Capitolo Uno: Il sogno

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POV Italia

Era sera....mi trovavo in salotto con mio padre, l'unica luce era quella della TV.

Stavamo disegnando...o almeno io, lui mi guardava sorridente.

"Italia mi passi quella foto la giù?"

la foto in questione raffigurava io e mio padre insieme, con mio fratello maggiore Spagna. ( Ha sempre avuto tre anni in più di me)

Gliela passai e mio padre la prese... Guardandolo in viso mi accorsi quanto fosse pallido..aveva due ochiaglie nere.

" grazie Ita... di da parte mia a Spagna che gli voglio bene, come ne voglio anche a te..."

Poi mio padre mi sorrise di nuovo e andò in camera sua.

Io lo seguì, ma non entrai subito. Sinceramente avevo tanta voglia di farlo, così alla mi decisi a palancare la porta...e...mio padre era disteso sul letto...ma in posizione che sembrava ci fosse caduto...

" papà?..."

non rispose.

" papà?..."

Mi avvicinai, e solo allora mi accorsi del respiro lento. Troppo lento.

" PAPÀ!"

Esclamai, e allora corsi di sotto.

Da lì i miei ricordi divennero confusi: Il telefono di casa era rotto, io non ne avevo uno mio e non sapevo dove fosse quello di mio padre. Preso dal panico, ricordo di essere corso fuori e vado alla casa di Francia, che abitava nella mia stessa via. La chiamo, lei scende e apre la porta. Suo padre Vichy french non c'era. Siamo solo noi due.
Le racconto tutto, lei prende il suo cellulare e chiama il pronto soccorso. Veloci come dei razzi corriamo tutti e due a casa mia...Spagna era già accanto a mio padre, come me cercava di chiamarlo o di svegliarlo.

Lui non rispondeva, e l'ambulanza non arrivava e...

E un suono forte e sordo mi penetra nei timpani.

Mi sveglio grazie al suono della sveglia, sono le quattro...devo averla lasciata accesa.



POV Germania

Berlino in fiamme. Militari che urlavano e correvano da tutte le parti... Io e mio padre che scendevamo dalle scale di corsa e correvamo fuori dalla Villa.
Una asse vacillò e cadde dal tetto, finendo addosso a mio padre e bloccandogli una gamba... Lui riuscì a liberarsi, ma era pur sempre troppo ferito per continuare ad andare avanti.
Quindi mi prese le mani e mi disse con voce strozzata:
" co....corri Germania...no....non ti fermare...."

Io mi voltai e terrorizzato corsi nel bosco, credevo che sarei morto.. ma il sogno si interruppe... all'improvviso mi svegliai: una vibrazione del telefono che avevo ancora in tasca quando mi ero addormentato mi aveva svegliato, era una chiamata di Turchia, una delle nostre candidate all'entrata dell'UE.

"cosa ti serve? sono le quattro!" Le risposi, fingendomi scocciato.

"Scusami, mi dispiace, ma volevo sapere se alla riunione di domani ci sarai..." disse timidamente.

"Oh...è ovvio che ci sarò!"

"ok! allora a domani!

Poi chiuse la chiamata.

"Il Loop Temporale" ( COMPLETA ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora