fuga dalla realtà

130 10 1
                                    

( a.s. l'immagine mlmlml di inizio capitolo mi hanno proibito di metterla quindi ne ho usata una più family friendly... l'altra cerco di mettervela a fine capitolo)

Eren's pov

L'autobus ci fa a scendere all'ultima fermata e Levi, continuando a tenermi per mano mi trascina lungo quella strada deserta, che in lontananza vedo sfociare in un piccolo agglomerato di case di campagna. Camminiamo sul lato della strada, mano nella mano, verso una meta a me sconosciuta. Si, è romantico, il cuore mi rimbalza nel petto senza nessun accenno a volersi fermare, ma... dove stiamo andando?

-dove mi stai portando?

Levi si ferma davanti a una casetta e guardandomi negli occhi dice:

-qui è dove sono cresciuto. Prima che mia madre... Prima, vivevo in questa casa.

Era l'ultima di una fila di abitazioni. Piccole villette di modeste dimensioni con un giardinetto intorno. Sul muro bianco si arrampicava dell'edera e delle piccole rose gialle. Dal centro di un cancelletto che delimitava la casa, si arrivava alla porta tramite una scala a cui erano appesi vasi dai quali pendevano cespugli di salvia e rosmarino.

- sembra un set cinematografico.

dico con la bocca spalancata e gli occhi a stellina.

- vengo spesso qui, mi aiuta a rilassarmi e non tollero che qualcosa sia sporco o fuori posto.

risponde Levi guardandomi con uno sguardo incantato?

Arrossisco.

Levi's Pov

Eren è bellissimo. Guardarlo con quell'espressione meravigliata dipinta sul volto mi fa sorridere involontariamente.

- ma allora anche tu sai sorridere!

Torno subito serio e tiro Eren per un braccio verso la porta della casa. Prendo le chiavi dalla tasca della giacca e dopo averle girate nella serratura entriamo.

All'entrata si presenta con un corridoio dritto e una scala a destra che porta al piano di sopra. Alla fine del corridoio c'è un piccolo soggiorno che comunica con la cucina tramite una specie di bancone che funge da tavolo. Dal soggiorno si vede dalla portafinestra una verandina aperta che da sul giardino del retro. L'arredamento della casa è quasi pittoresco, non in chiave moderna ma proveniente da un' altra epoca. Nell'aria si percepisce profumo di pulito, come deve essere.

- non è niente di che ma...

- E' BELLISSIMA!

L'entusiasmo del castano mi travolge.

Eren's pov

- Levi è stupendo qui, tutto così vintage, i fiori, i mobili voglio vedere il piano di sopra!

Mi giro verso di lui per chiedere un cenno di conferma

Levi cammina verso di me con uno sguardo diverso dal solito dipinto sul volto, mi guarda dritto negli occhi e il mio cuore inizia a battere come prima d'ora mai aveva fatto. Indietreggio cercando di tenere la distanza tra me e lui ma a un certo punto mi blocco. Non posso più indietreggiare, ho raggiunto con la schiena la parete della stanza. Levi continua ad avanzare verso di me fino a raggiungermi. Appoggia le mani sui miei fianchi e avvicina la sua bocca al mio orecchio per sussurrarmi qualcosa.

- vorrei...

Si ferma un attimo e sorride quasi impercettibilmente.

- voglio che questa casa sia il posto in cui solo noi esistiamo e il resto non importa, il posto sicuro dove possiamo essere ciò che vogliamo.

SAY MY NAME AGAINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora