PROLOGO

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Sono anni ormai che non mi avvicino ad un ragazzo. Perlomeno a qualcuno al di fuori della solita cerchia di persone che mi portano sempre di più nel baratro.

Sono un MOSTRO. Faccio SCHIFO. Con il mio aspetto fisico NESSUNO mi vorrà mai. Sono SGRADEVOLE. INSOPPORTABILE.

Gli unici amici che ho, stanno con me solo perché gli faccio pena, mi usano per sembrare migliori agli occhi degli altri. Io non li sopporto, ma ... senza di loro starei peggio. Sarei solo. Almeno, più di quanto lo sono adesso. Loro, alla fine, sono una copertura, un travestimento che mi aiuta a tenere un basso profilo, che evita che gli altri vedano quello che sono realmente.

Sento come se si vergognassero di me, come se cercassero di tenermi lontano dal mondo. Vogliono farmi restare fragile per sentirsi superiori.

Faccio da straccio per pulire i loro difetti e le loro insicurezze.

Perché sto pensando a tutto ciò? Non dovrei giudicare le uniche persone che mi stanno accanto. Loro sono perfetti, sono io quello sbagliato. Visto ?! Sono patetico. Egoista. Egocentrico. In realtà hanno ragione: non servo a nulla, io non piaccio a nessuno.

Non merito di vivere. Mi è concesso solo esistere.

E mi accontento di questo...
Non sono felice ma non so nemmeno cosa significhi essere felici.

Cos'è essere felici? Si può misurare?
È una sensazione o è una condizione?

Voglio avere una risposta






Ossequi belle persone del mondo!
Non ho la più pallida idea di cosa ho appena combinato... COMUNQUE
spero che la storia prenda forma al meglio dei modi e per ora vi lascio con un un'assaggio di quello che sarà.

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La vostra MEMY ♡

SAY MY NAME AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora