Rachel Heart, dopo una lunga relazione, viene lasciata dal fidanzato. Per una donna gentile come lei questo è un duro colpo, tanto da arrivare a chiudersi in se stessa ed alzare delle barriere verso tutti. Ma l'incontro inaspettato con Gabriel, uomo...
<<Ho accettato, ti rendi conto? Ho accettato di uscire con un uomo che conosco a malapena>> Rachel camminava avanti e indietro per la stanza. Madison, comodamente seduta sul divano, ascoltava paziente. Erano le dieci di sera quando Rachel l'aveva chiamata quasi pregandola di venire a casa. La sua amica era un fiume in piena di parole. Parlava di Gabriel, di come l'aveva conosciuto e dell'uscita che aveva accettato. Teddy dormiva beato nella sua cuccia, muovendo appena le orecchie alla voce di Rachel. <<Cosa mi è saltato in mente, Madison? Questo non è da me. Mi ha dato anche il suo numero>> <<Stop! Calma e respira, Rachel>> disse la bionda, alzando una mano. Rachel si fermò e la guardò. Madison sorrise. <<Era ora, amica mia. Hai fatto bene ad accettare perché restare chiuse come una monaca non serve a nulla>> <<Ma io vado a lavoro...>> <<Casa e lavoro. Lavoro e casa. Meno male che ci siamo noi con cui uscire, altrimenti sarebbe peggio>> La ragazza si sedette accanto a lei. <<Non è da me>> ripeté. <<Devi cogliere questa opportunità. Ti ha dato il suo numero, no? Allora chiamalo e fatti dire qualcosa di più su domani, così ti aiuto a scegliere cosa indossare>> Ed eccolo lì, il famoso sorriso di Madison Mackenzie. Quel sorriso significava che ogni replica di risposta era inutile. Rachel sospirò sconfitta e compose il numero. Gabriel rispose al terzo squillo. <<Pronto?>> <<Gabriel, ciao. Sono Rachel>> <<Ciao, faccina buffa>> <<Mi chiamo Rachel>> <<Scusa. Che succede?>> Il divertimento era percettibile nella sua voce ma, invece di esserne irritata, le venne quasi da sorridere. <<Non mi hai detto nulla di domani. Dove sarà?>> <<Domani mattina alle nove, ci faremo un giro a Central Park>> rispose felice. <<Oh, va bene>> <<A domani, Rachel>> <<A domani, Gabriel>> Quando riattacco', si voltò verso Madison. <<Domani mattina andremo a Central Park>> <<Che tenero, vuole andarci piano. Ed è giusto così>> Rachel sbuffò. <<È solo un'uscita tra conoscenti, o quasi. Ovvio che non mi avrebbe portata a cena>> <<Perché ha capito che non avresti accettato, altrimenti>> <<Pensi miri a quello?>> Fu il turno di Madison, questa volta, di sbuffare. <<Penso che lo capirai domani se le sue intenzioni non sono cavalleresche. Hai bisogno di questa uscita, di sbloccarti>> Rachel annuì e dopo guardò l'orologio che segnava la mezzanotte. <<Mi dispiace averti riempito la testa di chiacchiere>> <<Scherzi? Sono qui per questo, anzi resto per stanotte. Non mi va di guidare fino a casa>> Le due donne si sorrisero.
<<Davvero non vuoi mettere i tacchi?>> <<A Central Park si cammina con la massima comodità. Non è una passerella>> Madison sospirò e mise da parte le scarpe con dei vertiginosi tacchi a spillo. Rachel certe volte la trovava bizzarra. Non si era messa nulla di eccessivo, solo un paio di jeans, una maglia color crema e scarpe da tennis di colore bianco. Su insistenza di Madison aveva lasciato i capelli sciolti. <<Se ti invita a cena farò in modo di renderti una bomba sexy. Ti sceglierò anche la biancheria>> <<Ma cosa dici?>> sbottò, Rachel, rossa in viso. Madison ridacchiò. <<Non sono pessima in questo modo>> <<Infatti sei graziosa>> Rachel alzò gli occhi al cielo, dopo prese la giacca e uscì. Madison guardò Teddy e lo accarezzò. <<Come dobbiamo fare con la tua padrona?>> Il cucciolo abbaio' e la bionda iniziò a riordinare. Quando uscì, trovò Liam che stava appena rincasando. <<Liam>> <<Madison>> disse stupito. La donna sorrise e lui disse, imbarazzato e tenero : <<Caffè?>> <<Perché no?>> Ed entrò con lui.
Gabriel era già arrivato e Rachel lo raggiunse. <<Buongiorno, Gabriel>> disse cortese. <<Buongiorno, Rachel>> rispose sorridendo. E Rachel dovette ammettere ancora una volta quanto fosse rassicurante e dolce quel sorriso. Gabriel le aprì la portiera della macchina e salì. Dentro c'era un dolce profumo di frutti di bosco e Rachel si sentì bene. Non sopportava odori troppo forti o nauseabondi, ma il profumo della frutta, specie degli agrumi, era un toccasana per lei. Anche se, nella sua personale classifica dei profumi, nulla batteva quello del pane e dei dolci appena sfornati. Gabriel si mise al volante. <<A Central Park>> le disse, sorridendole. Rachel lo ricambiò di cuore.
Situato tra i due quartieri residenziali Upper West Side e Upper Esat Side, Central Park era il parco più amato dagli atleti. Vasti sentieri, parchi giochi per bambini, laghi e due piste di pattinaggio artificiali. La giornata era piacevole, nonostante fosse Autunno, e le foglie degli alberi avevano perso la tonalità verde brillante per lasciare spazio ai colori tipici della stagione. Come sempre, era pieno di gente intenta ad allenarsi o a passeggiare. Rachel e Gabriel camminavano fianco a fianco. <<Mi chiamo Gabriel Flyners>> le disse, iniziando la conversazione. <<Io sono Rachel Heart>> <<Cosa ti piace fare nel tempo libero, Rachel?>> La donna osservò il cielo limpido. <<Adoro scrivere>> <<Sei una scrittrice, allora. Magnifico. Che genere adori?>> domandò con sincera curiosità. <<In questo momento sto scrivendo un romanzo d'amore, ma sto combinando un disastro. Certe volte è come se i miei personaggi...>> si bloccò e scosse la testa. <<Cosa?>> chiese, Gabriel. <<Penserai che sono matta>> <<Come puoi dirlo con certezza?>> Rachel lo fissò negli occhi, erano così belli. Poi guardò il sentiero davanti a loro. <<È come se i miei personaggi avessero una volontà propria. Come se facessero l'opposto di ciò che penso. È un po' difficile da spiegare. Sophia, la mia protagonista, doveva sposarsi con John. Ma lui sta partendo per l'Alabama e lei ora si trova alla stazione, nella speranza che non lo abbia fatto>> <<E lo ha fatto? Se si amano tanto, perché partire?>> <<Io...non lo so. Suppongo sia stato tutto influenzato dal mio umore>> mormorò. Gabriel capì e cercò di farle tornare il sorriso, non voleva vederla triste. <<Io sono un fotografo>> <<Cosa?>> domandò. <<Sono un fotografo professionista e ho anche uno studio mio>> <<Cosa fotografi?>> <<Paesaggi, persone...>> <<Donne nude?>> <<Anche uomini>> Rachel lo guardò scioccata e lui scoppiò a ridere. <<Dovresti vedere la tua faccia. Vorrei avere una macchina fotografica, in questo momento>> <<Scemo>> borbottò, colpendolo sul braccio. <<Stavo scherzando>> disse ridacchiando. <<Lo avevo capito...dopo>> Poi Rachel continuò : <<Quindi ambisci al premio Pulitzer?>> <<Non sono un giornalista e non lavoro per nessuna redazione>> disse dolcemente. Rache annuì. <<Quel taglio che avevi, per caso sei anche un detective privato? Hai fatto incazzare qualcuno?>> Dirle ora del suo secondo lavoro? Meglio di no. Non voleva farla scappare, anche se avrebbe dovuto affrontare questo argomento spinoso, prima o poi. <<Non lo sono>> disse sorridendo. Rachel osservò la gente, coppie che si tenevano per mano e bambini che si divertivano. Era come se la situazione non si stesse sbloccando. Gabriel si stava mostrando gentile, mentre lei aveva ancora troppe barriere alzate. <<Perché io? Insomma, mi hai chiesto...>> <<Volevo farlo. Ci siamo conosciuti in maniera bizzarra, no? E poi alla tavola calda...>> <<Oh, ti prego. Non ricordarmi di ieri>> disse imbarazzata, ma con un lieve sorriso. <<Il mio completo è come nuovo, tranquilla>> rispose ridendo. <<Hai parlato con nonna Joanna>> <<Una donna saggia e piena di sorprese>> Rachel sorrise e annuì. <<Blake è così fortunata ad averla. I miei nonni non ci sono più, purtroppo>> <<Io ho una nonna, ma l'età le gioca brutti scherzi con la memoria e l'udito>> disse Gabriel. <<E dove si trova?>> <<In una casa di riposo a New York. Vado a trovarla ogni volta che posso>> Rachel notò i limpidi occhi di Gabriel farsi più scuri, come se un velo di tristezza li avesse coperti. Fu quasi tentata di stringergli la mano, ma si limitò a sfiorarla. L'uomo si riscosse e le sorrise. <<Mangiamo qualcosa?>> le domandò. <<Perché no?>> rispose, sorridendo, Rachel.
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Cari lettori, rieccoci qui ^^. Con una splendida cornice come quella di Central Park (le due foto) Rachel e Gabriel hanno il loro primo appuntamento come conoscenti. Ma la situazione si sbloccherà? Lo vedremo nel prossimo capitolo ^^. Un mega abbraccio ^^