15

96 9 4
                                    

Dopo la lite con Nuñez, Alex accompagnata da Ruiz andò in infermeria per farsi medicare. All'inizio si temeva per una frattura. Ma si trattava solo di un brutto colpo.
Sole entrò dopo di lei e fortunatamente, a parte qualche livido e il labbro spaccato, non ebbe gravi conseguenze.
Anche Nuñez si recò dal medico, e dopo essere stata medicata, fu messa in isolamento per 7 giorni, poiché tutte le altre avevano confermato che fosse stata lei a iniziare la lite.

Nei giorni successivi, Alex non fu lasciata mai sola da Ruiz, né tantomeno da Sole. Le due cercavano infatti di restarle affianco il più possibile, poiché questa ancora pensava a Nuñez e a come fargliela pagare.
Al di là di Sole, ciò che sorprese di più la bionda dagli occhi verdi, fu l'atteggiamento di Ruiz. Era totalmente cambiata nei suoi confronti da quando aveva detto a tutti di stare insieme a lei. Aveva infatti azzerato del tutto quella freddezza che tanto dissimulava davanti alle altre, non calcolandola minimamente. Ora invece in qualsiasi direzione Alex andasse lei la seguiva, le teneva la mano, la baciava davanti a tutti. Di certo non si aspettava così tanta dolcezza da una persona che aveva sempre mostrato il contrario. Addirittura quasi non stava più con il suo solito gruppo.

- Guarda che non devi stare sempre con me; se ti va puoi anche stare con le tue amiche. Per me non ci sono problemi.- le disse un giorno la bionda, mentre erano entrambe nella loro cella a chiacchierare, sedute sul letto.
- Lo so, ma non mi va. Ho già passato troppo tempo a fingere di non avere nulla a che fare con te e adesso voglio recuperare.-
- Da quando sei diventata così dolce?-
- Idiota! Ho solo voglia di stare con te e proteggerti da quella massa di isteriche là fuori. Non permetterò mai più di torcerti un capello!-

La mora le fa cenno con la testa di farle posto per stendersi su un fianco accanto a lei.

- E poi ho tanta voglia di coccolarti..- inizia a passare le estremità della sua mano sul suo viso e tra i suoi capelli, facendo sì che l'altra chiuda gli occhi e si rilassi.

- Aspetta! Visto che hai tanta voglia di stare con me, perché non mi racconti del motivo per cui sei qui dentro. Non me lo hai mai detto..-
- Davvero preferisci parlare piuttosto che le coccole?! E poi nemmeno tu me l'hai mai detto.- le fa una linguaccia. - Non si può evitare 'sta cosa?-
- Dai! Perché non vuoi raccontarmelo?- le chiede mettendosi a sedere e mostrando il suo sguardo supplicante.
- Perché non vado fiera di ciò che ho fatto.. e non voglio che tu dopo mi veda come un mostro..-
- Tesoro - le accarezza la guancia, guardandola dritta negli occhi - non sono qui per giudicarti.. se sono qui con te, vuol dire che anche io ho commesso degli errori.. entrambe stiamo pagando per ciò che abbiamo commesso e questo è quello che conta.-
- Va bene! Però.. quando avrò finito, qualsiasi cosa ti passi per la mente dovrai dirmela.-
- Certo.-
- Allora.. da dove iniziare.. ti ricordi che ti ho parlato della mia ex?-
- Hm hm.-
- Bene, dopo averla trovata senza vita, per un bel po'di tempo non mi sono mai arresa all'idea.. c'era qualcosa che non mi convinceva. Perché Mollie, così si chiamava, nonostante facesse uso di quella merda, non aveva mai superato il limite.. almeno su questo riusciva a controllarsi..
Comunque, dopo circa 3 mesi, un giorno incontrai un amico che avevamo in comune, Paul, che non vedevo dal giorno del funerale, e mi invitò per una birra a casa sua. Con mia sorpresa, notai che aveva cambiato casa e adesso viveva in un appartamento piuttosto lussuoso. Cosa che mi straní perché da quel che ricordavo, di certo non navigava in buon acque. Ma lasciai stare, pensai che forse era riuscito a trovare un buon lavoro.
Iniziammo quindi a bere così tanto che entrambi ci ubriacammo a tal punto che piuttosto che essere euforica, io al contrario iniziai a piangere, ricordando i momenti passati con lei. E con me, iniziò a piangere anche lui.

Ad un certo punto si alzó, andó in una stanza per poi ritornare con una valigetta che mi porse. Mi disse di perdonarlo e di accettare quei soldi che conteneva la valigetta. Erano circa centomila euro! Io li rifiutai. Perché mai dovevo prendermi i suoi soldi?
Così gli chiesi il perché di quel gesto e soprattutto per cosa dovessi perdonarlo. Dopo un bel po'di tempo, in cui non smetteva di piangere, si decise a dirmi la verità. Mi raccontó infatti che la sera in cui trovai Mollie senza vita, lui era stato con lei. O meglio lei l'aveva chiamato perché aveva finito le sue scorte e gli chiese di procurargli qualcosa di forte. Così lui chiese ad un amico e non so che pasticca gli abbia dato ma a suo dire era piuttosto forte. I due quindi decisero di dividerla per limitarne gli effetti. Dopo pochi minuti già aveva fatto effetto e iniziarono a ridere e scherzare. Spensero la luce e totalmente al buio si misero a ballare, fino a quando lui non la baciò. Un bacio che inizialmente lei ricambiò ma ben presto cercò di allontanarlo.
Bhe l'idiota, totalmente fatto, non si fermò e la spinse sul divano, la spoglió, nonostante lei cercasse in tutti i modi di fermarlo, e iniziò a penetrarla. Inizialmente lei si dimenava, gli pregava di smettere, gli diceva tra le lacrime di non sentirsi bene, di stare male, ma lui non si fermò. E continuò finendo tranquillamente ciò che aveva iniziato, poiché lei dopo un po'non oppose più resistenza. E poi si addormentò.
Al suo risveglio, vedendo che Mollie ancora dormiva, accese le luci per dare una sistemata alla stanza.
Solo dopo un po' si rese conto che lei non stava dormendo.. ma era lì sul divano, con gli occhi aperti, pallida. Lui la chiamó, le diede qualche pacca per svegliarla, ma niente.. era ormai troppo tardi. Il suo corpo non aveva retto ciò che gli aveva dato.. e impaurito quindi scappò via.
Quando finì di raccontarmi tutto, sarà stato l'alcol, sarà stato per il dolore, per la ferita ancora aperta, iniziai a colpirlo, perdendo totalmente il controllo. Solo quando riuscii a ritornare in me, mi accorsi di averlo ridotto in pessime condizioni  Ma piuttosto che aiutarlo, presi la valigetta e corsi via.
Il caso volle che lui era pedinato da tempo e dopo qualche giorno, per via delle impronte, riuscirono a risalire a me. Ed ecco.. questo è il motivo per cui sono qui..-

Per tutto il tempo, Alex non aveva detto nulla, lasciandola parlare senza interrompere. Aveva capito quanto fosse duro per lei raccontarle tutta la storia. La mora aveva infatti gli occhi rossi e pieni di lacrime.

- E perché hai preso i soldi?-
- Non so dirti il motivo. In quel momento li sentivo miei di diritto per ricompensare la mia perdita e quindi li portai con me e li nascosi nel giardino di casa. Dopo qualche ora, a mente fredda, capii che non mi avrebbero riportato indietro Mollie e quindi decisi di sbarazzarmene. Ma quando andai a riprenderli, non li trovai più. Spariti!-
- In che senso non li hai più trovati?-
- Sì, la buca dove avevo messo i soldi era vuota. Non c'era traccia della valigetta. Sono sicura che qualcuno mi abbia seguita.. e adesso non solo devo scontare gli anni per aggressione ma anche per aver rubato denaro che in realtà non ho.. spero solo che il mio avvocato riesca a scoprire chi sia stato. -

Finalmente Alex aveva scoperto la verità. In realtà lei non aveva i soldi e questo la risollevó in un certo senso. Adesso poteva raccontare tutto al direttore senza compromettere la sua compagna, cosa che più la dispiaceva. E allo stesso tempo lei poteva riottenere quella libertà che tanto le mancava.

- Spero tanto che si scopra chi abbia realmente preso quei soldi, così potrai uscire presto da qui, e chissà magari vivere questa nostra relazione fuori da queste quattro mura..-
- Sul serio? Vuoi continuare a frequentarmi anche al di fuori di qui e al di là di ciò che ho fatto?!-
- Perché non dovrei? Sto conoscendo una persona meravigliosa e di certo non voglio farmela scappare!
Fossi stata in te, forse anche io avrei reagito così. Sicuramente non è la miglior opzione, ma in quel momento posso capire come ci si possa sentire.
Nonostante il nostro rapporto sia solo all'inizio, se solo ti torcessero un capello, non risponderei delle mie azioni..-
- Allora anche tu sei dolce, mia piccola Rocky!-
- Rocky?!-
- Ovvio! Prendi a pugni tutte!-
- Se io sono Rocky, tu sei la mia Adrianaaa!-

Entrambe scoppiarono in una fragorosa risata, che culminò in un dolce bacio.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Behind The BarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora