SAY MY NAME AGAIN

Mai più ma forse ancora una volta

Eren Pov

Cammino lungo una stradina piena di sassi, poi ad un certo punto sento una voce, maschile e con tono profondo, chiamarmi alle spalle.
Mi giro di scatto, ma appena riesco a scorgere una figura, il pavimento sotto ai mie piedi inizia a cedere ed io cado verso il nulla più totale.
La testa mi fa male e non riesco a tenere gli occhi aperti, ma per quel poco che riesco a vedere, noto una presenza davanti a me. Ha un viso etereo che emana una candida luce bianca. La sua luminosità mi acceca a causa del contrasto tra l'ambiente nero che mi avvolge, perciò non riesco a riconoscere il volto dell' individuo misterioso.

Levi Pov

(capitolo 4 )

... e mi accasciai lungo la porta.

Quando è morta mia madre, avevo solo 8 anni, è passato molto tempo da quel giorno. Ed è passato molto tempo da quando qualcuno mi abbraccia o semplicemente mi regala un sorriso sincero e senza compassione. ODIO la compassione, è un sentimento che proprio non capisco. Non cambierà mai nulla se qualcuno, per sentirsi meglio con sé stesso, prova a mettersi nei panni di qualcun'altro e poi con tono dispiaciuto gli dica "poverino, mi dispiace, se hai bisogno di parlare con qualcuno sappi che io ci sarò sempre per te". la verità è che NON CAPIRANNO MAI UN CAZZO di quello che si prova a perdere una persona cara, o peggio l'unica persona importante nella tua vita.

Da poco mio padre si è risposato con un altra donna. Non lo biasimo, ha tutto il diritto di ricominciare una nuova vita. Quello che mi da fastidio è che vuole portarmi a vivere con il moccioso del suo figliastro. Sono anni ormai che vivo da solo nel mio appartamento, e mi mantengo a mie spese grazie al mio lavoro part time. Per questo ho davvero bisogno di ottenere la borsa di studio. Di chiedere soldi a lui non se ne parla, anche se me li darebbe volentieri. Vorrebbe farmi vivere con lui per riallacciare i rapporti dice, perché si è reso conto di non essere stato un padre presente dopo la morte della mamma. Io non voglio. Non perché sia arrabbiato con lui ma perché ormai il danno è fatto. Non credo di volermi mai più legare ad una persona come è stato con mia madre. Ho deciso di non voler più soffrire la perdita di qualcuno di importante. A costo di rimanere solo per tutta la vita.

Mi alzo da terra. Prendo il telefono e ordino cinese. Intanto decido di farmi una doccia e di mettermi dei vestiti puliti. Dopo mezz'ora di attesa arrivano i miei ravioli. Mangio e mi butto nel letto dopo aver sistemato e pulito il mio monolocale.

Come sempre ho il sonno leggero e fatico ad addormentarmi, ma oggi ho uno strano pensiero che mi occupa la mente.

Il castano.

Come è carino quando arrossisce. Le sue guance si infuocano e gli occhi diventano leggermente lucidi. Ho notato che quando parla di qualcosa che lo diverte alza leggermente l'angolo della bocca. Chissà perché? Forse non vuole farsi scoprire a sorridere?
Non è che da quando ci siamo visti nella libreria che lo fisso durante gli intervalli. No, è solo che l'ho semplicemente visto farlo di sfuggita. In effetti però è proprio bello. Lineamenti fini, un mento sottile, naso leggermente all'insù e... labbra carnose. Dio quelle labbra. Vorrei morderle e baciarle fino a farle gonfiare.
Ma cos? Ma ...ma... ma che cacchio sto dicendo?

Mi giro sul fianco opposto del letto. Poi per scacciare quegli strani "dirty thoughts " dalla mia testa, preno un libro e comincio a leggere finché non mi addormento.

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Di mattina, come sempre, la sveglia suona alle 7. Ho un ora di tempo per sistemare i libri, mangiare, farmi una doccia, vestirmi e uscire.
Ho voluto prendere l'appartamento abbastanza vicino alla scuola, così che non sprecassi il tempo per il viaggio. Devo essere organizzato per mandare avanti al meglio sia lo studio sia il lavoro.
Mentre cammino per raggiungere l'edificio, ascolto la musica dalle cuffiette. È proprio vero che la musica salva la vita. Qualunque sia la situazione che stai affrontando, trova sempre il ritmo e le parole giuste per rendere le tue emozioni positive ancora più belle e per consolarti da quelle negative. Un po' come faceva mia madre.
Con questi pensieri non mi accorgo di essere arrivato davanti al cancello della scuola, fino a quando. Casualmente. Incrocio lo sguardo con il moccioso.
Sono piccoli istanti quelli che ci tengono legati attraverso lo sguardo magnetico tra i nostri occhi. Istanti che sembrano durare un'eternità.
Nessuno dei due ha il coraggio di rompere quel contatto, fino a quando Eren, visibilmente arrossato, abbassa la testa con un leggero sorriso dipinto sulle labbra. Questo, a sua volta mi fa sorridere. Poi mi giro e mi dirigo all'entrata.

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Eren Pov

Durante l'intervallo, sgattaiolai senza farmi vedere fuori dalla classe, e a passo veloce mi diressi verso la classe di Levi con un unico scopo. Durante le lezioni e a casa, prima della "molto tranquilla" chiacchierata con i miei, avevo pensato di farlo. Avrei messo un bigliettino nello zaino del corvino per poterlo incontrare di nuovo. Nella biblioteca. Forse per l'ultima volta. Questi pensieri mi fanno sentire il cuore chiuso in una morsa, e lo stomaco sembra chiudersi rigettando anche solo l'idea. Non sono bene a conoscenza dell'origine di questi sentimenti, ma ... è l'unica cosa giusta da fare. Insomma,... a giudicare da come è scappato dalla libreria... devo proprio fatgli schifo. Dal resto, come biasimarlo, lo fanno tutti. Però mi importa moltissimo di quello che pensa lui di me, non riesco a fregarmene facilmente come faccio con le altre persone. Ecco perché ho deciso di vederlo, voglio scusarmi... nel caso avessi fatto qualcosa di male. Non voglio che mi odi...

Perché forse io.............. lo amo.

OSSEQUI BELLE PERSONE DELL'ITALIA
Questa volta sono puntualissima, e per di più non sono neanche le due di notte!
Volgatemi eneb ♡
In questo capitolo avrei inserito volentieri una parte più hot maaaaaa non sono riuscita. Vuol dire che il prossimo capitolo sarà buelluuu 😏
Scusatemi gli errori
E lasciate una ☆ se è di vostro gradimento.
Cj si beccaaaaaa