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- Devi prendermi un altro pacchetto stasera!-

In quel momento Alex resta di stucco. Mille emozioni iniziano a pervaderla. Rabbia, sconforto, delusione, ira, confusione.. Emozioni che sfociano in una risata nervosa, che lascia perplessa la riccia.
- Davvero? Sei seria? - domanda appena smette di ridere. - Come fai ad essere così? Non mi rivolgi parola da giorni e ora te ne esci di nuovo con sta storia del pacchetto? Ma che problemi hai, Ruiz?! - le urla, portandosi le mani sul viso. - Mi baci, poi scappi e questa è l'unica cosa che hai da dire?!
No, mi dispiace ma io non ti prendo proprio un bel niente. Non ti devo niente!-
Alex raccoglie allora le sue cose sulla panca e fa per andarsene, ma la mano che la mora poggia sul suo braccio scoperto, la blocca.
- Che c'è novellina? Ti ho mandato in tilt con un solo bacio? Ti sei già innamorata?- le dice, con il suo solito sorriso da stronza.
- Vaffanculo, Ruiz!- le urla, cercando di liberarsi dalla sua presa.
Ma la mora non demorde. Continua a tenere la stretta ben salda e con forza la spinge verso la parete vicina. Incastra la bionda tra il muro e il suo corpo. Punta i suoi occhi neri in quelli verdi dell'altra, che confusa da tutto ciò, la guarda quasi con timore. Passa poi a guardare le sue labbra carnose e dopo alcuni secondi, non resistendo, prova a baciarla di nuovo. Ma questa volta Alex resiste e con grande forza di volontà riesce a staccarsi da quelle labbra che in realtà, da quando le aveva assaggiate la prima volta, non poteva più farne a meno.
Gira quindi il suo viso di lato e resta lì per qualche secondo a fissare il vuoto.
- Che c'è? Non era questo quello che volevi?- le chiede stranita la riccia.
- No, cazzo no! Non sono una di quelle che si lascia scopare e via. Io voglio sapere il motivo per cui l'altra volta mi hai baciata e poi sei scappata! Quando avrai voglia di dirmelo, sai dove trovarmi.-
Alex quindi riesce a liberarsi dalla mora, e ancora in asciugamano,con i vestiti in mano, esce dal bagno, lasciandola da sola.

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Dopo aver cenato e finito di ripulire in cucina, Alex esce fuori a fumare.
L'area esterna è completamente al buio. A illuminarla c'è solo la luce della luna che stasera è particolarmente grande.
Alex, che era sempre stata affascinata da essa, si siede quindi su una panca e resta lì a osservarla fino a quando, dopo poco, sente il rumore della porta aprirsi.
Si volta e inizialmente vede soltanto una sagoma. Solo quando questa si avvicina, capisce che si tratta di lei.
- Che vuoi, Ruiz? Il pacchetto non te l'ho preso. Vuoi picchiarmi?- chiede una Alex piuttosto nervosa.
La mora sorride - No, non voglio picchiarti. Non posso rovinare questo bel faccino.- resta per un po'in silenzio. - E poi smettila di chiamarmi Ruiz. Mi chiamo Vivian, ma puoi chiamarmi Viv.- le sorride, e anche se è buio pesto, quel suo sorriso riesce a illuminare tutto.
- Ok, allora tu potresti chiamarmi Alex e non più novellina- risponde ancora fredda.
La mora scoppia a ridere, si avvicina e, sedendosi affianco ad Alex,  le strappa dalle mani il resto della sigaretta che stava fumando.
- Sai una cosa? Hai ragione! Tu non sei una di quelle da scopare e via, come hai detto prima. Sei molto di più. Una con cui costruire un qualcosa. Una su cui fare affidamento - aspira del fumo per poi cacciarlo via. - Prima anche io ero come te. Ma da quando ho perso la mia ex sono cambiata. Ho costruito un muro intorno al mio cuore per non soffrire più. E questo è il risultato. Una stronza senza sentimenti. Da allora nessuna è riuscita a distruggere questo muro.
Ma quella sera quando ti ho baciata, qualcosa è cambiato. Hai creato una crepa in quel muro. E per questo sono scappata. Non posso né voglio tornare a soffrire.
In questi giorni, però, non ho fatto altro che cercare di dimenticare quel momento, ma non ci sono riuscita. In realtà quella che è in tilt, tra le due, in questo momento sono proprio io..-
Alex in un primo momento resta basita dalla confessione della mora. Non se l'aspettava. Non era l'unica che  aveva provato qualcosa in quel bacio.
- Perché devi privarti di qualcosa che ti ha fatto stare bene? Non è detto che se ti è successo una volta, allora ti deve ricapitare - le risponde. - Visto che siamo in vena di confessione - Alex si alza, per poi accovacciarsi proprio di fronte alla mora - quel bacio non mi ha lasciato indifferente. È vero, sarà una pazzia perché non ci conosciamo per nulla. Pensa che solo ora mi hai detto come ti chiami. - sorride , appoggiando le mani sulle sue ginocchia - ma io sono disposta a provarci. Un passo alla volta. Non lasciarti sopraffare dal passato. Cambia pagina. Permettimi di conoscere la vera te; permettimi di apprezzarti; permettimi di farti ritornare ciò che eri prima, perché sono sicura che dietro questo muro si nasconde una delle persone più belle che abbia conosciuto.-
A questo punto, Alex vede gli occhi della mora lucidi e pieni di lacrime e non resistendo più, questa volta è lei che si avventa sulle sue labbra, dando vita ad un vero e proprio bacio in cui le due si dicono quanto si vogliano.
Dopo un po' si staccano e la bionda porta la sua mano al viso della ragazza, asciugandole una lacrima ribelle che la mora non era riuscita a trattenere e quest'ultima le regala uno dei sorrisi più dolci e sinceri mai visti finora.
- Va bene ci voglio provare perché in poco tempo sei entrata nella mia testa e non riesco a non pensarti. Non riesco a non smettere di guardarti. Ma poi quanto sei sexy quando giochi a calcio?! -
- Ehm.. grazie - arrossisce la bionda, non abituata a ricevere complimenti.
- Comunque.. spero che riuscirai ad avere pazienza con me. Voglio conoscerti, sapere tutto di te.
Ti chiedo solo una cosa.. per adesso non rendiamo tutto pubblico. Teniamola per noi questa cosa che sta nascendo. Non mi va di dare alle altre la possibilità di spettegolare su di noi.-
- Va bene. Un passo alla volta, tranquilla.- si avvicina e le lascia un casto bacio sulle labbra. - Ora rientriamo, altrimenti ci lasciano qui fuori.-

Behind The BarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora