"Kelsey sta arrivando." disse Harry riposando il mio cellulare nella borsa.
Annuii rimanendo seduta sulla poccola sedia nera accanto alle altre appoggiate al muro della sala d'attesa.
Eravamo qui solo da un ora e mezza ma mi sembrava un'eternità.Niall rimase tutto il tempo accanto a me, la preoccupazione era evidente sul suo volto. Teneva la testa bassa fra le mani e continuava a picchiettare la punta delle sue vans sul pavimento. Era nervoso.
E anch'io.
Ero nervosa e spaventata. Spaventata a morte. Non riuscivo a realizzare l'accaduto. O forse non volevo farlo.
L'immagine di Zayn si fece spazio nella mia mente. Lui a terra con la siringa vuota accanto.
Uscì un lamento spontaneo dalle mie labbra mentre mi stropicciai gli occhi arrossati.
"Haley."
Sollevai lo sguardo trovando Kelsey ferma sull'uscio della porta. Mi alzai velocemente e corsi verso di lei abbracciandola. Cinse i fianchi con le sue piccole braccia stringendomi forte a se.
"Come sta?"
"Non lo so, l'ultima volta che abbiamo visto i dottor.."
"Mi scusi, è lei la signorina Haley?"
Mi voltai di scatto trovandomi davanti un uomo fin troppo alto, dalla carnagione scura e i capelli ormai bianchi. Indossava un camice tutto bianco sopra la divisa blu. Sulla tasca a sinistra era attaccata una targhetta.
'Dr. Victor Jones'
"Sì.. Sì, sono io."
"Oh bene, suo fratello si è svegliato."
Grazie a Dio.
È sveglio.
Sospirai lasciando andare l'aria che trattenevo. Adesso era come se mi fossi svuotata da un peso. Un peso enorme.
"Possiamo vederlo?" disse Harry avvicinandosi a me e a Kelsey.
"Può entrare una sola persona."
"Và tu, noi ti aspettiamo qui." continuò poggiando una mano sulla mia spalla.
Seguii il dottor Jones per tutto il corridoio fino ad arrivare alla piccola stanza dove tenevano Zayn.
"Ha solo due minuti." disse aprendomo la porta in vetro per farmi entrare. "Domani lo dimettiamo"
Annuii entrando lentamente.
"Zayn.."
"Oh, Haley. Dio, scusami. Scusami. Sono solo uno stronzo. So che ti ho deluso. Perdonami.."
"Sì, mi hai delusa.." mi avvicinai sedendomi sul bordo del letto.
"Lo so Haley, ti prego scusami. Ho perso il controllo. Credevo di riuscire a smettere ma era più forte di me."
"Hai detto bene.. 'Era'. Non lo farai più."
"No, non lo farò più."
"Dio, hai idea di come mi sono sentita trovandoti lì, per terra, senza dare segni di vita?"
"Lo so, lo so. Perdonami."
Annuii appena, avvicinandomi per abbracciarlo. Con cautela, stando attenta ai fili dei diverai macchinari, strinsi Zayn fra le mie braccia.
È sempre stato al contrario.
Lui pronto a prendersi cura di me.Ma questo prima che partissi.
"Mamma e papà? Gli hai detto qualcosa?"
"No, non sanno nulla. Ho detto loro che non ti sentivi bene e sei andato a letto. Poi sono usciti per riaccompagnare Alexie e per fare alcune commissioni."
"Da quanto tempo sei qui?"
"Siamo arrivati circa due ore fa."
"Chi ti ha accompagnata?"
"Harry e Niall. Adesso è venuta anche Kelsey."
"Ascoltami Haley, non voglio che mamma, papà o Alexie sappiano questa cosa. Quindi dì agli altri di tenere la bocca chiusa."
"Certo, sta' tranquillo."
"Voglio uscire da qui.."
"Domani ti dimettono."
"Aspetta.. Ma che dirai a casa?"
"Papà ha il turno di guardia stanotte e mamma.. Beh, mi inventerò qualcosa. Andiamo Zayn, non hai mica dodici anni. Ormai sei un uomo. Non devi più dire tutto a mamma."
"Giusto."
"Signorina, deve uscire."
"Torno a prenderti domani mattina." sorrisi baciandogli la fronte. "Ti voglio bene."
"Ti voglio bene anch'io, Haley."
Uscii da quella stanza e raggiunsi gli altri che mi aspettavano nell'aula d'attesa.
"Come sta?" disse Niall alzandosi.
"Sta bene, è ritornato come prima. Domani mattina lo dimettono."
"Menomale, quando Harry mi ha chiamata stavo quasi per morire."
"Ragazzi, dovrei andare a casa.."
"Certo, tranquilla ti riaccompagnamo noi." disse Harry estranendo le chiavi della macchina dai suoi jeans neri.
"No ragazzi, può riaccompagnarmi Kelsey. Avete già fatto abbastanza per noi, oggi. Non so come ringraziarvi."
"Haley, io e Zayn siamo diventati come fratelli negli ultimi tempi. Lo aiuterei altre mille volte, senza perdere un secondo di tempo." disse Niall stringendomi a se.
"Kels puoi andare a casa. Ci penso io a lei." rispose Harry col suo solito tonodi voce serio.
"Va bene, ci vediamo domani."
Annuii salutandola mentre uscimmo dall'ospedale.
Lei si avviò verso la sua auto e noi verso quella di Niall.
Adesso, l'unica cosa che desideravo era andare a casa e addormantarmi.
Se mai ci sarei riuscita..
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Gate Number Five ||Harry Styles||
Fiksi Penggemar“E tu non puoi capire quanto diavolo ti voglio. Ogni singola cellula che mi compone urla il tuo nome.”