Questo strano rapporto

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(L'immagine non centra nulla con la storia ma mi piace quindi ve la beccate tho !)

Eren's Pov

Dopo quella strana discussione, è nato uno strano rapporto fra di noi. È passato del tempo, e abbiamo iniziato a conoscerci.

- Heyyyy Leviiii
Lo raggiungo nel cortile della scuola mentre è seduto su uno dei vavolini a studiare. Arrivo e da dietro mi sporgo verso di lui cercando di sbirciare cosa stia facendo.

- moccioso, levati
Risponde lui senza nemmeno spostare lo sguardo dai libri.

Allungo un dito verso la sua matita, e con una veloce mossa della mano, la spingo facendo sbagliare Levi, che nel mezzo della sua perfetta scrittura, traccia una linea indefinita sbavando la pagina ordinata.

All'improvviso il corvino mi prende per il colletto e mi porta pericolosamente vicino al suo viso.

- stupido ragazzino sfacciato! Quante volte ti ho detto che non dev...

Smette di parlare, forse perché si è reso conto della troppa vicinanza dei nostri volti. Così, gradualmente, lascia la presa della mia maglietta.

Arrossisco.

Non è neppure la prima volta che succede una cosa del genere. È come se tra me e lui ci fosse una sorta di tensione. Ogni volta che si presenta una situazione simile, cade il silenzio e subito dopo riprende "la normalità".
Nessuno di noi due vorrebbe che le cose cambino. Siamo amici e passiamo sempre più tempo insieme, ma... dopo l'amicizia, c'è un muro inabbattibile. Vorremmo di più, vorremmo condividere più di un semplice pomeriggio di studio o un pranzo veloce. Però oltrepassando il muro, abbiamo paura di ferire l'altro o farlo alluntanare del tutto. Perciò va bene così.

- andiamo a mangiare qualcosa?
Dico alleggerendo l'aria pesante che si era creata.

- bar giallo?
Risponde lui raccogliendo i libri.

Annuisco e lo affinaco aggrappandomi la tracolla della borsa sulla mia spalla mentre camminiamo.

- Levi...?
Parlo sempre, infatti uno dei miei difetti è essere logorroico. Levi invece è un tipo silenzioso, ma mi ha detto che non sono cosìfastidioso. Non so come spiegarlo, quando sono con lui, il silenzio non è imbarazzante, è rilassante è un momento di pace che possiamo avere solo se sono al suo fianco...

- che c'è?

- posso farti una domanda?

- spara

- perché studi così tanto?

-per essere indipendente.

- da chi?

- da mio padre

- mmhh... mi piacerebbe poter pensare una cosa del genere.

- e sentiamo... perché non potresti?

- bhe... io non ce l'ho un padre.

Silenzio

- ti caposco.
Risponde ad un tratto il corvino.

- in che senso?

Intanto abbiamo raggiunto il piccolo baretto che si trova all'angolo opposto della nostra scuola.

Levi non risponde alla mia ultima domanda e quindi decido di lasciar stare l'argomento. Probabilmente non è ancora riuscito a superare qualcosa di brutto che gli è capitato in passato.
Anche io sto ancora male, però oggi sono riuscito a parlarne per la prima volta con qualcuno che non sia mia madre. Non ho idea perché lo abbia fatto ma, credo di fidarmi di Levi. In findo, non ha l'aria di una persona che distribuisce in giro i segreti di qualcuno come se fossero volantini.

SAY MY NAME AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora