•64•

470 37 59
                                    

•Yuri's POV•

"Brucia troppo..." dissi serrando i denti.

Il liquido curativo della vasca sembrava olio bollente versato sulla mia schiena.

"Resisti, vedrai che ti sentirai meglio più tardi."

Taehyung era inginocchiato sul bordo mentre mi teneva le braccia per farmi scivolare lentamente nell'acqua.

"È una settimana che me lo ripetete continuamente, sono stanca di soffrire." Risposi quasi arrabbiata.

"Cosa vuoi che ti dica? È la verità."

"La verità è che Jimin si è allontanato ancora di più."

Sospirai forte prima di immergermi di nuovo cercando di bagnare più di metà schiena. Strinsi i denti fino a farli scricchiolare tra di loro perché faceva davvero molto male. Era una settimana che non vedevo Jimin, nemmeno per sbaglio. Ricordavo a malapena il nostro dialogo quando era venuto a trovarmi in infermeria perché avevo troppa morfina in corpo. Mi sembrava di averlo sentito piangere e nient'altro, poi era scomparso. Quasi sospettavo che non si trovasse più nella villa, si era rinchiuso nella sua stanza senza parlare. Seokjin mi aveva detto che jimin era rimasto accanto a me quel giorno, tenendomi per mano finché non mi ero addormentata. La mattina dopo stavo peggio di prima. Il bruciore era un dolore fisso che non mi dava tregua, la febbre mi aveva confuso la mente. Sapevo solo che chiamavo Jimin continuamente come un'anima in pena alla disperata ricerca della pace. Eppure lui non si era fatto più vivo. Hoseok, Tae e Jungkook avevano rallegrato un po' l'atmosfera passando il loro tempo libero con me e li avrei ringraziati per sempre.

"Ne abbiamo già discusso, Yuri. Non voglio tornare sull'argomento un'altra volta."

Sembrava che Taehyung avesse preso le frustate al posto mio, si irritava sempre quando nominavo Jimin. Sapevo che aveva rischiato di prenderlo a pugni e contro ogni aspettativa Jungkook lo aveva fermato. Infatti non insistetti e mi lasciai scivolare tra le mani per sedermi sul fondo della piscina.

"Non mi fai compagnia?" chiesi per allentare la tensione.

Arricció la linea all'ingiù delle sua labbra in un'espressione pensante e poi iniziò a spogliarsi. Non appena rilassò la schiena contro il bordo vasca, sguazzai verso di lui per posare la testa sulla sua spalla. Le sue dita giocherellarono con i miei capelli bagnati, per una volta era lui a farlo.

"Ti invidio, sai?" esordì nel silenzio. "Hai capito cos'è l'amore, invece io non ne ho idea. Mi piacerebbe viverlo almeno una volta nella mia vita."

"Posso solo dirti che nemmeno io ho capito bene cosa voglia dire. In realtà nessuno lo sa."

"Per noi che abbiamo sempre vissuto qui dentro, è difficile da comprendere. Non riesco nemmeno ad immaginarlo."

"Pensa a ciò che provi per me e moltiplicalo per cento, o forse persino di più."

Ascoltammo lo scroscio lento dell'acqua appena mossa dalle vibrazioni dei nostri corpi. Lo sentii espirare pesantemente, segnale che stava provando a calcolarlo senza risultati.

"Vediamo..." mi discosto per guardarlo. "Non mi sono più sentita sola o abbandonata. Jimin ha riempito tutti gli anni passati senza l'amore dei miei genitori. Ovviamente anche voi l'avete fatto, ma è diverso. Prima o poi avrete la vostra famiglia ed io..."

No.

Era davvero difficile poter spiegare cosa avessi provato quei giorni in cui Jimin mi aveva davvero amata.

"Se sapessi che tu rimarresti sola, che non avresti nessuno accanto a te, rinuncerei a tutto."

"Tae, smettila di dire cazz-"

7 Reasons for Living ❦p.jm.❦CONCLUSA✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora