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Yuri's POV

Nei giorni successivi diventai quasi totalmente dipendente dai miei coinquilini: le mani fasciate mi impedivano persino le azioni più semplici. Ad ogni pasto dovevo essere imboccata come una neonata ed a volte accadeva che Jimin fosse fuori casa per lavoro, quindi toccava a Hobi o Jin. Finivamo sempre per ridere a crepapelle perchè era una situazione paradossalmente troppo divertente. Il momento più imbarazzante fu quando necessitai di un bagno. Non potevo disturbare la signora Danbi in qualsiasi momento, nonostante si fosse resa fin troppo disponibile in caso di bisogno. E comunque, non mi sentivo a mio agio nemmeno con lei. Così Jimin divenne indispensabile persino da quel punto di vista, perchè mi aiutava sempre anche solo per indossare il pigiama prima di dormire.

Era il mio angelo custode.

Anche quel pomeriggio mi osservava con gli occhi premurosi, seduto sul bordo vasca, mentre mi rilassavo nell'acqua tiepida. Tenevo le mani attentamente sopra la superficie cosparsa di bolle, ancora non potevo bagnarle.

"E' la seconda volta che ti prendi cura di me in questo modo." pensai ad alta voce. "Sai, forse ho iniziato a capire di provare qualcosa per te durante la convalescenza."

Il suo sorriso si allargò subito assottigliando gli occhi in due mezzelune. "Io lo avevo già capito, per questo non riuscivo a starti lontano."

"Può sembrare strano, ma sono stati i giorni più sereni della mia vita." ammisi dopo aver incrociato le braccia sul bordo ed avervi appoggiato il mento sopra.

Una sua carezza sulla nuca mi fece sospirare rivivendo quei momenti con felicità e malinconia allo stesso tempo. Era sempre così quando ricordavo il passato. Jimin si inginocchiò davanti a me sorridendo ancora, la sua allegria era troppo preziosa quanto tutto lui stesso.

"Ti prometto che un giorno ritroveremo la nostra tranquillità, Yuri." affermò con la voce ferma.

Toccai le sue labbra con un bacio sottolineando che non aspettavo alto.

"Spesso immagino noi due insieme a Tae, Jungkook, Jin e Hobi che viviamo tutti insieme..."

"Ce la faremo, me lo sento. E poi, cercheremo Namjoon e Yoongi, sono sicuro che ti vorrebbero bene come gli altri."

"Non so molto di loro, nessuno me ne ha mai parlato, ma vorrei tanto conoscerli."

"Davvero? Posso raccontarti qualcosa, se vuoi."

Allora mi narrò dei suoi hyung con gli occhi illuminati dall'affetto radioso che provava per loro. Scoprii che Namjoon aveva suggerito a Seokjin la lettura, così come Yoongi aveva sempre trasmesso la sua passione per la musica a tutto il gruppo. Entrambi avevano lasciato il segno nel cuore di Jimin, era chiaro come il sole. Così quelle poche ore prima di cena le trascorremmo abbracciati sul divano insieme ai ricordi della sua infanzia. Mi sarebbe davvero piaciuto incontrare tutti e sette in quel periodo e forse mi sarei legata a loro con quell'amicizia autentica e sincera che avevo sempre voluto.

"Il tatuaggio che ho dietro l'orecchio è il nostro simbolo." mi spiegò ad un certo punto. "E' stato il primo, poi ho fatto gli altri due per Taehyung e Jungkook."

Sorrisi sinceramente senza aggiungere altro, in fondo le parole non servivano. Mi sistemai sotto la morbida coperta di pile, al caldo sul petto di Jimin. Una mia gamba era incastrata tra le sue come per non farmi scappare mentre le sue dita giocherellavano delicatamente con le mie fasciature. I miei occhi si posarono sull'esterno dove il cielo sembrava voler nevicare da un momento all'altro. Era grigio, tempestato da pesanti ammassi di nuvole, come quel capodanno in cui sparii. Ma mancava ancora un bel pò alla fine dell'anno e soprattutto al Natale. Questa volta avevamo fermamente deciso tutti insieme di non scambiarci nessun regalo, ma io dovevo trovare qualcosa per Jimin. Lui mi aveva regalato il suo anello, aveva fatto molto per me ed io mi sentivo in dovere di ripagarlo nel mio piccolo.

7 Reasons for Living ❦p.jm.❦CONCLUSA✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora