Capitolo uno

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Una pioggia leggera aveva dato il buongiorno a Manhattan. La gente si precipitava a lavoro, chi in taxi o chi sulla propria auto. Una donna minuta camminava per le vie della città con il suo grande ombrello nero. Occhi blu, labbra carnose e lunghi capelli castani ad incorniciare un viso dai lineamenti delicati come quelli di una bambola di porcellana.
<<Benvenuto, Autunno>> borbotto', stringendosi nel suo cappotto.
Non sopportava la pioggia, ma ci doveva convivere. Manhattan era famosa anche per il suo clima e se pensava a cosa l'aspettava durante l'Inverno iniziò a tremare. Freddo, gelo e neve. Accelero' il passo alla vista di una coppietta che camminava mano nella mano. Due giorni fa era esattamente come quella ragazza. Esatto, era. Perché il suo storico, ormai ex, fidanzato aveva deciso di lasciarla con le scuse più banali del mondo :
-Non sei tu, sono io.
-Ti vedo ormai come una sorella.
-Teniamoci lo stesso in contatto.
Al solo ripensarci le venne da ridere. Era così palese che Kevin avesse trovato un'altra e non aveva avuto il coraggio di dirglielo in modo diretto.

Due giorni prima :
Kevin era seduto sul divano, la sua ragazza era davanti a lui con quel sorriso che adorava. Un lampo di tristezza passò attraverso i suoi occhi verdi.
<<Rachel, io...>>
<<Sì?>> chiese, curiosa.
L'uomo si alzò e fissò la finestra.
<<Non posso credere che siano passati sei anni dal nostro primo incontro. Sei davvero una donna formidabile>>
Rachel lo ascoltò in silenzio. Kevin era sempre stato un uomo dolce e affettuoso, ma quel tono la mise in allerta.
<<Kevin, per caso è successo qualcosa?>> domandò.
Lui si voltò e disse :
<<Il fatto è che non sei tu, sono io. Sei eccezionale ma...>>
<<Mi stai lasciando?>>
I due si fissarono. Rachel capì subito e scoppiò a ridere.
<<Oh mio Dio, non è affatto uno scherzo divertente>> disse la donna.
<<Non lo è. Rachel, sento che le cose tra noi non funzionano. Ti voglio bene come una sorella, ma non ti amo più>>
Una sorella. Quella parola era peggio di un pugno allo stomaco, ma cercò di non mostrarlo. Rachel si alzò e prese il suo cappotto.
<<Aspetta...>>
<<Sai una cosa, Kevin? Ho capito tutto. Credi non mi sia accorta delle telefonate in piena notte o di quella orrenda macchia di rossetto sul colletto della tua camicia? Davvero mi credi così stupida? Tieniti pure quella sciocca segretaria, almeno non sarò più costretta a vedere tua madre e a dirle quanto i suoi pranzi siano deliziosi pur sapendo il contrario>>
Cercò di avere un tono ironico e tagliente, ma ne uscì uno ferito che le provocò le lacrime agli occhi. Rachel Heart se ne andò sbattendo la porta e chiudendo una storia importante.

Quando arrivò alla tavola calda erano tutti in movimento, data la confusione che c'era. Blake, la proprietaria, la guardò con i suoi profondi occhi nocciola.
<<Finalmente, Rachel. Non vedi quanta gente abbiamo da servire?>>
<<Faccio subito>> disse, frettolosamente.
Una volta tolto il cappotto e indossato il grembiule, iniziò a prendere le ordinazioni. Lavorare quando c'era tanta confusione aveva i suoi lati positivi : non pensava a Kevin.
Brian, suo amico e collega, si avvicinò a Blake.
<<La rottura con Kevin sembra non averla toccata minimamente>>
La donna alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. Si sistemo' una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio e disse :
<<È qui che ti sbagli, Brian, quella è solo una maschera. Non potrà fingere per sempre>>
<<Come ne sei sicura?>>
<<Sei così ingenuo>> rispose Blake, mettendo delle fette di torta su alcuni piattini.
Il ragazzo osservò Rachel muoversi tra i tavoli come una trottola. Rideva, scherzava e prendeva ordinazioni. La solita Rachel.
<<Non stare lì impalato>> lo ammoni', Blake.
<<Scusa>> le rispose.

Aveva perso il conto di quanto clienti avesse servito ed era un miracolo che non le fosse venuta una parlisi facciale a furia di sorridere, ma anche questa giornata stava terminando. Blake era appoggiata al bancone e disse :
<<Che ne dici di una tazza di caffè?>>
<<Volentieri>>
Avrebbe dovuto rifiutare. Aveva bevuto talmente tanta caffeina da non riuscire a dormire la sera. Meglio, si disse, si concentrava molto sulla scrittura del suo romanzo.
<<Dovresti riposare>> le disse amichevolmente.
<<Non mi sono mai sentita meglio, Blake. Ho energia da vendere e più tempo per la scrittura>> rispose bevendo e quasi si ustiono' la lingua.
<<Rachel...>>
<<Davvero, sto bene. Ora devo tornare a casa>>
La donna prese cappotto e ombrello ed uscì di corsa. Non voleva parlarne. Sapeva che Blake cercava di darle conforto, ma non ne aveva bisogno. Lei stava bene, anzi benissimo.
<<A quanto pare non vuole parlarne>>
Blake si voltò verso Brian e sospirò.
<<Non può continuare così>>
<<Allora cosa possiamo fare per aiutarla?>> domandò il ragazzo.
La donna iniziò a pensare. I genitori di Rachel vivevano a Seattle, decisamente molto lontani da lei. Le venne in mente un'idea.
<<Brian, sei ancora in contatto con la tua amica Madison?>>
Un guizzo di paura attraversò gli occhi verdi del ragazzo.
<<Madison Mackenzie?. Quella Madison?>>
<<Sì, Brian, quella Madison. Lei, Sharon ed Ava sono amiche di Rachel. Ma dubito che abbia detto loro della sua rottura con Kevin. Io sono riuscita a farmelo dire tra un caffè e l'altro. Rachel ha bisogno di sfogarsi con qualcuno>>
<<E tu scegli proprio quelle tre festaiole?>>
<<Esattamente>>
Brian sbuffo' e compose il numero.

Rachel Heart aveva molte passioni. La scrittura e la lettura erano tra queste, ma quello che le faceva battere il cuore erano i cuccioli. Mentre stava tornando a casa, sotto una pioggia battente, aveva sentito un leggero latrato nel vicolo. Si avvicinò al cassonetto della spazzatura e vide un cagnolino dal pelo sporco ed una macchia color cioccolato sull'occhio. Era completamente bagnato e tremante, sicuramente anche affamato. Una scena da spezzare il cuore. Ci mise pochi secondi a prendere la sua decisione. Avvolse il cucciolo nella sua sciarpa e lo portò via. Era solo, come lei. Non sarebbe sopravvissuto in quella giungla urbana. Le lecco' la guancia e lei sorrise. Un sorriso sincero.
<<Ora mi prenderò cura di te>> disse.

--------------Note dell'autore---------

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--------------Note dell'autore---------

Eccomi qua ^^. Tornata alla carica. In questo primo capitolo abbiamo conosciuto Rachel (foto sopra) ed i suoi amici. Tra cui Blake (foto in basso). Appuntamento a Venerdì con il capitolo numero due. Un mega abbraccio ^^

Un amore piovuto dal cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora