte, ignaro di quello che sesse per succedere.

-Rufy bastardo, hai fatto stra ritardo- disse il marimo, insultandolo mentalmente, mentre laltro gli rideva tranquillamente in faccia,

-il nostro spadaccino si è perso ancora una volta, ma nelle strade dellamore- gli aveva detto Rufy, prima di scoppiare in una risata, facendo arrabbiare lo spadaccino, che voleva ammazzarlo, mentre le sue guance si coloravano di un rosso intenso, e le sentiva andare a fuoco,

-andiamo andiamo, dai altrimenti chiude- disse Rufy tentando di trattenersi dalle risate mentre lo spadaccino si ricomponeva, dando un ultimo schiaffo sulla spalla allaltro.

Il cuore batteva allimpazzata come quando faceva lamore con Sanji, e si guardavano negli occhi poco prima di baciarsi, unendo le loro labbra e facendo scontrare le loro lingue prima di iniziare una lenta danza, dove esse si coccolavano luna con laltra facendo unire le loro salive e quando si staccavano, continuavano a cercare le labbra dellaltro, come se fossero indispensabili.

-Zorooo hai fatto un buon acquisto- disse Rufy, mentre rideva con le braccia incrociate appena sopra la sua testa e le mani sul collo, mentre lo spadaccino stringeva la busta tra le mani, avendo paura di ciò che stesse per fare, ma pensandoci bene non era paura ma insicurezza, un passo falso e avrebbe perso laltro, e se.no Zoro tentò di scacciare tutti i brutti pensieri che lo tormentavano, mentre laltro vedendolo in quello stato si fermò cercando di tranquillizzarlo, poggiando delicatamente una maso sulla spalla dellaltro,

-Zoro andrà tutto bene- disse serio laltro, per quanto rare fossero quelle situazioni il marimo non ci credeva che laltro fosse così serio e in una situazione del genere non fece che bene infatti Zoro si tranquillizzò e tirò un sospiro di sollievo,

-ci vediamo stasera, non fare tardi e ricordati il pacco- disse il marimo, raccomandando allaltro di essere puntuale vista limportanza dellevento, e così i due si salutarono dirigendosi entrambi dalla persona amata.

Zoro restò fermo davanti alla porta di casa, in quel momento si ricordò le parole dette poco prima dallamico, e con tutto il coraggio, tirò in sospiro ed entrò a casa,

-bastardo dove sei stato tutto questo tempo? – chiese furioso il biondo, da quando erano andati a vivere insieme stavano benissimo, ovviamente litigavano come la solito, però poi tutto si risolveva facilmente,

-non sono affari tuoi- disse lo spadaccino, con un po' di freddezza nel suo tono, mentre allinterno sembrava stesse per esplodere,

-come non sono affari miei marimo idiota- disse il cuoco avvicinandosi minacciosamente con un coltello da cucina ben affilato in mano,

-non mi fai paura, tanto lo sai solo agitare- disse lo spadaccino, buttando la giacca sulla sedia e allentandosi la cravatta che aveva al collo, al quel gesto il cuoco iniziò a viaggiare con la fantasia, finché non scosse la testa cercando di tornare al presente,

-vediamo come lo so usare bene- disse avvicinandosi e poggiando il coltello sulle parti intime dello spadaccino, mentre lo guardava malizioso, laltro tirò un sospiro e iniziò a ridere, per poi tornare serio,

-e chi ti soddisferà se lo usi quel coltello- disse facendo arrossire il cuoco, che non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere dallaltro, che vedendo quella tenera reazione lo baciò, facendolo arrossire ancora di più, ovviamente, quando si staccarono il cuoco arrossì ancora di più, facendo sorridere lo spadaccino, che dopo averlo lasciato andare si diresse verso la doccia.

Quella sera tutti erano presenti, così come richiesto da Zoro, solo Sanji, però non sapeva che fosse una sua richiesta perché ovviamente se lo avesse saputo avrebbe intuito qualcosa, come in quel momento mentre tutti li fissavano mentre stavano mangiando al ristorante di Sanji, ovviamente, i due si trovavano in imbarazzo e a sciogliere latmosfera, fu proprio Rufy,

-ragazzi io e Law, dobbiamo dirvi una cosa- disse alzandosi, mentre laltro voleva sotterrarsi, -ci sposiamo- disse facendo vedere lanello che aveva alla mano, a quel gesto Rufy e Zoro si guardavano e mentre tutti erano distratti compreso il biondo, che guardava lanello con occhi luccicanti, Law passò una piccola scatolina nera nelle mani di Zoro, il quale dopo che tutti ebbero fatto i complimenti a Rufy e a Law, si schiarì la gola, attirando nuovamente lattenzione di tutti, poi tirò un piccolo sospiro e si inginocchiò davanti al cuoco, che lo guardava incredulo, mentre il cuore die due sembrava volesse uscirgli dalla bocca per la felicità, allora lo spadaccino raccolse per la seconda volta nella stessa giornata e fece un sospiro, e disse la fatidica frase, da quel momento le loro vite sarebbero cambiate in meglio o in peggio,

-Sanji vuoi sposarmi? – chiese Zoro, mentre chiuse gli occhi, per paura della risposta, m non arrivava, poi sentì dei piccoli singhiozzi e aprì lentamente gli occhi, vedendo il cuoco piangere sorridendo,

-certo che lo voglio marimo idiota- disse saltando letteralmente addosso allaltro, che iniziò a sentire anche lui gli occhi lucidi, e decise di non opporsi a quella situazione e iniziò a piangere, di felicità, per amore, finalmente sarebbero stati insieme per sempre, i due si baciarono, mentre tutti ridevano e applaudivano felici per i due, che dopo tanti anni si erano messi insieme.

Storia puramente romanticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora