'Non perdere di vista l'obiettivo Alex! Non puoi perdere la testa per quella lì.. che poi manco la conosci. Vi siete scambiate si e no due parole.. Devi solo farti dire dove ha nascosto i soldi e poi ricomincerai la tua vita fuori di qui.' si ripete costantemente Alex da circa 3 giorni, dopo il bacio e l'imminente fuga della mora.
Da allora, infatti, le due si erano evitate completamente.
Ognuno aveva continuato la propria vita trattandosi con indifferenza: Ruiz impegnata con il suo gruppetto, tra cui Nuñez sempre appiccicata; mentre Alex continuava a lavorare in cucina, legando in particolare con le amiche di Sole, in attesa del ritorno di quest'ultima.- Alex serve una mano al bancone. Vai di là e aiuta le altre a servire i vassoi per il pranzo.- Le dice la cuoca ancora indaffarata a cucinare.
La bionda annuisce e raggiunge le altre in sala mensa, guardandosi intorno e pregando affinché Ruiz si fosse già servita. Non aveva proprio voglia di ritrovarsela faccia a faccia.'Fortunatamente non c'è! Avrà già pranzato e adesso sarà in giro da qualche parte.' pensa la bionda, tirando un sospiro di sollievo, dopo aver dato un' occhiata alle detenute sedute ai vari tavoli della mensa.
Tuttavia, mentre serve, non fa altro che guardare l'entrata della mensa posta di fronte a lei.
Prova, infatti,sentimenti contrastanti. Da un lato vorrebbe evitarla perché quel suo comportamento l'ha destabilizzata, facendole quasi dimenticare il suo scopo; ma dall'altra ha una gran voglia di vederla.
Quella mattina infatti, quando si era svegliata, lei già non era più nel suo letto. E così era stato anche nei giorni precedenti.A questo ignorarsi tra le due, però, si contrappone la pressione del direttore e della polizia, che sono col fiato sul collo della ragazza per avere più informazioni possibili.
Nonostante ciò, Alex aveva comunque deciso di non raccontare nulla circa la storia del pacchetto. Non sapeva bene il motivo. Ripeteva solo a se stessa che per adesso non poteva rischiare di raccontare di qualcosa, magari irrilevante per le indagini, e giocarsi la sua copertura.----------
Ad un tratto mentre è impegnata a servire, annoiata più che mai, sente una risata inconfondibile. È la sua.
Ed eccola lì, nella sua bellezza che la contraddistingue da tutte le altre. Brilla di luce propria con quel sorriso che farebbe scoppiare il cuore a chiunque.
È appena entrata e si sta dirigendo proprio nella sua direzione, distratta da qualcosa detta da una delle sue amiche.Solo una volta arrivata al bancone, questa si accorge di Alex, non aspettandosi completamente che fosse lì. Strozza di fatti subito la sua risata e per un po'resta immobile, con uno sguardo gelido.
- Ehy ti sbrighi?! Stai bloccando tutta la fila.- le urla qualcuno da dietro.
La mora quindi ritorna in se e senza far trasparire nessuna emozione le si avvicina per ritirare il suo cibo, per poi andare a prendere posto a uno dei tavoli liberi.Alex resta lì immobile a guardarla andare via, piuttosto provata dal suo fascino.
- Ehy biondina! - la riprende Nuñez - Hai visto un fantasma? - scoppia a ridere.
Alex si gira, la guarda e le porge il vassoio senza proferire parola.
- Grazie dolcezza. - aggiunge poi sfoggiando il suo sorriso migliore.
- Che ne dici se dopo passiamo un po'di tempo io e te.. non so, magari fumiamo una sigaretta insieme?- azzarda.
- No grazie, ho da fare.- cerca di chiudere subito la conversazione Alex, che avviene sotto lo sguardo attento di Ruiz: aveva iniziato a fissarla non appena la sua amica avesse iniziato a parlarle.
- Io non ho nulla da fare. Ho circa 8 anni ancora da scontare qui dentro quindi - le fa l'occhiolino - posso aspettare che finisca .-
- Okay, ma io.. - si blocca Alex non appena vede Ruiz alzarsi nervosamente dalla sedia, buttare il cibo e uscire a passo veloce dalla stanza, lasciando perplesse sia lei che Nuñez.
- A dopo dolcezza. - la saluta quest'ultima per raggiungere quindi la mora.
'Adesso cosa le è preso?' pensa.--------
- Dai passala a me! - dice a voce alta la bionda per farsi sentire dall'altra ragazza che era appena entrata in possesso della palla.
Finito in cucina, infatti, Alex era uscita fuori a fumare la sua solita sigaretta quando un gruppo di detenute aveva appena iniziato a giocare una partita di calcio. Dopo un po' una di loro, vedendo come la ragazza seguisse con interesse e coinvolgimento, le si era avvicinata per chiederle di partecipare, poiché dispari. La bionda, che tra l'altro aveva sempre amato e praticato fin da bambina questo sport, aveva quindi accettato senza farselo ripetere due volte.
E adesso si ritrova senza la sua felpa, con indosso solo la canottiera bianca che aderisce perfettamente al suo fisico allenato e il pantalone che ha arrotolato fino al ginocchio a mo' di pantaloncini, a correre per tutto il piccolo campo del cortile.
Ancora una volta, a fissarla, sedute ad alcune panche poste ai lati del campetto, ci sono sia Nuñez che Ruiz.
La riccia, in particolare, non le stacca nemmeno per un secondo gli occhi di dosso, anche quando l'azione si svolge da tutt'altra parte rispetto alla posizione della bionda.
La fissa mentre scatta per farsi passare la palla.
La fissa quando si muove con maestria tra le avversarie per calciare poi in porta.
La fissa quando si scioglie i capelli, scuote la testa, per poi legarli nuovamente.In tutto ciò Alex sente il suo sguardo, e quello di Nuñez, bruciarle addosso, sentendosi estremamente a disagio soprattutto per quello della prima.
Perché continua a fissarla da giorni? Adesso non le interessa nemmeno più dissimulare come faceva inizialmente. Lascia che la bionda si accorga di lei.
E tutto ciò non fa che confonderla.-----------
Finita la partita, Nuñez le si avvicina, mentre Ruiz resta seduta.
- Complimenti! Non sapevo giocassi così bene. Le hai dato filo da torcere alle tue avversarie.- la guarda con un sorriso enorme stampato sul viso.
- Grazie - risponde timidamente la bionda.
- Dovresti insegnarmi. Sono una frana a dribblare.- sorride.
- Okay, vieni che ti mostro come si fa.-
Alex decide di dare corda a Nuñez, che rispetto al primo giorno si è addolcita e non ha più provato a darle fastidio. E poi esserle amica, l'avrebbe aiutata a capire meglio Ruiz. O meglio il motivo della sua reazione in mensa quando le aveva viste chiacchierare.Le due passano infatti circa mezz'ora insieme giocando a pallone e ridendo come matte per tutte le cadute di Nuñez.
Solo dopo un po' Alex si accorge che Ruiz non c'è più. È andata via.
- Senti, ma Ruiz perché è scappata via a pranzo?- le chiede la bionda approfittando di stare sole.
- Ma non so. Viv non ha voluto dirmi il motivo esatto, ma solo che ha visto qualcosa che l'ha infastidita.- fa spallucce la ragazza, rispondendole distrattamente.
- Bene dolcezza, adesso vado. Devo sbrigare alcune cose. Grazie per avermi insegnato.- le si avvicina e le lascia un bacio sulla guancia.-----
'Qualcosa che l'ha infastidita.. ma cosa? ' si chiede insistentemente tra sé, mentre è da sola nel bagno, sotto la doccia. ' Sarà mai per il fatto che Nuñez ci provi con me? Forse è gelosa? D'altronde se mi ha baciata, vuol dire che forse un po'le piaccio? Non si bacia una persona che ti fa schifo.. ma ci conosciamo appena..' inizia quindi a farsi prendere da mille paranoie, senza riuscirsi a dare una vera e propria risposta.
Appena finisce, avvolge il suo corpo con l' asciugamano e con i capelli ancora bagnati, si avvia verso la panca dove ha messo poco prima i suoi vestiti.
- Porca miseria! Mi hai spaventata, Ruiz! - esclama portandosi una mano al petto.
Ruiz la guarda attentamente, facendo scivolare il suo sguardo su tutto il corpo della ragazza, soffermandosi sul suo seno, per poi incastrare gli occhi nei suoi.Dopo un breve silenzio da parte di entrambe, con il cuore a mille della bionda che in quel momento è un turbinio di emozioni, la riccia decide di parlare. - Devi prendermi un altro pacchetto stasera!-
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Behind The Bars
Romance🙊 #15 girlxgirl - Questo è ciò che dovrai fare: ti avvicini, fai in modo che si fidi di te e ti fai raccontare tutto. Facile no?- ~Non una semplice storia d'amore ✌️~