CAPITOLO 9

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Stavo aspettando che arrivasse Jimin, così nel frattempo decisi di fare una doccia rilassante; indossai dei leggins neri con degli strass sui lati e dall'armadio di Yoora presi un crop top bianco che metteva in risalto il seno, o meglio, speravo che facesse lo stesso effetto anche su di me.
Finii di mettere l'eyeliner come fece Yoora la sera prima, il mascara e diedi una sistemata veloce ai capelli, ancora arricciati.

Sistemai un po' la mia stanza e controllai che tutto fosse apposto, poi il suono del citofono mi fece sobbalzare
-Chi è?!-
-Hey bimba cattiva..sono Jimin!- disse ridendo e il cuore perse un battito
-Oppa! Finalmente!!- aprii il portone e aspettai

Hana..respira..stai diventando cianotica..

Respirai e il campanello della porta suonò facendomi bloccare

Andiamo Hana..è solo Jimin..
APPUNTO!!

Aprii la porta e per poco non persi la mascella per strada!
Jimin era lì in tutta la sua bellezza con degli skinny jeans strappati alle ginocchia, un maglioncino nero aderente con scollo a "V", un bomber nero e anfibi militari neri.
I capelli biondi leggermente scompigliati gli coprivano in modo sexy, anche troppo, l'occhio sinistro e sulle labbra quel magnifico sorriso che mi stese.

Lo fissai per un tempo lunghissimo, finché la sua mano che mi sventolava davanti non mi fece rinsavire
-Hey..Hana..tutto ok?!- il suo tono era dolce, la voce melodiosa come quella di un angelo
-I-io..s-si...tu-tutto ok! Entra pure!- mi spostai per farlo accomodare e presi il bomber per appenderlo nell'attaccapanni; mi voltai e Jimin mi sorrise
-È molto carina casa tua!-
-Gra-grazie...tutto merito di Yoora!- dissi sorridendo, poi continuai
-Prego siediti pure...prendo qualcosa da bere!- mi diressi in cucina, aprii il frigorifero trovando due lattine di Coca Cola e le presi, ma due mani sui miei fianchi mi fecero voltare; trovai Jimin lì, che lentamente inumidiva le sue stupende labbra e arrossii
-Ho...ho tr-trovato..que-queste..- ma la sua attenzione era rivolta alle mie labbra; si avvicinò felino e di riflesso indietreggiai, finendo contro il bancone della cucina e lui sorrise ammiccando
-Sai.. purtroppo..non ho trovato la panna montata che mi avevi chiesto..-
-Oh... be'..non..non impo-importa...- iniziai a balbettare, il cuore scalpitava e ansimai

Hana..ma che cavolo fai?! Ma sul serio?! Riprenditi!!

Cercai di respirare, ma sembrava che i miei polmoni avessero deciso di andare in sciopero!
Mi accarezzò la guancia con una lentezza che mi uccideva
-No..infatti! A me il dessert..piace mangiarlo senza...la panna..- il suo tono era basso, quasi roco e mille brividi mi percorsero il corpo come piccole scariche elettriche.
Cercai di deviare il discorso
-Ehm...hai..hai fame?!- chiesi imbarazzata, mi guardò sorridendo
-Si! Molta!-

Fiù..sono salva..

Aprii la credenza ed esclamai
-Ci sono biscotti, patatine e...anche dei dolcetti al cioccolato...- sentii il suo respiro caldo sul collo, mi voltai e i suoi occhi urlavano "ti voglio adesso"
-..in realtà...ho fame...di te!!- non ebbi nemmeno il tempo di metabolizzare che le sue labbra premettero sulle mie con voracità, mentre le sue mani mi tenevano stretta a lui, facendo aderire i nostri corpi; sentivo il suo corpo tonico strusciarsi sensuale sul mio, mentre le sue labbra lasciavano le mie per attaccarsi avide al mio collo con baci umidi e lussuriosi.

La mia mente era in tilt e il mio corpo in suo potere; avvolta da quell'eccitazione fatta di sensazioni e proibizione, iniziai a strusciarmi a mia volta, assecondando i suoi movimenti sempre più ammalianti.
Sapevo che era come avvicinare la benzina al fuoco, ma non riuscivo a fermarmi e i nostri corpi iniziarono a reagire a questo contatto
-Ha-Hana...aahh..non..non..- ansimava sotto il forte contatto del mio corpo e delle mie labbra che avevano cominciato, vogliose, a baciare e leccare ogni centimetro del suo collo e del suo petto; legai le braccia al suo collo e continuai a strusciarmi su di lui; leccai le sue labbra per poi succhiarle e lo guardai
-Ti prego..non fermarmi..- glielo sussurrai a fior di labbra, le stesse da cui mi feci sottomettere
-..non volevo fermarti...volevo chiederti di non farlo..- prese possesso delle mie labbra, mentre i nostri corpi cercavano, nonostante l'ostacolo dei vestiti, di soddisfare la voglia l'uno dell'altro senza pudore.

HANA-Come un Fiore di Ciliegio [COMPLETA]- Wattys 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora